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Frodi, denuncia alla Gdf di un gruppo di “anonimi e onesti”

Staffetta Quotidiana – In una raccomandata inviata in febbraio alle Fiamme Gialle si parla di una vera e propria “cupola”

“Al fine di contribuire ai Vostri sforzi volti al contrasto dell’illegalità nel settore carburanti Vi inviamo, forse tardivamente, questo Rapporto Collaborativo (a mezzo raccomandata) al fine che Vi possa ispirare ed agevolare nell’intento di poter contrastare al meglio questo ancora dilagante fenomeno. Siamo coscienti che questo ns “anonimato” può essere inquadrato come “millantatori” ma, credeteci, con certe realtà si rischia moltissimo e gli avvocati costano… quindi prima di “cestinare” il tutto… siamo speranzosi che possiate valutare questa collaborazione “forzatamente anonima” e stilata forse con una imperfetta e forse ripetitiva cronologia su alcuni punti. Premettiamo che ammiriamo e ci rende felici quando la GdF contrasta l’illecito mercato nel settore carburanti mettendo a segno dei “colpi” ai truffatori dando speranza ad altri interlocutori del settore “regolare” come noi di riottenere pari condizioni commerciali senza dover per forzatura essere tentati a delinquere a nostra volta; ci rattrista però ogni volta constatare che più che colpi risultino sempre e solo dei “graffi” inflitti in quanto forse non si ha ancora una visuale completa o forse non vi è una capillare sinergia tra i Vs Comandi… siamo sicuri di sbagliarci, ma quanto sta da tempo accadendo…. soprattutto quando ci si ritrova di fronte ad una vera e propria “CUPOLA”, è indigeribile…”.

Inizia così la raccomandata inviata sei mesi fa, il 28 febbraio scorso, da un gruppo di operatori del settore petrolifero che si firma “Collaboratori anonimi e onesti” a vari comandi provinciali della Guardia di Finanza (Pavia, Verona Napoli, Genova, Brescia e Piacenza) per segnalare con nomi, cognomi e indirizzi quella che viene definita “una minima parte delle attuali situazioni in essere nel settore da parte di una CUPOLA organizzata”. Senza peraltro ricevere ad oggi dalla GdF alcun riscontro. Probabilmente, scrivono alla Staffetta, perché la necessità di restare anonimi ha fatto cestinare il tutto. Un anonimato peraltro dettato da una parte dalla pericolosità delle informazioni contenute nel rapporto (anche se in forma sommaria) e dall’altra dalla certezza che “alcune branche dello Stato non siano proprio disinteressare a far sì che certi fenomeni vengano sradicati”. Un’accusa quest’ultima molto grave. Rivolgendosi ora alla Staffetta “nella speranza che ne prendiate spunto per far sì che il problema eterno delle truffe nel settore carburanti non sia marginalizzato e sottostimato perché è invece in continuo aumento a discapito degli onesti e dell’Italia intera”.

Una delle tante denunce che la Staffetta ha ricevuto e segnalato da cinque anni a questa parte e su cui la GdF avrà fatto o starà facendo le sue verifiche.

Da notare tra l’altro che, a conclusione della raccomandata, gli autori del rapporto ci tengono a far rilevare alla GdF che”la cupola e le sue branchie, per quello che constatiamo e per quello che è a nostra conoscenza, è certo la maggiore e la più organizzata, ma non è certo una mosca bianca….ne esistono altre minori delle quali….non abbiamo sufficienti informazioni da poter al momento fornire”.

Per gentile concessione di Staffetta Quotidiana 

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