
di Antonello Minciaroni – Quotidiano Energia – Gli “incompatibili” ancora aperti segnale dello scarso interesse alla modernizzazione
Il ministro Roberto Cingolani sembra toccare sempre più con mano che la velocità, quindi la realizzazione, della transizione ecologica, rischia di cozzare contro la complessità dei processi decisionali e i tanti attori coinvolti. Una presa di coscienza quanto mai importante che rende ancora più evidente che anche il tema della modernizzazione della rete di distribuzione carburanti rischia la stessa sorte.
Rifiuti aprioristici al voler affrontare il tema del confronto proposto dai sindacati dei gestori (“il sasso in piccionaia”), perché gli strumenti necessari sono già in campo, è un’autoreferenzialità dannosa.
Un esempio per tutti: sono stati individuati e catalogati gli impianti definiti “incompatibili” e pertanto privi dei requisiti per operare. Quanti ne sono stati chiusi? Chiusi certamente nei cassetti dei responsabili, non tutti per fortuna, che a livello comunale, regionale e nazionale avrebbero dovuto provvedere alla loro chiusura. Dunque buon lavoro al ministero per la Transizione ecologica e “della accelerazione operativa”.
Per gentile concessione di Quotidiano Energia
Il tutto a dimostrazione che i vari parlamentari ,dal Cingolani ,al De Toma o altri valgono come il 2 di coppe quando va a denari :nulla ,tra 2 anni questi signori saranno sostituiti da alti e il gioco dell oca ricomincia Chi comanda sono le varie lobby ,dei petrolieri ,dei finanzieri ,dai De Scalzi ,dei Scaroni , quelli resisteranno e decidono sul come e quando ristrutturare, sulla transizione ecologica ,su cosa conviene o non conviene fare a loro insindacabile giudizio ,questo vale per i contratti e tutto il resto