La distribuzione carburanti e il difficile cambiamento

di Antonello Minciaroni – Quotidiano Energia – Gli “incompatibili” ancora aperti segnale dello scarso interesse alla modernizzazione

Il ministro Roberto Cingolani sembra toccare sempre più con mano che la velocità, quindi la realizzazione, della transizione ecologica, rischia di cozzare contro la complessità dei processi decisionali e i tanti attori coinvolti. Una presa di coscienza quanto mai importante che rende ancora più evidente che anche il tema della modernizzazione della rete di distribuzione carburanti rischia la stessa sorte.

Rifiuti aprioristici al voler affrontare il tema del confronto proposto dai sindacati dei gestori (“il sasso in piccionaia”), perché gli strumenti necessari sono già in campo, è un’autoreferenzialità dannosa.

Un esempio per tutti: sono stati individuati e catalogati gli impianti definiti “incompatibili” e pertanto privi dei requisiti per operare. Quanti ne sono stati chiusi? Chiusi certamente nei cassetti dei responsabili, non tutti per fortuna, che a livello comunale, regionale e nazionale avrebbero dovuto provvedere alla loro chiusura. Dunque buon lavoro al ministero per la Transizione ecologica e “della accelerazione operativa”.

Per gentile concessione di Quotidiano Energia

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pippo
pippo
3 anni fa

Il tutto a dimostrazione che i vari parlamentari ,dal Cingolani ,al De Toma o altri valgono come il 2 di coppe quando va a denari :nulla ,tra 2 anni questi signori saranno sostituiti da alti e il gioco dell oca ricomincia Chi comanda sono le varie lobby ,dei petrolieri ,dei finanzieri ,dai De Scalzi ,dei Scaroni , quelli resisteranno e decidono sul come e quando ristrutturare, sulla transizione ecologica ,su cosa conviene o non conviene fare a loro insindacabile giudizio ,questo vale per i contratti e tutto il resto

Alex
Alex
3 anni fa

E’ tanto comodo atteggiarsi come pavoni nelle conferenze, compilare 4 scartoffie, copiate dai facsimili di internet che indicano le responsabilità di un soggetto terzo (il gestore) ed aspettare il 27 del mese.
Fra un caffè ed un cappuccino si discute degli hobby.
Le strategie, le sfide, gli obbiettivi le vittorie sono x gli UOMINI.

mario
mario
Rispondi a  Alex
3 anni fa

la colpa se molti impianti incompatibili non sono
stati chiusi è dei sindacati che nelle varie provincie
non hanno obbligato gli enti preposti ad operare

Alex
Alex
Rispondi a  mario
3 anni fa

Mario,
Devi essere consapevole che il sindacato non è il Signore presente in ogni posto in ogni luogo, anche se viene messo sulla croce x ogni avvenimento.
Come ironicamente ho scritto, se i tuoi capi (padroni) continueranno a lavorare x il 27 del mese, tu non avrai mai rispetto, diritti e quant’altro, perché sarai sempre e solo un numero.
Una squadra non si fa con i numeri, quelli sono il risultato!!
Non è il sindacato che deve imporre agli enti preposti di fare il loro dovere, se gli enti preposti hanno più interesse a non vedere.
La tua azienda ed il colletto bianco della tua azienda, preferiscono trovare altre soluzioni che spendere soldi x bonificare un suolo dove x una vita c’é stato insediato un distributore.
Quello è denaro che esce dalle casse senza riportare niente.
Se un terreno sosta un milione di euro x bonificarlo ed ha un valore di mercato di quattrocentomila Euro, sicuramente l’azienda si adopera x trasformarlo in goost .
Ti sei mai chiesto che gli organi di controllo se la sanzione é da addossare al gestore vengono a fare i controlli, se sono da attribuire alla compagnia non viene nessuno ??
Ecco !! Volevo farti notare questo.

mario
mario
Rispondi a  Alex
3 anni fa

ho detto quanto sopra ,io ho chiesto al sindacato di impegnarsi per far chiudere alcuniimpianti palesemente incompatibili
mi è stato risposto che non si poteva perchè il gestore era un nostro associato,

pippo
pippo
Rispondi a  Alex
3 anni fa

Caro Alex il sindacato oggi non ha più nessun potere ,ne contrattuale ,ne decisionale ,ne il vecchio ne il nuovo ,difatti ,se non per sporadiche letterine o sterili comunicati ,sono pressoché muti
Che fine ha fatto l accordo ENI ‘ e con EG come siamo messi ? gli aumenti dove sono ? impianti con erogato al 60% cosa facciamo’? Queste e molte altre risposte attendono i gestori
I sindacati tutti ,sanno benissimo quale sarà il futuro dei P V e gestori ,i primi saranno più che dimezzati ,sostituiti da mega impianti ,tra l altro gia in costruzione ,i secondi non faranno parte di tutto questo ,ci sarà l estinzione dei gestori e l estinzione del sindacato gestori ,magari riciclandosi potranno fare il sindacato dei dipendenti dei mega store ex P V Di chi sono le colpe ? di tutto il sistema senza esclusione di nessuno ,abbiamo “dormito” mentre il mondo cambiava ,non abbiamo lottato e non ci hanno fatto lottare come si doveva ,e oggi raccogliamo il frutto di tutto questo

