Sciopero del 17 luglio, Il Governo convoca Faib. La vertenza al tavolo del Mef con il Sottosegretario Villarosa

Sullo sciopero generale dei gestori carburanti indetto per il 17 luglio da Faib Confesercenti il Governo convoca l’Associazione dei benzinai per giovedì 11 luglio, rispondendo alla nota della Federazione della scorsa settimana.
Faib apprezzando la tempestività del riscontro ha già confermato la delegazione che prenderà parte all’incontro con il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, on. Alessio Mattia Villarosa, alla cui mediazione è affidata la vertenza in corso.

All’incontro fissato per giovedì prossimo, Faib ribadirà che l’ entrata in vigore dell’obbligo di memorizzazione e la trasmissione telematica dei corrispettivi non oil è l’ennesima ingiustizia scaricata sui benzinai dal Governo e dalla parte alta della filiera; ribadita con le circolari dell’Agenzia delle Entrate.

L’ingiustizia è palese perché la grande maggioranza dei gestori carburanti sarà costretta ad attuare una norma assurda, che non considera che il fatturato dei gestori carburanti è ‘viziato e determinato’ dal peso preponderante delle accise. Anche un punto vendita marginale, con un venduto di 400 mila litri l’anno, che sviluppa un volume d’affari di circa 600 mila euro, con un ricavo attorno ai mille euro lordi mensili- vale a dire 5-600 euro mensili netti-con solo l’1% di fatturato derivante dalla vendita dei piccoli prodotti per l’auto (cioè 6mila euro l’anno, 500 lordi al mese), per una norma che non tiene conto delle peculiarità del settore, si trova ad essere equiparato ad attività che fatturano più di 400 mila euro, con ricarichi a doppia cifra. Con la differenza che sui carburanti il benzinaio ha un margine lordo del solo 2%. E nonostante questo si deve far carico della fattura elettronica e adesso di questo nuovo onere, che costerà oltre 10 milioni di euro alla categoria. Una batosta che si abbatte su una categoria che vende un prodotto completamente tracciato e sottoposto ad una rigida legislazione fiscale e doganale. Dalla raffineria alla logistica fino all’immissione in cisterna, il prodotto è seguito sia dall’Amministrazione pubblica che dal titolare dell’impianto.

Faib chiederà al Governo di chiarire, una volta per tutte, che il volume d’affari dei gestori carburanti va sempre inteso al netto del costo di fornitura, così come già il Legislatore ha previsto, per il comparto, ai fini dell’accesso al regime di contabilità semplificata. Questo comporterà il riconoscimento delle peculiarità di settore con altri positivi riflessi nel rapporto tra gestori e pubblica amministrazione. La richiesta sarà dunque di equiparare il fatturato derivante dall’acquisto e vendita dei prodotti non oil al pari delle altre attività e di prevedere lo stralcio definitivo dei carburanti dall’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi. Questo in un momento in cui il nuovo obbligo si somma con la chiusura della fase transitoria dell’introduzione della fattura elettronica – fronte su cui si rileva il rischio elevato di sanzioni pesanti per gli errori formali, sempre possibili, in un montante di circa 22 milioni di fatture già emesse – e al provvedimento in itinere dell’introduzione del DAS elettronico, oltre all’applicazione da quest’anno dei nuovi indici di affidabilità fiscale.

Un carico di novità normative che arriva mentre il settore affoga tra margini insufficienti a fronteggiare i costi, in una crisi drammatica ufficializzata dai tavoli aperti al Mise.

Al Sottosegretario Villarosa Faib porrà anche la questione di stabilire un sistema di alert automatico verso la Guardia di Finanza nel caso di prezzi praticati abbondantemente sottocosto e al tempo stesso del collegato fenomeno dell’abusivismo contrattuale, che riguarda oltre il 60% della rete vendita, con un evasione contributiva di oltre 200 milioni di euro/anno ai danni dell’Inps, a conferma che l’illegalità è figlia dell’abusivismo contrattuale.

Alla luce delle considerazioni svolte Faib assumerà le decisioni conseguenti solo alla fine dell’incontro con il Sottosegretario Villarosa, riservandosi ogni utile valutazione finalizzata alla risoluzione della vertenza aperta, in vista dello sciopero del 17 luglio.

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Antonio
Antonio
5 anni fa

invece per i margini, quelli sono congrui…….soprattutto il 27,5€ firmato con EG che ci sta portando dritti dritti dagli strozzini…..

Roberto Timpani
Roberto Timpani
Rispondi a  Antonio
5 anni fa

Piccola domanda : quando i gestori erano in maxisconto e prendevano 27,50 con la cifra fissa e non facevano i 7 millesimi di over al pubblico, quanto guadagnavano di piu’ rispetto ad oggi che prendono 27,50 sul self, non hanno la cifra fissa ma tutti senza alcun problema fanno l’over consentito dall’Accordo ? Armarsi di carta e penna e calcolatrice.

anonimo
anonimo
Rispondi a  Roberto Timpani
5 anni fa

MA TORNI ALLE GUERRE PUNICHE TIMPANI? LE COSE ED I COSTI SONO CAMBIATI:MINACCIAMO DI CHIUDERE TUTTI CHI TROVANO CHE GESTISCONO GLI IMPIANTI?

anonimo
anonimo
5 anni fa

aumentare il margine no,toglierew alcuni oneri di gestione no,togliere i costi di commissione dei pagamenti elettronici no ma allora cosa si fa l 11 luglio il crozza-bersani direbbe si smacchia il giaguaro

Sara
Sara
5 anni fa

Il problema è il margine da fame. Con un margine congruo, e cioè 10 centesimi, il gestore paga un professionista per tutti gli adempimenti obbligatori. Le finte battaglie dei sindacati sono solo fumo negli occhi per distrarre dal vero problema e non faranno mai niente se non finti proclami più volte annunciati del margine minimo a 5,5 centesimi e poi lasciato cadere nel nulla, in quanto gli accordi portano la loro firma per i quali si dice ormai da più parti, prendano contributi dalle compagnie e pertanto non faranno mai nulla per il margine.

anonimo
anonimo
Rispondi a  Sara
5 anni fa

infatti quel che conta è IL MARGINE.COMUNQUE IO VADO AVANTI A SINGHIOZZO A FINE ANNO CHIUDO GIà AVVISATO LA COMPAGNIA.LUNEDì HANNO DETTO CHE VENGONO A PARLARMI MA IO NON CEDO:FATE TUTTI COME ME .

anonimo
anonimo
5 anni fa

di sto sciopero qua le compagnie si fanno una …..x cosa poi dai vuoi dirmi che il governo non sa come siamo messi l eni di chi è?