Un Gestore, il Gestore…la fine

Questo giorno doveva arrivare ed è arrivato, come in tutte la cose c’è un inizio e c’è una fine. Arriva dopo trentuno anni di servizio ininterrotto.

Ci sono stati momenti di intenso lavoro, momenti di soddisfazione, momenti di gioia, momenti di tristezza, momenti di paura, momenti di delusioni, insomma ne ho vissuti di tutti i colori.

Ma oggi è arrivato il momento delle conclusioni.

Se penso ai primi anni, ho i ricordi più belli ed intensi perché mi ritenevo un elemento imprescindibile della squadra Esso, mi sentivo importante e ripagavo tutto questo col massimo impegno. E i risultati arrivavano perché in un gioco di squadra tutti facevano la loro parte.

Poi c’è stato un momento dove qualcosa è cambiato, vuoi perché il mercato proponeva altri competitor ( ma il mercato chi lo fa se non gli uomini), vuoi di una mancanza di una programmazione di rinnovamento serio.

Mi sono e ci siamo, come categoria (gestori), trovati non più al centro del progetto (doppia banchina con prezzi differenti). Eravamo, facendo un paragone calcistico, sbattuti in panchina, cioè dovevamo entrare in campo solo quando bisognava.

Faceva parte di un piano? Forse. Fatto sta che si è perso il contatto umano con il cliente che ci riteneva fino ad allora un punto di riferimento.

I nuovi gestori non potranno mai capire, perché non l’hanno vissuto in prima persona, cosa voglio dire.

Adesso serve una persona senza anima che guarda i propri clienti in maniera fredda, perché quelli che vengono al servito purtroppo sono sfortunati pagando il carburante un botto (differenziale che va alla compagnia), e quando hanno coscienza di questo fatto si perde la loro stima.

Insomma questa figura non mi appartiene.

La mia fortuna (come quella di molti colleghi che sanno fare bene questo lavoro) è stata quella di avere dei clienti che avevano fiducia in me. Al contrario, oggi tutti ci guardano come dei complici di un ladrocinio perpetrato nei loro confronti.

Risultato finale è che adesso le compagnie ci ritengono una voce di spesa dei loro affari, dimenticando che alcuni di noi hanno dato gli anni migliori della loro vita.

Mi si può dire che sono stato ripagato? Certo economicamente ma quando si parlava in lire ed era Esso.

Quando la ESSO era rappresentata da Uomini che guardavano i gestori come Uomini, facendo dei loro problemi il loro problema (come dimenticare il Signor Lecci Rocco).

Oggi causa nuovo contratto aggiungiamoci problemi di vario genere (pandemia, guerra e conseguenze) di questo lavoro non si mangia, di soddisfazioni non ne parliamo, impianti lasciati allo sbando senza neanche un minimo di manutenzione.

Un detto diceva:

Fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita”

Io è dal 2018 che lavoro.

Le soddisfazioni?

Dopo trent’anni di lavoro dove non esisteva la domenica i festivi lasciando i pranzi di Natale con i commensali ancora a tavola per aprire l’impianto quando non vi era il self, cresciuti i miei figli a pane e gasolio. A questi sacrifici uno si aspetta una fine “carriera” tranquilla invece, tre lettere di contestazione di un contratto dove a rispettarlo dobbiamo essere solo noi gestori, ma non loro che si appigliano a qualsiasi pretesto per disattendere quelle che sono le spettanze di diritto.

Un continuo arrampicarsi su addebiti da onorare ai quali le entrate non bastano mai.

Un minimo di collaborazione da parte della società chiesta più volte come riduzione del minimo ordinabile, storno di un affitto non legalmente esigibile, dare una immagine di dignità ad un impianto che cade a pezzi.

Tutto negato come per dire se ti conviene rimani altrimenti la porta di uscita la conosci.

Adesso sono stanco di “combattere” (si combattere è il vocabolo giusto) contro la concorrenza sempre agguerrita e contro un muro di gomma che non dà risposte a nessuna richiesta di aiuto.

Sono solo, anzi tutti i gestori sono soli, lasciati a combattere una guerra con i coltelli contro i kalashnikov dei competitor.

Mi arrendo perché non ci sono spiragli di continuità lavorativa a queste condizioni e sono convinto che ci saranno altri che mi seguiranno quando vedranno le scritture rosse sugli estratti conto della banca come sta succedendo a me.

Siamo arrivati alla fine, mi aspettavo un uscita migliore, ma va bene lo stesso la vita continua, di gestori come me non se ne ricorderà nessuno in società ma non posso dire la stessa cosa dei miei clienti e questo mi basta.

Un gestore deluso.

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mario
mario
1 anno fa

lascio anch’io alla fine di febbraio,sono stato per 40 anni Esso ,signora compagnia,ho avuto fortuna di essere gestore di una società privata,con ottimi rapporti,lascio dopo 46 anni a mio figlio sperando che abbia tanta fortuna come ho avuto io,sapendo che i tempi sono cambiati ma sono cambiati sopratutto i gestori e i loro sindscati

Gestore stufo
Gestore stufo
Rispondi a  mario
1 anno fa

Lasci a tuo figlio? Che ti ha fatto di male per lasciargli un lavoro che non più un lavoro ed è senza futuro? Mah…

max
max
Rispondi a  mario
1 anno fa

Buona pensione meritata ma ripensaci a lasciare un fardello non c’e futuro se non cambia il margine gestore e molte altre cose !

Gestore
Gestore
1 anno fa

Tutta la mia comprensione e solidarietà. Sono un gestore Esso dal 96, proseguendo la gestione di mio padre e ancora prima quella di mio nonno iniziata con Esso negli anni 40. Ad maiora

Marco
Marco
Rispondi a  Gestore
1 anno fa

Ottima progressione generazionale direi

Last edited 1 anno fa by Marco
gestore x
gestore x
Rispondi a  Marco
1 anno fa

“Ottima progressione”, non direi……. capisco benissimo e condivido lo sfogo, proprio perché da diverse generazioni intratteniamo gli stessi rapporti del “gestore deluso” con la medesima compagnia…. e come lui non vedo più spiragli di continuità lavorativa a queste condizioni.

Marco
Marco
Rispondi a  gestore x
1 anno fa

Era sarcasmo… Che arguzia!

oleoblitz
oleoblitz
1 anno fa

ESSO??? in Italia esiste solo come marchio e a breve scompare pure quello come Total e come Shell (anche se ha colorato gli impianti della Petrolifera adriatica)….tutto finito! ma dal 1999 ovvero nel momento della liberalizzazione ,fatta da Bersani (figlio di benzinaio)…tutto è partito da questo…self, fai da te, doppio prezzo e tutte le varie porcate inventate per uccidere giorno per giorno il gestore……(consiglio a Mario…fa in modo che tuo figlio faccia un altro lavoro)…forza ragazzi ma se potete state lontani da questo lavoro ve lo dice un vecchio vecchio benzinaio!

Davide
Davide
1 anno fa

Un abbraccio da un collega gestore.
Buona vita.

losnai
losnai
1 anno fa

Parole sante! Io ho lasciato ad aprile 2022.