Faib Fegica e Figisc al Ministro Patuanelli, misure di ristoro per i Gestori carburanti degli impianti stradali e autostradali

Con una nota unitaria Faib Fegica e Figisc hanno sollecitato il Governo per il tramite del Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, a varare misure di ristoro per i Gestori degli impianti stradali ed autostradali di distribuzione carburanti.

Nella nota al Ministro, Faib Fegica e Figisc denunciano che tutti gli impegni assunti dalle società concessionarie sono stati letteralmente violati.

La nota precisa che gli impegni assunti il 25 marzo scorso, al tavolo ministeriale convocato per offrire una risposta alle criticità economico/finanziarie in cui versavano le piccole imprese di gestione, a cominciare da quelle autostradali, per effetto del primo lockdown, sono stati disattesi al contrario di quello fatto dal Governo che ha fatto la sua parte.

Le Federazioni nella nota chiedono al Ministero da un lato di assumere “le iniziative idonee a richiamare tali soggetti alle loro responsabilità e, di conseguenza, a dare pieno seguito agli impegni assunti e dall’altro segnalano il fatto che il Decreto Ristori, in corso di messa a punto dal Governo e di imminente pubblicazione, non ha tenuto conto della Categoria dei gestori carburanti.

Faib Fegica e Figisc segnalano che le nuove misure adottate dal Governo, a partire dalle cosiddette aree rosse, stanno producendo conseguenze del tutto simili per gravità a quelle già registrate nella prima fase, per effetto delle limitazioni alla circolazione, all’attività scolastica in presenza, ai servizi ed al commercio ed all’uso su larga scala del lavoro in smart working. In questo senso le Associazioni evidenziano che il servizio pubblico essenziale della distribuzione dei carburanti ha subito nel 2020 un vero e proprio tracollo che porta a registrare -per i motivi suindicati- perdite di fatturato superiore al 35% sulla viabilità ordinaria e di circa il 70% su quella autostradale.

Per queste ragioni i Presidenti delle tre Federazioni chiedono al Ministro Patuanelli:

l’emanazione dei Decreti Ministeriali attuativi sui “contributi figurativi”, già previsti per fare fronte alla prima fase emergenziale, contenuti nell’art. 40 del DL n° 34 del 19.5.2020 convertito, con modificazioni, nella legge n° 77 del 17 Luglio 2020;

che le piccole società di gestione e le loro attività siano inserite tra quelle interessate ai provvedimenti di ristoro in corso di emanazione;

la ripresa del tavolo di confronto per la distribuzione carburanti da Ella istituito, sia sui temi qui sollevati, sia sulle questioni di carattere più generale, anche con riferimento ai contenuti della Risoluzione De Toma che impegna il Governo.

La nota delle Federazioni dei gestori al Ministro si conclude mettendo in chiaro che si tratta di richieste la cui soddisfazione è necessaria non solo per evitare nuove e sempre più numerosi fallimenti ed abbandoni delle attività che pure si continuano a registrare, ma anche per contenere quel livello di malcontento e disperazione che, altrimenti, non potrebbe che trovare sfogo nella proclamazione di iniziative sindacali di protesta.

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mario
mario
3 anni fa

tutto giusto quello che chiedono io suggerirei alle confederazioni di poter smobilizzare una parte del cipreg,onde evitare indebitamenti bancari a volte con gravi conseguenze,visto che i soldi cipreg sono dei gestori,
grazie se avrò una risposta

