Continuiamo, purtroppo, a dover constatare il malessere tra i Gestori e dipendenti di Italiana Petroli. I Gestori continuano a lamentare la mancanza di un accordo che riporti i margini ad un livello almeno accettabile con la speranza che riprenda al più presto l’azione al Mise dove è aperta la Vertenza purtroppo ferma dal cambio di governo.
Questo nella speranza di risolvere (anche) quelle problematiche dovute al comportamento della compagnia la quale continua a non rispettare alcuni punti cardine dell’attuale accordo. Tra le criticità più importanti segnaliamo, ancora, quella del riconoscimento di margine sul servito calcolato in base alla percentuale di penetrazione e che a quanto risulta dalle comunicazioni dei Gestori non viene riconosciuto. Un altro mancato riconoscimento è quello del pagamento dei cali carburanti. I Gestori che hanno eseguito le procedure di riconoscimento degli importi sono ancora in attesa della comunicazione sulle note di credito.
Tra le altre criticità rileviamo anche quelle date dalle transazioni sia Bancarie che petrolifere. In questo caso il meccanismo dovrebbe essere collaudato e senza ritardi. Invece il Gestore è costretto ad un controllo costante per richiedere ammanchi e ritardi delle diverse transazioni. Ad esempio ci sono transazioni Mastercard con data 15 ottobre non ancora riconosciute oppure (cosa ancora più grave) transazioni Petrolifere non correttamente inserite nel netting o Mancanti.
Altro problema è quello dei Buoni Carburante IP. Per permettere al Gestore il ritiro dei Buoni era previsto un aggiornamento dei Pos dal 1° ottobre. Purtroppo molti impianti non sono ancora stati aggiornati nonostante questo l’azienda (tramite apposito sito internet ) indirizza l’automobilista a consumare il buono in impianti non aggiornati e quindi non abilitati al ritiro con conseguente danno di immagine per il Gestore.
Tutto questo si scontra anche con lo stato di sofferenza in cui sono da tempo i dipendenti tra cui la parte degli assistenti rete (ACR) dei Gestori. Una situazione che li ha visti accettare il contratto di solidarietà che riduce il monte orario lavorativo. Una riduzione delle ore di lavoro che danneggia ancora di più i Gestori che non trovano assistenza in una situazione drammatica come quella appena descritta. Non aiutano i telefoni spenti, le email non lette e un accumulo inevitabile di problemi che si sommano, facendo sempre di più affondare le ultime limitate risorse.
Questioni non emerse alla audizione di Ip ma che sono ben presenti negli occhi sempre più disperati di molti Gestori Ip.
vi siete dimenticati :
giacenze fine anno
erg mobile (sim )
buoni IP (NON SI SA COME E QUANDO VENGONO RIMBORSATI)