Staffetta Quotidiana – Faib, Fegica e Figisc battete un colpo. Insieme. Era l’auspicio invocato da molti all’interno e all’esterno della categoria dei gestori carburanti, preoccupati dell’apparente e crescente scollamento in atto tra rappresentanze e rappresentati, evidenziato tra l’altro dal fenomeno degli autoconvocati, con le iniziative delle singole associazioni che sembravano andare ognuna per proprio conto, con la novità tutta da valutare del nuovo presidente Figisc in carica dal dicembre scorso, con l’esigenza quanto mai avvertita di tornare ad una normalità di rapporti inter-associativi, specie di fronte ad un contesto operativo in via di fatale peggioramento in assenza di interventi efficaci e urgenti da parte delle Istituzioni e di una controparte, parliamo di compagnie, retisti e titolari di depositi, sempre più difficile da decifrare quanto a soluzioni da adottare per risolvere i problemi, tutti nella stessa barca con tanta gente a bordo che rema in modo diverso, come aveva scritto la Staffetta non più tardi del 12 luglio, di fronte all’esigenza invece di rilanciare il dialogo, di abbattere muri, in conclusione di una presa di coscienza collettiva nell’ambio della filiera sulla necessità di fare sintesi.
Un’esigenza che il comunicato diffuso ieri, dopo la riunione di giovedì scorso del coordinamento unitario di Faib, Fegica e Figisc, sembra aver colto in pieno e rilanciato con l’appello ad una unità di azione irreversibile nell’interesse della categoria e all’agenda varata per un “autunno caldo” su obiettivi definiti, quattro in particolare: rinnovi degli accordi economici, revisione dei nuovi obblighi fiscali, vertenza API/IP, riforma del settore. Per fronteggiare le spinte disgregatrici per un verso e criminali per l’altro. A sostegno di una logica di confronto politico e sindacale con il Governo e i gruppi parlamentari che non esclude però, ove non si sblocchino le trattative, il ricorso a ripetute azioni di sciopero a partire dai primi giorni di settembre. Perché, fa capire il comunicato, la necessità e l’urgenza di trovare una soluzione all’attuale stato di cose sono sotto gli occhi di tutti e la pazienza ha sempre un limite.
Nel comunicato non c’è alcun riferimento esplicito alle posizioni di Unione Petrolifera e di Assopetroli Assoenergia e alla necessità di riuscire a far fronte comune anche con le controparti, importanti ed essenziali, che esse rappresentano su molte delle questioni sul tappeto. Importante è però che non emerga alcuna nota polemica nei loro confronti. Molto importante è quindi la risposta che sia l’una che l’altra daranno a questa presa di posizione unitaria delle tre sigle storiche dei gestori.
Per gentile concessione di Staffetta Quotidiana
Cara Triade sarebbe anche ora di passare dalle parole ai fatti, anche se la situazione per i gestori è drammatica per i contratti che avete firmato nel corso di questi ultimi anni.
UNITARIETA’ PER LA DIFESA DEGLI INTERESSI DELLA CATEGORIA dovrebbe essere alla base di ogni VOSTRA azione che DOVREBBE ESSERE CONDIVISA DALLA STESSA.
Se coinvolgete i gestori nelle vostre decisioni finirete una volta per tutte di accusarli per la loro mancata partecipazione.
Le compagnie petrolifere hanno fatto il bello e cattivo tempo perchè si sono trovati di fronte sindacati, sempre divisi, a denunciare SOLO VERBALMENTE I LORO COMPORTAMENTI DOLOSI aprendo tavoli di discussione e scrivendo comunicati fine a se stessi.
CARO SIG.TIMPANI,questa è la verità che ha distrutto la vita di molti gestori.
Arrampicarsi sugli specchi è inutile.
“IL RE E’NUDO”,con tutto il rispetto del re.