Stefano
Stefano
3 anni fa

Brave le tre sigle unite finalmente qualcuno che scrive al governo noi oggi in zona rossa calo 50 per cento sull anno scorso stesso periodo stiamo per fallire

francesco saverio
francesco saverio
3 anni fa

RISTORO , mi ricorda le fontanelle lungo le strade di campagna e statali che il viandante sul carro trainato dai buoi sostava ,dopo ore di sole cocente, a RISTORARSI con un po’ di acqua ,forse nemmeno potabile.Oggi assistiamo ai ristori che sono simili a quell’acqua, QUANTO NON BASTA,perche’? perche’ nessuno di quei SIGNORI ECONOMISTI TUTTO STUDIO E MANI PULITE e’ stato mai su un piazzale e non ha idea degli impegni burocratici che loro inventano e noi siamo obbligati ad eseguire, ancora rido e piango quando HANNO RISTORATO IL COMMERCIANTE CON 600 EURO , l’esperto del governo percepiva 800 euro a seduta, PENSATE LA FAMIGLIA DI UN COMMERCIANTE CON L’ATTIVITA’ CHIUSA AVREBBE DOVUTO VIVERE CON 600 EURO DI RISTORO UNA TANTUM mentre altri nostri ospiti vivevano e vivono con un costo di 1400 al mese , ALMENO. NON PENSERANNO CHE ABBIAMO I MILIARDI A PANAMA O ALLE ISOLE CAYMAN????

francesco saverio
francesco saverio
Rispondi a  francesco saverio
3 anni fa

tutti sfoghi personali

pippo
pippo
3 anni fa

La stessa domanda fatta a altri .cosa intendete fare ,quando intendete fare ,se la proposta non viene recepita dal governo ?
Non Vi sembra essere diventati più che un sindacato una associazione di scrittori ? Grazie

roberto timpani
roberto timpani
Rispondi a  pippo
3 anni fa

Si possono fare diverse iniziative tenendo conto pero’ che potremmo ricevere, anche dagli stessi gestori, critiche per una eventuale dichiarazione di sciopero in un momento drammatico come questo. Ad aprile, quando dichiarammo l’interruzione del servizio anche solo per le autostrade, ricevemmo le critiche piu’ efferate non solo da chi è solito contestare queste nostre forme di lotta (associazioni dei consumatori, governo, cittadini etcc.) ma dagli stessi gestori che ci definivano degli irresponsabili. Insomma , stiamo sempre tra due fuochi, e a volte subiamo il cosiddetto “fuoco amico”.. Poi come dice Pippo, siamo diventati degli scrittori. Ma c’è sempre differenza tra il Manzoni e un fumetto direi. E non mandiamo la gente allo sbaraglio dicendo di non pagare i canoni tanto c’è l’ufficio legale che ci pensa.

gioeni
gioeni
Rispondi a  roberto timpani
3 anni fa

io se proclamate uno sciopero anche di due settimane sono con voi. se poi gli altri gestori non son d’ accordo vuol dire che vogliono la nostra e la loro condanna a morte!!!

stefano
stefano
Rispondi a  roberto timpani
3 anni fa

Sig Timpani dichiari lo sciopero almeno per le zone rosse visto che tanto siamo aperti lavorando al 40% quindi senza stipendio.Sono sicuro che nelle zone rosse lo sciopero sara’ un successo.Grazie

roberto timpani
roberto timpani
Rispondi a  stefano
3 anni fa

Stefano mi fai troppo importante. . lo sciopero si decide congiuntamente con altre Federazioni. io personalmente sono d’accordo,,

stefano
stefano
Rispondi a  roberto timpani
3 anni fa

Se non ci riconoscono i ristori e non chiudiamo siamo da ricovero noi e chi ci governa.Grazie Sig Timpani

Last edited 3 anni fa by stefano
ANTONIO RODIGLIANO
ANTONIO RODIGLIANO
3 anni fa

DOBBIAMO CHIUDERE TUTTO E TUTTI!!!! NON DIMENTICHIAMO CHE BAR E RISTORANTI ALL’INTERNO DELLE AREE DI SERVIZIO NON SONO NEMMENO INCLUSE NEI DL RISTORI PERCHE’ NON SONO ATTIVITA’ PREVALENTE. QUINDI QUESTI CI VOGLIONO MORTI !! PROCLAMATE LO SCIOPERO E SPENGO TUTTO. VEDREMO POI..