Il Coordinamento Unitario Associazioni di Categoria As.N.A.L.I. Energia, GAIA e GISC_TV con una nota formale inviata al ministro Stefano Patuanelli, alla sottosegretaria al Mise On. Alessia Morani Morani e al Vice Ministro Dr. On. Stefano Buffagni chiedono di partecipare al tavolo di confronto del 11 Gennaio 2021.
“Facendo seguito all’incontro avuto in videoconferenza con il Vice Ministro Dr. On. Stefano Buffagni in data 14 Dicembre 2020, scrivono nella lettera le tre associazioni, e in riferimento a quanto affermato a Staffetta Quotidiana dalla sottosegretaria al MISE On. Alessia Morani in data 16/12/2020, la quale dichiara di essere disponibile a confrontarsi anche con altre associazioni per capire il disaggio della categoria dei gestori/benzinai, le scriventi associazioni di categoria, in rappresentanza dei numerosi associati su tutto il territorio Nazionale, come da impegno formale assunto dal Vice Ministro, chiedono di essere invitati a partecipare al tavolo di confronto previsto per il prossimo 11 Gennaio 2021 convocato dalla Sottosegretaria On. Alessia Morani.”
Ricordiamo che il tavolo di confronto, insieme al riconoscimento delle perdite economiche subite dalle aree di servizio, era parte integrante delle richieste avanzate dalle associazioni dei gestori nel corso della manifestazione di protesta del 15-16 dicembre, assumendo come base di discussione la Risoluzione De Toma approvata dalla X Commissione della Camera dei deputati all’unanimità, a riaffermare l’importanza di un settore fondamentale e strategico per l’economia nazionale. Protesta, a cui è corretto ricordare, si erano dissociate Asnali, Gaia e Gisc_TV.
Richiesta partecipazione tavolo di confronto 11 gennaio 2021
Partecipare all incontro non dovrebbe essere una richiesta ,ma un dovere di qualunque sindacato ,piccolo o grande ,con 1000 o un rappresentato Si parla ,si ascolta ,si decide in nome e per conto di TUTTI i gestori .In una democrazia ,nessuno ha in potere di dire TU si TU no ,e decidere per tutti Questo è già stato fatto con i risultati che i gestori stanno vivendo sulla propria pelle: un fallimento continuo che dura da 10 anni