In una lettera di Aiscat al Mit del 2 aprile
Staffetta Quotidiana – Sospensione dei pagamenti dei corrispettivi di sub-concessione, attività di pulizia e sanificazione dei locali, turnazione nell’apertura delle aree, distribuzione dei dispositivi di protezione sanitaria: sono queste le tematiche oggetto della lettera inviata il 2 aprile da Aiscat, l’associazione italiana delle società concessionarie delle autostrade, alla direzione generale per la vigilanza del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Lettera che, venutane a conoscenza, ha provocato la dura reazione di Faib, Fegica e Fiscg/Anisa in quanto considerata “una completa retromarcia” rispetto agli impegni assunti il 30 marzo al tavolo convocato presso il ministero dello Sviluppo Economico e, in quanto tale, non in grado di fermare la chiusura degli impianti di distribuzione dei carburanti attivi sulle autostrade.
Sulla prima, in un certo senso la più importante, a quanto appreso dalla Staffetta le Concessionarie avrebbero confermato, la loro disponibilità alla sospensione dei pagamenti concernenti i corrispettivi di sub-concessione, comprensivi sia della quota fissa che di quella variabile, ribadendo però che si tratta di una “sospensione” legata al perdurare della attuale situazione di crisi, sottolineando che tutti i relativi aspetti applicativi dovranno venire individuati dalle singole società concessionarie, stante la molteplicità delle previsioni contrattuali in essere con i sub-affidatari.
Disponibilità anche a intervenire sull’attività di pulizia e sanificazione dei locali, prendendo a proprio carico gli oneri economici normalmente di competenza dei sub-affidatari. Ma anche in questo caso con la precisazione che trattasi di agevolazione che potrà essere concessa per un periodo di tempo definito. E ribadendo che l’impegno accettato dalle Concessionarie è in via di massima riferito al solo lato economico e non anche all’effettivo svolgimento pratico di tale attività la cui attuazione resterebbe in capo al sub-affidatario. Salvo caso per caso prevedere che siano le società autostradali a provvedere direttamente qualora ciò sia da esse ritenuto fattibile sulla base delle proprie disponibilità di mezzi e personale, così come potranno altresì decidere di affidare l’attività a soggetti terzi.
Quanto all’ipotesi di turnazione nell’apertura delle aree, sistema caldeggiato lunedì scorso in una lettera inviata dall’Unione Petrolifera a Mit e Mise e già disciplinato in caso di sciopero, l’Aiscat ribadisce come la messa in atto di questa misura dovrà venire concordata dai singoli sub-affidatari con le rispettive società autostradali di riferimento. Garantendo in ogni caso il mantenimento di adeguati livelli di offerta del servizio su tutte le tratte.
Quanto infine alla distribuzione dispositivi di protezione sanitaria al momento da Aiscat viene data una disponibilità di massima per quanto concerne una possibile partecipazione delle società concessionarie nella ottimizzazione della distribuzione di questi dispositivi presso le aree di servizio, la cui fattibilità dovrà essere comunque previamente discussa a livello di singola società sulla base delle effettive possibilità gestionali ed operative.
Per gentile concessione di Staffetta Quotidiana
BENE !!!
Dal momento che sono tutti maestri, padroni e geni sui doveri dei gestori !?!’
Dal momento che l’ultimo accordo dei gestori è stato accettato x forza di causa maggiore ma non x decisione comune.
Visto che secondo chi ha imposto l’ultimo accordo secondo lui era consono x entrambe le parti.
Ora che i conti non tornano, le compagnie PADRONE DI TUTTO e noi semplici prestatori di manodopera a sottocosto,
si devono assumere le loro responsabilità in proporzione alle loro proprietà.
In sostanza visto che secondo le loro strategie i nostri contratti sono redditizi, visto che loro sono garantiti dal loro contratto dove noi dobbiamo rispettare l’esclusiva,
ci anticipano il 10% del fatturato totale del venduto del anno precedente
e noi glie lo restituiamo versando di più 1/5 del nostro margine su tutto il carburante che acquistiamo fino ad azzerare il debito.
Se il loro contratto è buono x noi deve essere altrettanto corretto x loro.
Se i conti non tornano, sono gli stessi che hanno fatto loro su di noi.
LORO SONO GARANTITI TANTO FINO A QUANDO LAVORIAMO GLI DOBBIAMO RESTITUIRE IL LORO DENARO.