La perdita è del 25% e 40%. Nel complesso, vendite in calo di quasi il 10%. Gpl stabili, in forte aumento le macchine ibride e a benzina. Riprendono a crescere anche le elettriche
Il mese di marzo 2019 ha registrato un numero di immatricolazioni pari a circa 194.000, in calo di quasi il 10% rispetto allo stesso mese del 2018. La riduzione è dovuta soprattutto al calo consistente e ormai persistente da diversi mesi registrato per i diesel e per i veicoli a metano: i primi sono passati dai 117.000 veicoli dell’anno scorso agli 88.000 di quest’anno, con un calo di oltre il 25%; i secondi invece hanno subito un calo ancor più marcato in percentuale, passando dai 4.500 del 2018 ai 2.700 di quest’anno (-40%).
E’ quanto riporta la rilevazione mensile relativa al mercato automotive in Italia elaborata da Energy&Strategy (E&S) Group del Politecnico di Milano. L’analisi sottolinea che aumentano ancora su buoni ritmi le immatricolazioni di veicoli a benzina (+10%), rimanendo però ancora leggermente sotto le immatricolazioni di diesel, con i primi che pesano per il 38% e i secondi per il 46%.
I veicoli a Gpl rimangono grosso modo costanti, pesando per il 6% delle immatricolazioni complessive. In forte aumento, oltre ai veicoli a benzina, anche i veicoli ibridi, che guadagnano il 35% rispetto a febbraio 2018 e si portano quasi al livello dei Gpl. Tornano infine a crescere i veicoli elettrici puri, anche grazie all’avvio degli incentivi: +42% rispetto all’anno scorso e addirittura +150% rispetto al mese di febbraio.
La riduzione delle emissioni di CO2 dovuta alle nuove immatricolazioni del mese di febbraio è pari a circa 150.000 tonnellate all’anno, che porta il cumulato annuo ad oltre 400.000 tonnellate all’anno. Il calo è dovuto in larga parte alle nuove immatricolazioni di veicoli diesel (46%) e benzina (38%). Contenuto l’apporto delle altre motorizzazioni ed in particolare dei veicoli elettrici, dovuto al loro basso peso sulle immatricolazioni complessive.