Angac annuncia il successo della prima manifestazione

Si è svolta oggi la prima manifestazione dei Gestori ANGAC che hanno proclamato in Sardegna tre giorni di sciopero per le date dei giorni 21, 22 e 23 agosto. Sotto i portici di via Roma a Cagliari ha sfilato un nutrito gruppo di gestori di tutti i marchi petroliferi, indossando tutti una maglietta rossa riportante la scritta ANGAC e SCHIAVI DEL CAPORALATO PETROLIFERO, con partenza dalla Rinascente sino ad arrivare sotto il palazzo del Consiglio Regionale davanti al quale è stato effettuato un sit-in durato circa un’ora.

La manifestazione è stato composta e pacifica, hanno partecipato a questo primo evento pubblico, circa 150 colleghi ed inoltre numerosi colleghi venuti dal continente a testimonianza che l’obiettivo per cui è nata ANGAC, non solo è reale e indiscutibile, ma sta rapidamente diventando un libero aggregatore per tutte quelle gestioni che come noi vivono sotto la soglia del limite di sussistenza.

L’adesione allo sciopero a livello regionale è stata di circa il 65%. L’associazione ANGAC rivendica un margine congruo per la gestione degli impianti. Infatti oggi il gestore subisce i contratti collettivi, che hanno gradualmente ridotto il margine sino a dimezzarlo nel contempo che tutti i costi di gestione aumentavano.

Con questi margini la remunerazione oraria rapportata a quello che è forse il più lungo orario lavorativo imposto di ben 53 ore settimanali, è di circa 2 o 3 euro all’ora sotto i limiti dei livelli di sussistenza. A breve saranno indette altre iniziative con l’obiettivo di portare a conoscenza quello che è forse il più grave abuso contrattualizzato e continuato ai danni di un’intera categoria.

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Stefano
Stefano
5 anni fa

150???? Secondo gli organizzatori. 30/40 per la questura…. Mi ricorda qualcosa!!! Dite la verità, è andata molto peggio delle peggiori previsioni… Il nervosismo traspare molto evidente. Cambiate strategia che così andrà sempre peggio.

Anonimo
Anonimo
Rispondi a  Stefano
5 anni fa

a me sembravano molti di più di 150

Stefania frau
Stefania frau
Rispondi a  Stefano
5 anni fa

Caro Stefano siamo felici che tu abbia colto cenni di nervosismo perché era effettivamente così…eravamo 150 è per tanti di noi il nervosismo era dato dal fatto che non abbiamo soldi per comprare il gasolio visto che si paga in anticipo e per L impianto senza prodotto si incorre sanzione lo sa?

pippo
pippo
5 anni fa

Lasciate perdere quei 4 sfigati di benzinai che se non hanno un assistente rete o un sindacalista non sanno nemmeno contare 1+1 ,e sanno solo criticare ,andate avanti
Cosa cambia se sono 150 0 50 ?!! almeno LORO provano a spazzare la merda nella quale stiamo da anni Perché non siete andati anche Voi a dare una mano ,invece di stare nascosti in impianto sperando che il tutto fallisca
Criticate il numero ? quando è stato l ultimo sciopero fatto NON revocato fatto dai sindacati con la S maiuscola ,cosa si è ottenuto ,perché se si è ottenuto qualche cosa mi /ci è sfuggito

Timpani
Timpani
Rispondi a  pippo
5 anni fa

Si caro Pippo, non ti e’ sfuggito “qualcosa” , ti sono sfuggite molte cose. Ma siccome mi farai la solita domanda alla quale ti ho risposto molte volte evito di dilungarmi. Ma una cosa ye la posso dire : se sei stato in causa contro il tuo fornitore, i tuoi legali avranno usufruito di una legge speciale del 2012. Almeno lo spero per te. Dopo il 2012 molti governi si sono succeduti ma nessuno nei fatti ha raccolto le nostre urgenze.

pippo
pippo
Rispondi a  Timpani
5 anni fa

Buongiorno Timpani
La causa è stata fatta 22 anni fa ,quindi nessuna legge ma un sindacato forte e preparato
La mia domanda è sempre quella e purtroppo la risposta è sempre quella ,25 anni fa abbiamo fatto
Se il governo /ni non vi ascoltano ,avete provato a chiedere alle compagnie direttamente ? vede ,i miei dipendenti non vanno dal sindaco a chiedere l aumento ,ma vengono da me ,e nel caso scioperassero e metterebbero in difficoltà Me.Spero lo stesso sbaglio non lo facciano gli autoconvocati ,sperando nel politico di turno ,al quale interessano solo i voti ma attacchino nel tenero le compagnie “i soldi “

Timpani
Timpani
Rispondi a  pippo
5 anni fa

Oggi dicevo per chi si é trovato a fare causa le leggi ci sono . Era solo per ribadire che il Sindacato ha ottenuto leggi, norme e sentenze di recente, non mezzo secolo fa’. Per le compagnie , non aggiungo altro, perché mi pare la solita considerazione alla quale si puo’ rispondere solo con una assemblea che duri almeno un paio d’ore

pippo
pippo
Rispondi a  Timpani
5 anni fa

Mi trova d’accordo (strano ) ma questo non è bastato da ottenere lo sfacelo attuale
Leggi e leggine non sono servite a nulla ,altrimenti ,e mi ripeto ,
non saremmo allo stato attuale .Bisogna cambiare strategia e ,in fretta ,bisogna colpire le compagnie dove fa male, I SOLDI Prendiamo E G se da settembre i 1200 impianti iniziassero a fare sciopero ,72 ore ,dopo 15 gg altre 72 e cosi via chi verrebbe a patti ? Questa è la strada maestra da percorrere ,altro che leggi e leggine o ricorsi

