Superficialità. Arroganza. Ignoranza delle dinamiche reali. Scarsa conoscenza del mondo fuori dalle proprie stanze. Ritrosia ad affrontare i problemi. Ricerca del consenso acritico ed impossibilità di interloquire con la speranza di essere ascoltati (e compresi).
Questa, purtroppo, è la sintesi del sistema che MEF, Agenzia delle Entrate e delle Dogane, hanno adottato nei confronti dei Gestori degli impianti di distribuzione carburanti.
Una volta, secondo le Agenzie, “gli aggiustamenti non si possono fare perchè la Politica, purtroppo, ha già deliberato in questo senso e ci vorrebbe un nuovo voto del Parlamento”; una volta, secondo i Sottosegretari, “le richieste non possono essere accettate perchè l’Agenzia delle Entrate e delle Dogane” hanno già disposto i provvedimenti; un’altra volta ancora i suggerimenti non possono essere accolti perchè “ci sarebbe una diminuzione del gettito fiscale che non sarebbe possibile compensare”
(?)
Alla fine viene la voglia di dire a questi Soloni: vuoi vedere che il Deficit di bilancio dell’Italia sia tutta colpa delle Organizzazioni di Categoria. Per loro -a cominciare da Compagnie petrolifere – l’attività di gestione è un gioco: è sufficiente che il Gestore con il proprio “smartphone” digiti il numero magico e, d’incanto, tutti i problemi legati alla fatturazione elettronica, al Das telematico, ai corrispettivi da trasmettere giornalmente, sono risolti. Altro che pagare per programmi e Registratori di cassa: chiunque si sia avventurato a fare una fattura elettronica sul sito dell’Agenzia delle Entrate, ha imparato a proprie spese quali sono i tempi e l’efficienza del sistema! Altro che lotta all’illegalità!
Questi signori dimenticano che la nostra attività si fa’ in mezzo alla strada, in strutture spesso inadeguate, con un personale ridotto (quando non assente) e, sopratutto, con un MARGINE DI FAME.
Se, invece di blaterare di cose di cui non hanno la benché minima percezione provassero a passare una giornata sugli impianti, si renderebbero immediatamente conto delle assurdità con le quali stanno gravando questa Categoria di onesti lavoratori.
Ma le assurdità non finiscono qui: per altre Categoria (giornalai e tabaccai) -evidentemente unte dal Signore, le deroghe sono possibili e già concesse. Tanto per fare un esempio dello scempio normativo a vantaggio di alcuni ed a svantaggio di altri è sufficiente ricordare che: “la cessione di carburante per l’autotrazione viene ricompresa ai sensi dell’articolo 2 del D.P.R. 696/1996, tra le attività non soggette all’obbligo di certificazione fiscale, anche il gestore dell’impianto, per la sua attività di cessione di carburante dovrebbe esonerato dall’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri, al pari delle altre attività elencate nel D.P.R. 696/1996 (tra l’altro ricomprese insieme alla rivendita di giornali e generi di monopolio nel comma 8 dell’articolo 18 del D.P.R. n. 600/1973) rimanendo quindi tale obbligo solo per gli impianti di distribuzione stradale ad elevata automazione”.
INTANTO GLI IMPIANTI CHIUDONO PER FALLIMENTO E LA CATEGORIA, GIORNO DOPO GIORNO, MUORE NEL SILENZIO.
UN GRANDE CAPOLAVORO DI DISTRUZIONE DI RISORSE AL SERVIZIO DEL PAESE CHE ACCOMUNA L’INSIPIENZA DELLA CLASSE DIRIGENTE POLITICA (al di là dei proclami elettorali e delle promesse sulla centralità del lavoro) ED INDUSTRIALE AD UNA SCARSA CAPACITA DI QUELLA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CHE NON RIESCE A LEGGERE LA GRAVITA DEI FENOMENI SOCIALI CHE STA INNESCANDO.
E CE’ ANCORA CHI DICE CHE UNO SCIOPERO FISCALE SAREBBE DI DUBBIO GUSTO!
NOI RITENIAMO CHE, STAVOLTA, SI SIA PASSATO IL SEGNO: SE NON INTERVERRANNO FATTI NUOVI (al momento improbabili, considerato il silenzio delle ripetute richieste di incontro e di modifica dei provvedimenti) E’ NECESSARIO ATTIVARE UNA PROTESTA E UNA CHIUSURA DEGLI IMPIANTI. CONTINUARE A VIVACCHIARE FRA UN ADEMPIMENTO E L’ALTRO, FRA UN MARGINE DA FAME ED UN PIZZICO DI OVER PRICING, NON CI PORTA LONTANO.
C H I U D I A M O ! ! ! ! ANCORA PERDETE TEMPO.
METTIAMO IN GINOCCHIO L’ITALIA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI
POI SI VEDE SE CI ASCOLTANO O MENO