Resta senza benzina l’unico distributore, in tanti a secco sul litorale

Chiuso “per mancato rifornimento da parte della petroliera Adriatica Spa” l’impianto di Tirrenia, disagi per migliaia di automobilisti

TIRRENIA. Cosa dire quando su un territorio vengono a mancare i servizi minimi per i cittadini che vi abitano? Semplicemente che è incredibile e inammissibile. Un’indecenza. Ed in effetti questi sono stati i commenti di alcuni residenti del litorale che la mattina di sabato 22 novembre si sono recati all’unico distributore di carburante presente in tutta la zona (tra Marina e Calambrone) che si trova a Tirrenia, e lo hanno trovato chiuso. Su una bacheca posta vicino alle pompe c’era scritto: «Chiuso per mancato rifornimento da parte della petroliera Adriatica Spa». Un inconveniente certamente non voluto dal gestore dell’impianto, ma che ha gettato i quasi 10mila abitanti del litorale in una situazione difficile. . Una signora del posto, ad esempio, con il serbatoio della macchina quasi a zero, si è dovuta fare accompagnare ad un distributore a Stagno per riempire una tanica di benzina da mettere nel serbatoio altrimenti sarebbe rimasta a piedi. «Chissà quanti altri hanno dovuto fare la stessa cosa» commenta la signora.

Il problema non è certamente il fatto che il distributore di Tirrenia sia rimasto a secco, ma che su tutto il litorale ce ne sia uno solo. È più di un decennio ormai, che si discute di questo problema e che si parla dell’istallazione di un distributore a Marina dove, oltretutto, è già stato individuato da tempo anche il luogo dove dovrebbe essere costruito, ossia nell’attuale area camper che si trova sul viale D’Annunzio. Questa è l’unica area possibile perché Marina è sottoposta a vincolo paesaggistico e quindi, in base alla legge, il nuovo impianto non può essere realizzato che fuori dal centro abitato.

A febbraio 2017 sembrava che finalmente la cosa fosse fatta infatti, dopo un iter procedurale lungo ed articolato iniziato nel 2009, dove è stato necessario mettere insieme le esigenze di Soprintendenza, Parco, Provincia, Autorità di Bacino del fiume Arno, Vigili del Fuoco, vari uffici comunali e le necessità minime di un impianto carburanti, eravamo arrivati al rilascio del permesso a costruire. Il progetto c’era già e portava la firma dell’architetto marinese Stefano Gianvannoni e si diceva addirittura che nella primavera di quello stesso anno sarebbe partiti i lavori. E invece niente.

Gli anni hanno ricominciato a correre e il litorale è rimasto ancora con un solo distributore e con un disagio sia per i residenti che per i vacanzieri del mare.

E se una situazione del genere si ripresentasse in estate? Quale immagine di accoglienza darebbe il litorale ai sui turisti? Perché, se si parla di turismo è obbligatorio porsela questa domanda.

Fonte: Il Tirreno

Sottoscrivi
Notificami
guest
12 Commenti
più vecchi
più nuovi più votati
Feedback in linea
Vedi tutti i commenti
anonimo
anonimo
4 anni fa

Petrolifera Adriatica ex-impianto Esso Italiana compagnia nuovi drop e viaggi cancellati compagnia votata al fallimento in odore di crack finanziario

FRANCESCO SAVERIO
FRANCESCO SAVERIO
4 anni fa

Soprintendenza, Parco, Provincia, Autorità di Bacino del fiume Arno, Vigili del Fuoco, vari uffici comunali PAZZESCO , UN DISTRIBUTORE OPPURE UNA CENTRALE ATOMICA ? LA BUROCRAZIA SERIA DIGNITOSA CHE SERVE SOLTANTO A PERDERE TEMPO PERCHE’ E’ LONTANA ANNI LUCE DAI BISOGNI DELLE IMPRESE

pippo
pippo
4 anni fa

I signori clienti potevano andare al vicino centro commerciale a rifornirsi visto che si accorgono del gestore solo quando non c è piu
troppo comodo cari signori svendersi per un millesimo e poi piangere !! andate a fare in c….o e vi mando con molta soddisfazione assieme a petrolifera Adriatica

Alex
Alex
Rispondi a  pippo
4 anni fa

Bravo Pippo, si ricordano di noi quando sono a secco, quando la macchina ha problemi, quando la carta non funziona, quando hanno dimenticato il portafogli a casa, quando gli occorrono i servizi.
Poi quando è tutto a posto, notano 12 millesimi di differenza
che su un pieno, quando lo fanno corrisponde a Euro 0.48 + o – e credono di aver recuperato la rata della macchina .
Capisco che noi siamo l’unica attività commerciale dove il prezzo ha 3 numeri dopo la virgola,
ma che la matematica non ancora viene adottata in molte scuole….

