La nota della Morani (Mise) delude Faib, Fegica e Figisc/Anisa

Staffetta Quotidiana – Dopo alcuni segnali incoraggianti, la “beffa” della convocazione di un tavolo a gennaio. Un’indifferenza che porterà alla chiusura progressiva delle attività

Senza alcun ripensamento dell’ultima ora (v. Staffetta 14/12), ieri sera ha preso il via lo sciopero dei gestori carburanti. L’agitazione è stata confermata – spiega un comunicato congiunto di Faib, Fegica e Figisc/Anisa diffuso ieri sera alle 19 – “a causa della decisione del Governo di estromettere le piccole imprese di gestione dai benefici già previsti dai cosiddetti “Decreti Ristori”. Dopo mesi di sollecitazioni cadute nel vuoto, ignorando persino l’auspicio della Commissione di garanzia per lo sciopero nei servizi essenziali, che aveva lanciato un forte richiamo al dialogo ed al confronto”.

Il tutto, aggiungono, confermato dalla dichiarazione, appresa a mezzo stampa (v. Staffetta 14/12), di Alessia Morani, sottosegretaria al Mise, che “a nome del Governo intenderebbe rimandare i necessari interventi concreti ed urgentissimi a sostegno delle piccole imprese dei Gestori ad un “tavolo per la riforma del settore” di cui si favoleggia da decine di anni inutilmente ed a prossimi provvedimenti (il cosiddetto “fondone”) che, nella migliore delle ipotesi, vedrebbero le prime bozze non prima della primavera prossima inoltrata”.

Con ogni evidenza, prosegue il comunicato, mere intenzioni che suonano come una beffa alle orecchie di una categoria di lavoratori che pure ha garantito l’esercizio del pubblico servizio essenziale per la comunità dall’inizio dell’emergenza pandemica, assumendo l’onere di costi sostanzialmente insopprimibili, pur dovendo lamentare una caduta verticale dei volumi di vendita che attualmente si aggirano intorno al 60% sulla viabilità ordinaria ed all’80% su quella autostradale, dove peraltro il servizio deve essere garantito h24 e 7 giorni su 7”.

Rilevando come “l’indifferenza mostrata dal Governo – evidentemente impegnato in queste ore più in beghe di palazzo che a rimanere in contatto con la realtà di quanto avviene ai suoi cittadini- sta spingendo le piccole imprese dei Gestori ad una crisi economica e di liquidità che costringerà già nei prossimi giorni a chiudere progressivamente le attività, che oggi assicurano l’impiego di oltre 100.000 addetti in tutta Italia, per l’impossibilità di approvvigionarsi di prodotti”. Da qui – conclude il comunicato – l’inevitabile conferma dell’agitazione, a cui già dal prossimo mese ne faranno seguito altre.

Per la sottosegretaria Morani una mezza figuraccia.

Per gentile concessione di Staffetta Quotidiana 

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pippo
pippo
4 anni fa

Queste sono le conseguenze di una partecipazione minima allo sciopero nessuno ci CAGA!!! Vorrei ringraziare quei colleghi che pensano di essere i più furbi ,i più forti, i parassiti !!! che non scioperando si fanno belli perché oggi hanno guadagnato 100 liti in più .IDIOTI
Vorrei ringraziare l anonimo ANGAC che non ha fatto scioperare i suoi iscritti Andate Voi dalla Morani vedremo cosa porterete a casa
Ringrazio quei gestori che scioperando hanno detto :io non sono uno schiavo
Se qualcuno non lo avesse capito l unica arma è l unita

Paolo
Paolo
Rispondi a  pippo
4 anni fa

Concordo su quello che hai scritto, la partecipazione questa volta e stata molto bassa mi sembra di aver capito il 10% delle gestioni, vorrei comunque dire a chi ci rappresenta ai tavoli politici di non scoraggiarsi, penso che questa scarsa adesione sia dovuta ad uno stato d’animo rassegnato a causa del COVID ma anche ai mancati risultati che da anni noi gestori attendiamo per rivedere i nuovi margini, penso che tutti siano consapevoli che con 3 cent lt non si riesca più a far fronte ai costi di gestione.
Se questo non dovesse succedere in tempi brevi, le compagnie petrolifere dovranno gestire gli impianti con altre formule, ma e un film che abbiamo già visto, ma la figura del gestore sarà destinata a sparire.

Last edited 4 anni fa by Paolo