Staffetta Quotidiana – Il deputato: no a chiusure forzate, sì a incentivi per i nuovi carburanti. Il ministro: temi della risoluzione De Toma all’attenzione del Governo
Fermare l’illegalità dilagante, incentivare l’evoluzione in senso sostenibile della rete carburanti, evitando però chiusure forzate per inefficienza o incompatibilità perché contrasterebbero con il principio inderogabile della libertà di stabilimento. È quanto ha chiesto il deputato di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli in un’interrogazione scritta al ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. Interrogazione cui il ministro ha risposto lunedì, sottolineando che le istanze del deputato coincidono in parte con quelle della risoluzione De Toma che “sono all’attenzione del Governo.
Nell’interrogazione depositata il 22 dicembre 2019, Rampelli sottolinea le “due ragioni” della crisi di settore: “la dilagante illegalità, come ampiamente denunciata da tempo dalle maggiori associazioni di categoria e rappresentanze sindacali del settore, e la necessità di ammodernamento della rete carburanti, da realizzarsi attraverso un vero e proprio piano programmatico di incentivazione a specifici investimenti carbon free, anche finalizzati alla riconversione dell’assetto attuale e non più tramite nuove e inefficienti misure di riduzione del numero degli impianti, peraltro già previste dalla recente legge n. 124 del 4 agosto 2017, che di principio rischiano, ad avviso dell’interrogante, di alterare soltanto gli equilibri del mercato a vantaggio delle Major (Eni) e multinazionali petrolifere”.
Nella risposta, Patuanelli, sentita la direzione generale competente del Mise, sottolinea che “già nel corso del 2019 è stato attivato, presso il ministero dello Sviluppo economico, il tavolo tecnico di confronto con le organizzazioni dei gestori di distribuzione dei carburanti. Il tavolo ha affrontato diverse tematiche: dall’esigenza di una nuova fase contrattuale con compagnie petrolifere e retisti, alle problematiche dei prezzi e dei margini, all’esigenza di un’opera di riforma, semplificazione ed adeguamento della legislazione di settore, oltreché di rafforzamento della lotta ai comportamenti a diverso titolo illegali”.
Patuanelli ricorda poi la risoluzione De Toma 7-00258, le cui istanze “sembrerebbero in parte coincidere con le proposte dell’interrogante (che pone l’accento sulla necessità di un ammodernamento della rete di distribuzione carburanti fatta con incentivi verso i carburanti alternativi e di ricarica elettrica, in luogo di norme che prevedano obblighi di chiusure di impianti) e sono all’attenzione del Governo”.
Lo scorso maggio il ministro aveva risposto in modo analogo a un’interrogazione del deputato FdI Salvatore Deidda, sottolineando che i temi sollevati erano “all’attenzione del ministero dello Sviluppo economico”
Per gentile concessione di Staffetta Quotidiana
Ma per passare alle cose concrete cosa ci vuole????