Faib, Fegica e Figisc hanno inviato venerdi una comunicazione ai ministri dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze denunciando il comportamento delle concessionarie autostradali che hanno fatto “una completa retromarcia” sulle misure di sostegno ai gestori carburanti colpiti dalle conseguenze del Coronavirus.
Le associazioni dei Gestori scrivono di aver appreso “con profondo allarme e vivo disappunto del
contenuto della comunicazione di Aiscat, del 2.4.2020, prot. 1237/20, indirizzata al Ministero dei trasporti e delle infrastrutture.”
Secondo la denuncia delle associazioni dei Gestori, “non esiste alcuna concreta attuazione degli impegni assunti verso il Governo: si tratta insomma di una completa retromarcia delle società concessionarie
autostradali.”
Le associazioni dei Gestori denunciano come le società concessionarie “evitano ogni quantificazione puntuale circa l’impiego di risorse da destinare alle Gestioni delle aree di servizio; si esercitano in una serie di distinguo, in modo da dilazionare ogni concreta misura necessaria in questa fase emergenziale;
rimandano ad una incerta futura definizione tutti gli aspetti applicativi che si pretenderebbe di negoziare one to one con ciascuno dei singoli subconcessionari.
Dando conto degli impegni presi, “il tavolo aperto in sede istituzionale, tanto più se -come ripetutamente affermato dal Governo- presupponga interventi specifici erariali volti ad integrare le risorse che fossero messe a disposizione dai soggetti interni al settore (concessionarie e subconcessionarie), non possa correre, nemmeno in apparenza, il rischio di scadere in una “trattativa” privata tra i suddetti soggetti.”
“Le scriventi Federazioni, alla luce di quanto sopra considerato, ritengono che, stante l’evidente poca considerazione per la sede istituzionale e la scarsa affidabilità rispetto agli impegni assunti nei confronti dei Ministeri competenti, nel caso in cui il Governo stesso non assuma una adeguata iniziativa tesa a ripristinare il minimo delle condizioni di serietà ed affidabilità, richiamando tutti i soggetti chiamati a concorrere, la presente fase negoziale dovrà purtroppo essere considerata conclusa con esito negativo, in forza di responsabilità attribuibili con inequivocabile certezza.”
“A nessuno soggetto del comparto, continua la nota, può essere concesso di dimenticare o, peggio, di non curarsi del contesto nel quale è maturata la decisione del Governo di intervenire nella vicenda, vale a dire la terribile emergenza sanitaria e la conseguente drammatica condizione economica e finanziaria delle piccole aziende di gestione sulle quali, da tempo e tuttora, concessionari e subconcessionari continuano a scaricare rischi, oneri e responsabilità connesse al dovere di assicurare la regolarità della distribuzione dei carburanti in quanto pubblico servizio essenziale.”
“Né si deve dimenticare, ad esempio in relazione ai soggetti ed alle risorse da mettere in gioco in questo contesto, che l’ammontare delle royalty imposte dai concessionari negli ultimi quindici anni sulle vendite di carburanti, beni e servizi vale complessivamente oltre cinque miliardi di euro.”
Infine, rivolgendosi direttamente sia alla Commissione di Garanzia per lo sciopero nei pubblici servizi essenziali, sia alla Presidenza del Consiglio, ai Presidenti di Camera e Senato ed al Ministro degli Interni, le scriventi Federazioni tornano ad “avvertire che le piccole imprese di gestione che conducono gli impianti di distribuzione carburanti continueranno a chiudere, non per una azione di protesta e/o di sciopero, ma per mancanza di liquidità che impedisce il regolare approvvigionamento e quindi per oggettiva impossibilità a continuare l’attività ed il servizio.”
Chiusure e conseguente interruzione di pubblico servizio essenziale, conclude il comunicato, “la cui intera ed esclusiva responsabilità ricade in capo alle società concessionarie e subconcessionarie, per l’evidente rifiuto, attuato anche attraverso condotte dilatorie strumentali, di assumere le iniziative richieste loro dal Governo e di adottare i comportamenti idonei ad impedirle.”
….questo è il colpo di grazzia delle gestioni,trasformazione di tutte le gestioni in PV gost con sorvegliante…tutto self pre pay….