Trasmissione dei corrispettivi, Faib scrive al Governo: “L’obbligo anticipato è ennesima ingiustizia per i benzinai. Confermato sciopero il 17 luglio”

“L’entrata in vigore oggi dell’obbligo di memorizzazione e la trasmissione telematica dei corrispettivi non oil, è l’ennesima ingiustizia scaricata sui benzinai dal Governo e dalla parte alta della filiera. L’atteso provvedimento di chiarimento contenuto nel Decreto Crescita, infatti, non ha risolto il problema dei gestori carburanti. La mobilitazione del 17 luglio resta dunque confermata”. Ad annunciarlo, in una nota, è Faib, la Federazione Autonoma Italiana Benzinai Confesercenti.

“La grande maggioranza dei nostri operatori carburanti – spiega il Presidente di Faib Martino Landi – sarà costretto ad attuare una norma assurda, che non considera che il fatturato dei gestori carburanti è ‘viziato e determinato’ dal peso preponderante delle accise. Il problema è chiaro. Anche un punto vendita marginale, con un venduto di 400 mila litri l’anno e che sviluppa un volume d’affari di circa 600 mila euro, ma con solo l’1% di fatturato derivante dalla vendita dei piccoli prodotti per l’auto (cioè 6mila euro l’anno, 500 lordi al mese), per una norma assurda si trova ad essere equiparato ad attività che fatturano più di 400 mila euro. Con la differenza che sui carburanti il benzinaio ha un margine lordo del solo 2%. E nonostante questo ci siamo dovuti far carico della fattura elettronica e adesso di questo nuovo onere, che costerà oltre 10 milioni di euro.”

“Una batosta che si abbatte su una categoria che vende un prodotto completamente tracciato e sottoposto ad una rigida legislazione fiscale e doganale. Dalla raffineria alla logistica fino all’immissione in cisterna, il prodotto è seguito sia dall’Amministrazione pubblica che dal titolare dell’impianto. Proprio per questo non siamo mai stati soggetti allo scontrino fiscale per la parte dei ricavi derivanti dall’oil. Perché oggi vogliono appiopparci un altro costo e un altro adempimento?”

“Per questo, come Faib, abbiamo chiesto al Governo di chiarire, una volta per tutte, che il volume d’affari dei gestori carburanti va sempre inteso al netto del costo di fornitura, così come già il Legislatore ha previsto, per il comparto, ai fini dell’accesso del regime di contabilità semplificata. Si equipari dunque il fatturato derivante dall’acquisto e vendita dei prodotti non oil al pari delle altre attività e si stralci definitivamente, nelle prossime settimane e con apposito Atto, i carburanti dall’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi.

“Al Governo abbiamo anche segnalato – conclude il Presidente di Faib – che il nuovo obbligo si somma con la chiusura della fase transitoria dell’introduzione della fattura elettronica – fronte su cui si rileva il rischio elevato di sanzioni pesanti per gli errori formali in un montante di circa 22 milioni di fatture già emesse – e al provvedimento in itinere dell’introduzione del “DAS elettronico”, oltre all’applicazione da quest’anno dei nuovi indici di affidabilità fiscale. Un carico di novità normative che arriva mentre il settore affoga in una crisi ufficializzata dai tavoli di crisi aperti al Mise.”

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Cristian
Cristian
5 anni fa

Da gestore, penso che questo sia il problema minore, e che lo sciopero sara’ inutile in quanto nessuno a mio parere aderira’. Non facciamo scioperi per i nostri vergognosi margini ma vorrebbero farci fare sciopero per evitare una spesa anticipata di 6 mesi di € 300-400…..la cosa mi fa molto,molto meditare.

anonimo
anonimo
Rispondi a  Cristian
5 anni fa

hai ragione cristian la triade vuol farci credere(in accordo con le soc.petrolifere e magari il governo)che il problema è il registratore telematico ma dai in veneto dicono che il signore è morto dal freddo anche se era padrone di 100 legnai….dopo che inc….ti anche presi x il c..o

Massimo Moroni
5 anni fa

quando la nave affonda i topi scappano: colleghi rendiamo le chiavi degli impianti finché siamo in tempo, si guadagna di più col reddito di cittadinanza…

gioeni
gioeni
5 anni fa

questo sciopero é giusto. ma bisogna soprattutto scioperare per il nostro margine da fame.

