I Gestori aderenti ad Angac pronti a ripetere lo sciopero a settembre

I Gestori sardi sono pronti a scioperare di nuovo a settembre, dopo aver incrociato le braccia per tre giorni contro la riduzione dei margini di guadagno adesso si dicono pronti a replicare la protesta fino a quando non otterranno risposte concrete. Dopo aver incassato la solidarietà di clienti, operatori e colleghi del resto d’Italia: attestati di stima graditi, che tuttavia non risolvono i problemi, di qui l’intenzione di continuare la battaglia con una nuova manifestazione il mese prossimo.

“Una battaglia importante – spiega Adele Cireddu, una delle portavoce della mobilitazione a Cagliari di mercoledì scorso – c’è bisogno del massimo coinvolgimento della categoria. Siamo soddisfatti e ottimisti per l’adesione (gli organizzatori avevano parlato di partecipazione al 65 per cento, ndr), ma soprattutto per aver rotto il silenzio su una situazione che sta diventando drammatica: non è normale che ci siano stati questi tagli. Noi viviamo in una condizione particolare: da una parte siamo considerati imprenditori autonomi, ma dall’altra abbiamo molte imposizioni, a partire dal prezzo, da parte delle compagnie petrolifere”.

Data e modalità della prossima protesta ancora da stabilire.  Ma l’organizzazione della mobilitazione è già in fase avanzata.

I benzinai sardi mercoledì scorso si erano presentati a Cagliari – circa un centinaio – con le magliette rosse con la scritta “Schiavi del caporalato petrolifero”. Avevano poi marciato verso il Consiglio regionale. I gestori in Sardegna sono complessivamente cinquecento. I manifestanti mercoledì avevano parlato di guadagni “dimezzati e ridotti in media a 2,7 centesimi lordi al litro”, sottolineando che c’è anche “chi guadagna solo un centesimo”. In soldoni, aveva spiegato un gestore, “stiamo lavorando per 25 euro al giorno”.

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pippo
pippo
5 anni fa

Quindi lo sciopero dovrebbe essere riuscito alla faccia dei gufi Se viene riproposto .Penso che se non avessero ,magari un piccolo esercito alle spalle ,non si ripresenterebbero in piazza rischiando di non essere presi in considerazione Bravi spero che molti Vi seguano
Pensiamo solo cosa succederebbe se Tutto il sindacato attuasse 3 gg di sciopero ogni 15 giorni altro che un utopia i 10 centesimi ,le compagnie farebbero a gara per trattare Sveglia la strada è tracciata

pippo
pippo
Rispondi a  pippo
5 anni fa

Interessante sarebbe sapere il perché non sei d’accordo

Gessica musio
Gessica musio
Rispondi a  pippo
5 anni fa

Ti riferisci alle votazioni negative?

pippo
pippo
Rispondi a  Gessica musio
5 anni fa

si

Gessica musio
Gessica musio
Rispondi a  pippo
5 anni fa

È un vero peccato che non si possa leggere chi esprime un parere negativo ad una sana e legittima battaglia….
Semplice anche nascondersi.. che tristezza..

Guido
Guido
5 anni fa

Chiusi in pochi, alcuni degli iscritti aperti di nascosto con i self. Alla prossima chiusura saranno in 10 forse.

pippo
pippo
Rispondi a  Guido
5 anni fa

Nessuno obbliga qualcuno a fare nulla .Quando lo capirete /mo sara’ sempre tardi Se uno è contento di questo andazzo non critichi,non rompa i coglioni ,continui a fare il bensinaro ,Gufare perché qualcuno sta tentando di fare qualcosa ,cercare di migliorare la situazione è da idioti ,e se alla prossime chiusura saranno ,non in 10 ma 1 vuol dire che state tutti bene, dove sta il problema ?Spero che un giorno il sindacato non serva più vuole dire che stiamo tutti bene fino ad allora non rompiamo le palle a chi crede di cambiare

rocco
rocco
Rispondi a  pippo
4 anni fa

Hai ragione Pippo , hai profondamente ragione, hai centrato il nocciolo del problema, stiamo con le mani in mano a criticare aspettando che qualcuno faccia qualcosa per noi, per risollevare le sorti della categoria ormai sull’orlo della depressione. Non abbiamo ancora capito che dobbiamo prendere in mano personalmente ognuno di noi il destino della nostra attivita’ ormai allo sbando. Si deve rischiare , il proverbio dice che chi non risica non rosica, si deve cercare lo scontro con le compagnie , mi pare chiaro che il dialogo a loro non fa alcun effetto. Quando qualcuno propone qualcosa per combattere lo strapotere delle petrolifere si deve partecipare in modo compatto e deciso,senza paure o remore, in ultima ipotesi a chi sta bene questo stato di cose almeno stia zitto, e si faccia un esame di coscienza pensando a quello che lui sta facendo per la causa comune.