Antonio
Antonio
4 anni fa

non è il solo, anche io da domenica sono a secco e chiuso perchè EG (ovvero il TM di EG) ha negato un carico sotto drop imposto (che poi vorrei chiedere ai sindacati perchè siamo anche obbligati ad aver imposto il limite di ordine

pippo
pippo
Rispondi a  Antonio
4 anni fa

Perché siamo dei coglioni ,perché abbiamo permesso ai retiesti e compagnie di comandare con i ns soldi
Se domani tutti gli EG ordinano 1/2 carico ,,te lo portano o chiudono tutti i p vendita ?SE NON CI SVEGLIAMO IN NS CULO SARA SEMPRE A LORO SERVIZIO ,QUINDI NON LAMENTIAMOCI BISOGNA FARE SALUTI

gioeni
gioeni
Rispondi a  pippo
4 anni fa

hai ragione pippo, e lo permettiamo ancora perché quando c’è stato lo sciopero erano quasi tutti aperti, quindi loro se ne fregano dei tre pirla che hanno chiuso.

Roberto Timpani
Roberto Timpani
Rispondi a  Antonio
4 anni fa

Il drop non è stato mai contrattato dal Sindacato. Forse nel lontano 1978 con un contratto base contrattato da Agip e due sigle. Non la nostra. In ogni caso, proprio con Eg abbiamo rappresentato che esiste una norma, l’art. 15 del decreto ministeriale 210 del 1996 oggi in via di revisione per via del Das elettronico, che consente al gestore di fare lo “storno parziale” della merce. In sintesi : ” ho solo 6 mila euro e tu mi scarichi per quella cifra. Il resto te lo riporti indietro !” Non esiste che il fornitore imponga un minimo di fornitura. E questo vale per tutti.

fabio
fabio
Rispondi a  Roberto Timpani
4 anni fa

il problema non e’ il drop o no ma il fatto che con 47 millesimi per impianti in servito levate le spese rimane ben poco per poter ordinare in piu’ visto che il conto corrente scende nel saldo invece di salire

Antonio
Antonio
Rispondi a  Roberto Timpani
4 anni fa

grazie, cercavo un suo contatto per chiederle. Oggi ho appuntamento con avvocato per fare causa di tutto quanto e presenterò il conto. Da oggi redigerò giornalmente un libro di bordo con tutte le vessazioni giornaliere, ivi incluse le variazioni di prezzo, manutenzioni, ecc.ecc. Grazie ancora e saluti

Sandro
Sandro
Rispondi a  Antonio
4 anni fa

Con questa gente devi agire in modo da mettere loro in difficoltà.
Mi spiego meglio:
se a te serve merce sotto il limite imposto tu ordina il limite che loro ti impongono (fai sempre una stampa), al momento dello scarico, quando l’autista ha scaricato il quantitativo di merce che tu desideravi (al di sotto del limite che ti impongono), bloccalo e gli dici il resto può portarla via.
Se ti risponde non puoi farlo, sappi che c’è una legge che te lo consente, quindi il problema è più loro che tuo.
La volta successiva procedi come di consueto facendo l’ordine (stampa sempre tutto, numero ordine etc.) se dovessero lasciarti a secco a mo di ritorsione, sappi che non lo possono fare perchè tra te e l’EG vige un vincolo di esclusiva e in questo modo oltre a violare un contratto ti indurrebbero a sospendere un servizio di pubblica utilità, cosa vietata dalla legge. Ciò potrebbe giustificare un eventuale ricorso ad altro fornitore (consulta sempre il tuo avvocato prima di tutto)

Massimo Moroni
4 anni fa

ben gli sta a questa gentaglia, così imparano a fare il pieno invece di mettere 5 euro per volta e correre dal più vicino centro commerciale a fare il pieno… fosse per me gli impianti sarebbero 5000 jn tutto…