Ugo
Ugo
5 anni fa

Dobbiamo partecipare ad ogni protesta in favore della categoria … Forza Ragazzi

Alex
Alex
Rispondi a  Ugo
5 anni fa

Esatto, dobbiamo partecipare ad ogni forma di protesta x dimostrare la nostra sofferenza.
NOI GESTORI DA ANNI VIVIAMO UNA FORMA DI REGIME, SIAMO IMPRENDITORI LO DIMOSTRA LA NOSTRA P.IVA, MA OLTRE ALLO STRACCIO PER LAVARE LE COLONNINE IL RESTO LO DECIDE TUTTO LA COMPAGNIA.
Una compagnia che mentre urlava la crisi per azzerare il margine hai gestori, dal altro canto distribuiva i dividendi agli investitori.
Se la compagnia non può permettersi di dare un margine hai gestori, deve chiudere gli impianti perché vuol dire che non è capace di coordinarli.
Una compagnia che spende più di noleggio auto per i suoi sudditi di quando spende di margine per i gestori è una compagnia amministrata da incompetenti. In Italia devono esistere 2 modalità di impianto, uno fantasma ed uno servito, il gestore deve ricevere il margine per il suo operato senza altre responsabilità e senza impegni extra. Se il cliente vuole il self deve fare rifornimento nel impianto goost se vuole il servito deve andare dal impianto servito in modo che il gestore non deve subire la concorrenza della compagnia nel interno del suo stresso impianto. Il margine del gestore deve essere la differenza fra il prezzo praticato dal gost della compagnia e il prezzo praticato del impianto gestito dal gestore. Tutti gli oneri sono a carico dello stesso soggetto dei goost. Il lubrificante la compagnia lo deve dare in conto vendita, in modo che può praticare ed agevolare nelle vendite chi vuole senza poter ricattare il gestore.
L’impianto è del padrone ??? Ed il padrone si deve assumere tutti gli oneri e le responsabilità come fa negli impianti goost dove ci fa la concorrenza con il nostro sudore.Se essere imprenditore vuol dire vivere un regime allora voglio essere un prestatore di manodopera a basso costo che quando finisce le sue ore di lavoro torna a casa senza pensieri. Tutti quegli avvoltoi che manda in giro per gli obbiettivi, li mandasse hai goost, hai supermercati ecc.
La corrente, l’acqua, il telefono, la spazzatura, la depurazione nei goost chi lo paga ??? Bene vale lo stesso per noi.
SCIOPEROOOOOOOOOOO

anonimo
anonimo
Rispondi a  Alex
5 anni fa

bravo alex che hai centrato il problema:anni fa avendo avuto discussione con 2 ass.rete mi avevano minacciato in questo modo:fra qualche anno i gestori saranno tutti soldatini obbedire agli ordini lavorare alla sfinizione e x paga un gavettino.quindi sciopero ….stamattina x telefono con capo area ed ass.rete mi hanno supplicato a tenere duro fino al31/12/19…questo sai cosa vuol dire che gestori non ne trovano non possono metterli tutti in gosth o metterci i pakistani…in veneto poi…

anonimo
anonimo
Rispondi a  anonimo
5 anni fa

e comunque a fine anno io lascio tutto se la banca mi chiude il fido anche prima non faccio neanche la raccomandata xchè non ho 7,50 da buttare via l ho già anticipato alla società ed anche lo stato si attacca al c…o trasmissione dei corrispettivi e quanto altro e le accise e l iva le lascia al contrabbando

anonimo
anonimo
Rispondi a  anonimo
5 anni fa

solo con la disdetta si risolvono i ns problemi no ce la fanno a gestirsi la rete da soli 1 giorno di scioperio è come fargli il solletico

paola
paola
5 anni fa

Ma devono essere inviati i corrispettivi telematici solo dei prodotti non oil o anche dei carburanti?

anonimo
anonimo
Rispondi a  paola
5 anni fa

ma non inviarci niente se lo stato non si fida dei benzinai che si venda lui i carburanti pardon che si eroghi lui le accise….io svuoto le cisterne e chiudo a fine settimana

max
max
Rispondi a  paola
5 anni fa

per noi solo carburante