Scasso ai Self service, un rapporto del Viminale analizza il fenomeno

Il Dipartimento della Pubblica sicurezza – Direzione centrale della Polizia criminale – Servizio analisi criminale ha elaborato una Analisi dei furti agli accettatori di banconote presso i distributori di carburante nel periodo 2019/2020 sul territorio nazionale.

L’analisi del Servizio si è soffermata su aspetti qualitativi del fenomeno, evidenziando a livello territoriale come per entrambe le annualità i valori assoluti mostrano un numero di furti più consistente al nord Italia e nella capitale. In particolare le due regioni maggiormente colpite sono Emilia Romagna e Veneto, seguite da Trentino Alto Adige, Umbria e Abruzzo. L’hinterland milanese e romano sono quelli in cui si concentra il maggior numero di furti.

L’approfondimento ha ulteriormente confermato l’interesse attuale e rilevante da parte della criminalità per un tipo di delitto altamente reddituale con tempi ridotti e che, in un periodo di difficile congiuntura economica, consente la disponibilità immediata di denaro contante.

L’elaborato ha analizzato i reati commessi in Italia negli anni 2019 e 2020, con disaggregazione a livello mensile, al fine di verificare come le misure restrittive imposte a seguito della pandemia da Covid-19, e le successive riaperture alla libera circolazione dei cittadini, abbiano potuto influire sull’andamento della delittuosità.

Nello specifico, per gli anni in esame, lo studio è stato rivolto, in particolare, ai reati di furto, con un focus su quelli ai danni degli accettatori di banconote presso i distributori di carburanti.

In particolare, è emerso che:

  • i reati commessi nel 2020 risultano inferiori a quelli del 2019 (- 18,5%). Il dato più basso si è registrato nel mese di aprile con 94.549 reati mentre quello più alto
    nel mese di gennaio con 186.563 delitti;
  • per i furti si è registrato un calo rispetto all’anno precedente passando dai 1.071.776 casi del 2019 ai 719.020 eventi del 2020 ( -32,9%);
  • i furti agli accettatori di banconote presso i distributori di carburante fanno registrare una lieve flessione pari a -5,2%, con 1.593 delitti commessi nel 2019 a fronte dei 1.510 del 2020;
  • a livello regionale nel 2020 il maggior numero di furti agli accettatori di banconote commessi in relazione a 100.000 residenti, viene evidenziato in Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige, Umbria e Abruzzo

L’interesse per tali obiettivi da parte della criminalità è sempre attuale e rilevante, in quanto associato all’alta redditività dell’attività delittuosa, in tempi ridotti, ed in un periodo di difficile congiuntura economica, consente la disponibilità immediata di denaro contante.

Benché il fenomeno sia stato parzialmente arginato nel tempo, grazie anche ad una efficace e incisiva attività di contrasto delle Forze di polizia e della Magistratura, si è assistito ad una nuova recrudescenza degli episodi delittuosi di specie, che hanno interessato, nello specifico, alcune particolari aree del territorio nazionale.

In particolare, nell’ambito dei lavori del Comitato Tecnico Permanente sulla Criminalità Predatoria , finalizzato a rafforzare il rapporto di collaborazione tra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, l’Associazione Bancaria Italiana e gli altri soggetti/operatori economici rappresentati nell’ambito di OSSIF (Centro di Ricerca dell’ABI per la Sicurezza Anticrimine) e su specifica indicazione dell’Unione Energie per la Mobilità, sono stati rilevati recenti attacchi, prevalentemente nel nord, nordest d’Italia.

Nello specifico è emerso un ricorrente modus operandi, che prevede l’utilizzo di mezzi di tipo industriale o agricolo (pala meccanica, pala gommata, ruspa, macchina escavatore, ecc.), già oggetto di furto, verosimilmente in aree industriali o cantieri limitrofi agli impianti colpiti, che vengono utilizzati come ariete per “sfondare” ostacoli o per “sradicare” gli obiettivi di interesse.

Ulteriormente, è emerso anche l’utilizzo di autoveicoli, come ad esempio Jeep o Suv di grandi dimensioni, anch’essi al fine di essere impiegati a scopo di “sfondamento” ovvero per la fuga. A tale riguardo va evidenziata la necessità di porre la massima attenzione nelle aree extraurbane e sulle arterie di comunicazione che potrebbero essere interessate dal transito di tali mezzi.

I furti ai danni degli impianti di distribuzione di carburanti avvengono prevalentemente in orario notturno, con modalità talvolta molto “aggressive” che mettono seriamente a repentaglio l’incolumità dell’esercente/gestore, ove presente o successivamente intervenuto, e della clientela.

Tali atti causano danni ingenti alle strutture del punto vendita, che spesso superano in termini economici l’importo del contante sottratto, determinando l’interruzione del servizio alla clientela per lungo tempo, prima del relativo ripristino. Ciò contribuisce ad incidere negativamente sul livello di percezione della sicurezza, in particolare, per gli addetti alle stazioni di servizio, per gli automobilisti in transito e per la popolazione residente.

Gli autori dei reati, inoltre, per limitare il rischio connesso all’azione criminale, si concentrano su distributori di carburante prevalentemente dislocati in ambiti periferici.

Analisi dei furti agli accettatori di banconote presso distributori di carburante 2019/2020

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pippo
pippo
3 anni fa

Noi paghiamo con le tasse , delle persone per analizzare i furti sugli accettatori di banconote ,più al sud o più al nord ?e come sono fatti ? con lo scavatore o con la dinamite ? Ma siamo diventati pazzi !!! E dei gestori con cali del venduto del 50% quando cazzo farete un indagine per informare la commissione su come MUOIONO I GESTORI !!! MAI