Pichetto Fratin non crede allo stop delle auto a benzina nel 2035

Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha partecipato a un evento su Sky TG24 in cui ha affrontato diversi temi legati all’ambiente, alla transizione energetica e alla produzione di veicoli inquinanti.

Inizialmente, Pichetto Fratin ha commentato sull’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna a maggio, affermando che il cambiamento climatico in corso rende difficile prevenire completamente tali eventi. Ha sottolineato che le precipitazioni sono diminuite, ma la quantità d’acqua che cade rimane la stessa. Secondo il ministro, l’alluvione potrebbe essere stata evitata solo in parte, ma non del tutto.

Successivamente, il ministro ha parlato della transizione energetica e dell’importanza delle materie prime. Ha menzionato le parole della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, secondo cui il litio e le terre rare diventeranno più importanti del gas e del petrolio. Tuttavia, Pichetto Fratin ha sottolineato che l’Unione Europea attualmente produce solo una piccola quantità di litio, con un unico sito di estrazione aperto in Portogallo. Le terre rare vengono principalmente importate dall’estero, in particolare dalla Cina. Ha affermato che l’UE sta lavorando su un provvedimento per aumentare la produzione interna di terre rare e che stanno mappando il sistema per individuare potenziali giacimenti. Ha menzionato la presenza di cobalto lungo la fascia appenninica e di litio nel Centro Italia.

Infine, Pichetto Fratin ha commentato sul bando europeo alla produzione di auto inquinanti previsto per il 2035. Ha espresso il suo scetticismo riguardo a un divieto totale entro quella data, sostenendo che la strada per il futuro è l’auto elettrica, ma non al 100% come pensa Bruxelles. Ha proposto l’idrogeno come un’alternativa e ha menzionato i biocarburanti, anche se l’UE non li considera ancora come una soluzione principale. Ha sottolineato l’importanza di difendere gli interessi dell’industria automobilistica nazionale e ha affermato che non si può limitare la scelta a una sola opzione.

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