La questione del “modello grossista” Esso continua ad agitare la rete carburanti. Mercoledì scorso è arrivata la risposta di EG Italia alla lettera-diffida del 17 aprile con la proclamazione dello stato di agitazione da parte delle associazioni dei gestori.
Una risposta dura, inviata a Faib, Fegica e Figisc e per conoscenza al ministero dello Sviluppo economico e alla Esso Italiana (ma non alla ExxonMobil Petroleum and Chemical), in cui il nuovo responsabile per l’Italia Leandro Bernardo Venditti diffida i gestori dall’attuare lo stato di agitazione e dal violare gli obblighi di acquisto, ricordando che proprio EG è stata l’unica tra gli acquirenti di pacchetti Esso a sottoscrivere un nuovo accordo aziendale con le tre federazioni.
“EG Italia – scrive Venditti, nominato Director of Business Development and Transformation Sales di EG Italia dopo l’azzeramento dei vertici deciso dalla casa madre EG Group – ha sempre operato nel massimo rispetto non solo delle aspettative dei gestori (cui ha garantito l’applicazione dei termini previsti nel summenzionato accordo aziendale sottoscritto da Esso Italiana nel luglio 2014 sino alla sottoscrizione di un proprio accordo aziendale), ma anche della normativa in essere (addivenendo — peraltro unica nel settore – entro pochissimi mesi dall’acquisizione del ramo d’azienda, alla stipula di un nuovo accordo aziendale)”.
Nella lettera del 17 aprile, le associazioni dei gestori avevano chiesto alla Esso Italiana di “garantire e pretendere dai propri selezionati partner il rispetto pieno ed incondizionato dei relativi contratti ceduti ai subentranti insieme alla proprietà” e al ministero dello Sviluppo economico di “riconvocare con urgenza il tavolo per la composizione delle vertenze collettive — alla presenza della Esso — così come previsto dal Dlgs. 32/98”.
Il punto, sottolinea Venditti, è che EG Italia ha firmato un accordo collettivo con le associazioni dei gestori e quindi si dice sorpresa dal “rilevare come la diffida in oggetto, incentrata sul presunto mancato rispetto da parte dei grossisti con marchio cui Esso Italiana ha ceduto i propri impianti di distribuzione di carburante — dell’accordo aziendale stipulato da Esso medesima con codeste associazioni in data 16 luglio 2014 e sulla connessa imposizione ai gestori di una contrattazione one to one, sia stata indirizzata anche alla scrivente società”.
Venditti “diffida” quindi a sua volta i gestori “a non porre in essere le iniziative proclamate e, conseguentemente, a non dichiarare lo stato di agitazione e a non procedere alla chiusura degli impianti”, anticipando che “EG Italia non tollererà alcuna violazione, da parte dei gestori, dell’obbligo di acquistare in esclusiva dalla scrivente società tutto il fabbisogno di carburanti esitati tramite i punti vendita”.
Venditti ricorda anche il giudizio positivo da parte dei gestori sulle trattative che parlavano di “un confronto sereno e costruttivo” che aveva portato a “un nuovo accordo aziendale che, nel rispetto della normativa comunitaria (regolamento CE 330/2010), dia attuazione a quanto previsto nella normativa nazionale (D.Lgs. 32/98; L. 57/01 e 27/12)”.
Insomma, prosegue la nota, “non è dato comprendere quale addebito riteniate di poter validamente muovere nei confronti di EG Italia a fronte della applicazione di termini economico-contrattuali con Voi pattiziamente convenuti” .
Infine, EG Italia contesta le critiche delle associazioni dei gestori sulle diverse strutture e strategie di prezzo dei diversi acquirenti dei pacchetti Esso: secondo Venditti è “quanto meno singolare che codeste associazioni si lamentino della circostanza che ciascun grossista con marchio abbia “una propria struttura e … un ‘originale strategia di price”. Questa circostanza, difatti, ben lungi dal rappresentare un elemento di censura, è invece sintomatica della vivacità del confronto competitivo che si è generato a seguito delle operazioni di cessioni di ramo d’azienda da Voi contestate”.
Per gentile concessione di Staffetta Quotidiana
Buffoni!!!!! È vero c’è un accordo sindacale con 3 tipologie di contratto da rispettare e da richiedere in base alle esigenze del gestore,ed invece cosa fate?mandate i vostri add commerciali ad estorcere un contratto in spit lane ,anche a costo di far chiudere un impianto boicottandoli con aumenti ingiustificati dei prezzi e la diminuzione del maxi sconto senza nessun motivo. Per non parlare di come vogliono intortare i gestori,consigliandoli di truffare il cliente finale ,cercando di rifilare il gasolio a prezzo servito quando il cliente viene dal lato self,scambiando le pistole ed incitando le gestioni che cosi si fanno i soldi!!!! Cosa altro dobbiamo dire ! ! Andate in galera truffatori