Timpani
Timpani
Rispondi a  pippo
5 anni fa

Sapessi che fatica caro Pippo per far uscire l’art.17 della Legge Monti del 2012. Si vede che non l’hai letta, altrimenti non la definiresti una “leggina”.

pippo
pippo
Rispondi a  Timpani
5 anni fa

Intendo , abbandonare leggi e leggine per concentrarsi sul punto debole delle società petrolifere SOLDI E IMMAGINE ,nessuna legge può fermarci nel chiedere i 10 centesimi e lottare per averli Ci hanno caricato di incombenze e Noi vogliamo più soldi
La legge monti sulla concorrenza è fatta per,le società ,quale gestore la applica o la può applicare in autonomia

Timpani
Timpani
Rispondi a  pippo
5 anni fa

È ovvio che non si può pretendere che per “legge” i gestori abbiano 10 centesimi. Ci stiamo provando in ogni caso per una norms che preveda un minimo base per tutti. Ed è ovvio che non potranno essere 10 centesimi. In ogni caso la legge Monti ha prodotto molti risultati per molti gestori stritolati dalla concorrenza. Ditte individuali non società.

GIAMPIERO
GIAMPIERO
5 anni fa

Lascerei perdere sui numeri che mi pare siano stati deludenti al di la dell’enfasi, vorrei osservare però che la maggior parte dei colleghi che hanno risposto agli indirizzi della dirigenza nel chiudere il proprio p.v. hanno però lasciato attivo, non so se furbescamente o meno, il self-pre pagamento, l’immagine in questo caso non è stata delle migliori.

GESSICA MUSIO
GESSICA MUSIO
Rispondi a  GIAMPIERO
5 anni fa

Visto da fuori potrebbe sembrare deludente il numero delle magliette che si è riusciti a contare nei servizi. Ciò che conta è il numero ufficiale degli impianti chiusi contati sull’unghia. quello nessuno, tranne l’associazione può confermare. Perciò per chi legge rimarrà il dubbio del sentito dire

SALVATORE
SALVATORE
Rispondi a  GIAMPIERO
5 anni fa

Ricordo uno sciopero di qualche anno fa dalla Campania organizzammo un bus per portare una folta delegazione di tutte le province a manifestare a Roma davanti alla Camera. Nel bus vi era il figlio di un collega della provincia di Napoli che era tra i più agguerriti manifestanti per calmarlo e non fargli fare imprudenze io ed un caro collega, che oggi purtroppo non è più tra noi lasciandoci troppo presto e prematuramente, faticammo e non poco. Al ritorno da Roma chiamai altri colleghi che sul territorio verificavano la partecipazione da parte dei colleghi allo sciopero. Con somma sorpresa uno degli impianti aperti e quindi non aveva aderito allo sciopero, in una zona dove vi era stata un buona partecipazione alla chiusura, era proprio il padre del giovane che era venuto a Roma a manifestare. Ho detto tutto…….

Moreno Parin
Moreno Parin
5 anni fa

Non voglio perdermi in giro per i vari commenti, positivi o negativi che siano, e, onestamente, non vedo il motivo di star li a contare i numeri, io vedo solo gestori che hanno espresso pacificamente e legittimamente una situazione che definire di disagio è un eufemismo, ed è solo questo che conta, nient’altro. Un forte segnale che non può essere ignorato, ne dai gestori ne da chi li rappresenta, nuovi o vecchi che siano, questo è quello che si deve “vedere” nell’iniziativa dei gestori Sardi. E una risposta va data a questo disagio, che, non riguarda solo la Sardegna, ma tutta Italia, dove in troppi sono rassegnati e sfiduciati da un passato che li ha portati in questa situazione e da un futuro che è indefinito ma preoccupante. L’augurio è che questa iniziativa dia la sveglia al sonno disperato che attanaglia i gestori. Per quanto mi riguarda farò il possibile perché i gestori della nostra provincia mettano in atto iniziative per il loro futuro, che copino i loro colleghi Sardi, qualcuno parlerà di utopia ma… meglio l’utopia che il nulla, almeno ci si prova!

GIAMPIERO
GIAMPIERO
Rispondi a  Moreno Parin
5 anni fa

Riconosco la tua persona assolutamente equilibrata, e nei tuoi interventi leggo con attenzione rispettando la punteggiatura per non incorrere ad interpretazioni equivoche. Detto ciò in premessa e col massimo rispetto verso gestori che lamentano una situazione drammaticamente inequivocabile, più che utopia, o al pari della stessa, mi pare si muova la demagogia e l’assenza completa di un indirizzo politico-sindacale che forse avrà bisogno dei suoi tempi per aprirsi una strada considerato che sino ad oggi c’ chi plaude o meno la riuscita di una azione di lotta ma non trova riscontro nei risultati che sono quelli che contano.

pippo
pippo
Rispondi a  GIAMPIERO
5 anni fa

A mio avviso l unica parola con la quale ci dobbiamo scontrare è TEMPO I gestori ,quelli rimasti ,di espressioni tipo politico sindacali ,utopia o demagogia ,perseveranza non sanno piu cosa farsene .
Certe “attese ” si potevano avere 20 anni fa .quando cerano solo gestori ,oggi siamo meno della meta in diminuzione stiamo per essere soppiantati da pakistani e dipendenti
Qualsiasi forma sindacala deve scontrarsi con la mancanza di tempo e la realtà , molto diversa da prima
IL GISC è nato circa 25 anni fa .E’ stato osteggiato come i comitati spontanei di oggi ,pensiamo di avere altri 20 anni davanti di parapiglia o battibecchi ? Sedetevi tutti attorno ad un tavolo e mettetevi d’accordo sulle strategie da portare avanti non avete piu TEMPO