
Si è tolto la vita nell’ufficio del distributore di benzina Tamoil che ha gestito per anni in via Don Minzoni, ad Asti. Da qualche settimana aveva saputo che la concessione della pompa di benzina non gli sarebbe stata rinnovata.
Non ha lasciato nessuna lettere per spiegare il suo gesto ma in tanti sapevano che quella notizia lo aveva sconvolto. “Era depresso” dicono i familiari. Si chiamava Bruno e in tanti ieri lo ricordavano sui social: “Era il mio benzinaio di fiducia”, raccontano.
Bruno però non ce la faceva più. Si è tagliato la gola ieri mattina. L’allarme è scattato solo nel pomeriggio quando la moglie del benzinaio non riusciva a contattarlo e ha chiesto al fratello di lui di andare a controllare.
È stato proprio il fratello a trovare il corpo e avvisare la polizia. Per ore hanno lavorato gli investigatori della squadra mobile della questura di Asti e la scientifica arrivata da Torino per chiarire la dinamica dei fatti.
Dopo i primi accertamenti è stato chiaro pero che trattava di un suicidio.
moriamo in silenzio purtroppo tutti i giorni e un lavoro corrosivo e nessuna fa niente ciao BRUNO.