Un sindacato autonomo per i benzinai. Ieri a Tramatza l’assemblea in cui 300 soci hanno approvato lo statuto
Dopo la rottura con i Sindacati ufficiali, avvenuta nei mesi scorsi, è nata in Sardegna l’Angac, associazione nazionale autonoma dei gestori di carburante. L’atto costitutivo e lo statuto sono stati approvati ieri a Tramatza da una nutrita rappresentanza dei circa 300 soci che raggruppano nell’isola oltre il 60% dei gestori delle stazioni di servizio.
Apripista
La Sardegna è stata l’apripista in Italia delle proteste dei gestori nei confronti delle società petrolifere che fanno il bello e cattivo tempo, imponendo non solo le ferree regole, ma anche il margine di guadagno che va da 1 a 3 centesimi per litro. Cifre irrisorie che hanno messo a dura prova le gestioni e a rischio anche molte buste paga.
La decisione di guidare la categoria in modo autonomo era arrivata alla fine dell’anno dopo la rottura con i sindacati che, secondo i gestori non avevano mai tutelato la loro categoria. Anche nel corso del vertice di Abbasanta del mese scorso, il ristretto gruppo di lavoro, dopo aver annunciato la serrata del 20 maggio, aveva sollecitalo la Regione e il ministero dello sviluppo ad affrontare le loro richieste con una proposta che prevede un margine di guadagno di almeno 10 centesimi per ogni litro dì carburante venduto. Le licenze dei distributori con il marchio, vengono infatti gestite direttamente dalle compagnie petrolifere.
I Componenti
Ieri a Tramatza è stato eletto il direttivo del quale fanno parte Giovanni Zidda (presidente), Valeria Cadelano, Pinello Balia, Gianuario Spano, Gessica Musio, Adele Cireddu, Ugo Maccioni e Luigi Masia. Le prime adesioni hanno raggiunto quota 150. Una parte dell’ex gruppo dirigente, che ha guidato le trattative con la Regione e il ministero, solo pochi giorni fa a Roma, si è fatto da parte lasciando ruolo e competenze al nuovo direttivo regionale. Hanno annunciato di aderire al nuovo sindacato anche altre regioni, come il Veneto, la Liguria e il Piemonte.
«Non siamo un nuovo sindacato – spiegano i componenti del nuovo direttivo – ringraziamo chi ci ha preceduto per il grande lavoro svolto e in particolare i nostri colleghi, gestori che ogni giorno incoraggiano chi è un po’ più debole e oggetto di intimidazioni. ‘Vogliamo garantito il nostro lavoro e soprattutto la nostra dignità»
Fonte: Unionesarda
bravi spero che riuscirete a contrattare con le compagnie e fare meglio dei precedenti senza aggiungere altro …………..