Giovanni
Giovanni
Rispondi a  pippo
3 anni fa

Caro Pippo, quanto poco conosci sia la categoria, sia il Sindacato… Facciamo un po di chiarezza. La trattativa con Eni sta giungendo alle fasi finali e con Eg probabilmente si arriverà ad uno scontro viste le pretese dell’azienda. In tutto questo ovviamente non esistono sindacati nuovi o vecchi ma esiste la rappresentanza sindacale che avrebbe invece bisogono di una categoira che pensa sempre alla paglizza nell’occhio invece di preoccuparsi della trave. Per l’evoluzione della tutela, stendo un laconico velo pietoso visto che il sindacato è composto da Gestori che come sai non sono dipendenti. ..

pippo
pippo
Rispondi a  Giovanni
3 anni fa

Caro Giovanni
Anche IO conosco molto bene la categoria sono solo30 anni che ne faccio parte ,conosco molto bene il sindacato ,e i gestori Ho assistito all evoluzione della categoria ,purtroppo tutta in negativo ,senza colpevoli e tutti colpevoli
Cosa ha fatto e ottenuto il sindacato ? nulla Cosa hanno fatto i gestori ? nulla
Quindi anche io stendo un velo pietoso
Come sarà il futuro delle gestioni ?Non ci sarà futuro .è bello non crederlo ma sarà cosi , è già scritto e se il sindacato non è composto da dipendenti lo diventerà o sparirà

mario
mario
Rispondi a  pippo
3 anni fa

certo che vedendo il vostro ottimismo ,non ho parole

pippo
pippo
Rispondi a  mario
3 anni fa

Mario non si tratta di ottimismo ,magari ,si tratta di realtà
Abbiamo letto tutti cosa intende fare ENI ? come è messa EG ? qualcuno ha chiesto una gestione ultimamente ?Con 3 centesimi si può mandare avanti un P V di medie dimensioni ? Quanti di noi senza un autolavaggio andrebbero al lavoro domani !!!!!ci sono impianti che sono gestiti da padre madre e figlio !!come 30 anni fa ,di cosa stiamo parlando ,e qualcuno fa anche la morale !!! 25 anni fa prendevo 60 lire al litro ,oggi pendo 0.03centesimi sempre 60 lire !!!!Pretendiamo un minimo di 10 centesimi ? ci ridono dietro .Colpa mia ? certo ,colpa dei gestori ? certo .Colpa del sindacato ? certo Ottimismo su questo ? nemmeno un poco è la realtà basta guardarci attorno ,osservate le pompe bianche ,quelle serie ,e capirete il futuro

Giovanni
Giovanni
Rispondi a  pippo
3 anni fa

Io non lo chiamerei ottimismo ma realismo. Daltronde dietro una tastiera a criticare siamo bravi tutti, poi dovremmo almeno una volta nella vita provare a confrontarsi nella realtà. Ecco li semplicemente le cose cambiano e di molto. Il mondo che ci circonda non è propriamente nostro amico. Anzi tutt’altro… le aziende e le lobby che raprresentano vogliono essere sempre di più libere di fare ciò che vogliono di avere contratti sempre più flessibili senza attivisti sindacali che rompono le palle. Forse proprio come quelle pompe bianche di cui si fa riferimento. Essere ancora qui a discutere della possibile soluzione dei nostri problemi dovrebbe essere un occasione da non sprecare..

Alex
Alex
Rispondi a  Giovanni
3 anni fa

Giovanni,
scusa, rispondo a te ma non mi riferisco a te.
Senza andare lontano,
inizio pandemia,
il pubblico impiego fa sciopero e chiede sostegno allo stato
il giornalista era imbarazzato persino nel chiedere le richieste che avanzavano.
Se si pensa che durante la pandemia hanno percepito il premio produzione il resto e pura fantasia.
Il gestore con tre centesimi al litro senza auto che circolano, il sindacato proclama lo sciopero x farsi ascoltare dal governo e quel genio del gestore trova tutte le scuse per giustificare la sua mancata partecipazione allo sciopero.
Persino i medici del SERT o del CIM avrebbero difficoltà a capire questa categoria.

mario
mario
Rispondi a  Alex
3 anni fa

ai ragione ness’un benzinaio ,o pochi aderiscono agli scioperi ma ti sei mai chiesto il perchè io si,questo è successo da quando il sindacato è diventato
un consulente finanziario e
ha perso la sua funzione di catalizzatore degli interessi legittimi dei benzinai,te lo dice uno che era presente
negli anni 70/80 quanto ottenemmo molto di ciò che stiamo perdendo

pippo
pippo
Rispondi a  Giovanni
3 anni fa

Esatto ,la possibile soluzione ai nostri problemi ,senza sprecare tempo
Chi lo dovrebbe fare se non il sindacato ? e purtroppo con la realtà ci scontriamo tutti i giorni ,non una volta nella vita e, è per questo che siamo in diritto di criticare Sono anni che siamo all immobilismo più totale ,e il grido adesso basta!!!! non lo hanno lanciato i gestori ma il sindacato .Dove è finito ?

roberto timpani
roberto timpani
Rispondi a  pippo
3 anni fa

Eccoci !!

pippo
pippo
Rispondi a  roberto timpani
3 anni fa

Buongiorno Timpani sempre un piacere

mario
mario
Rispondi a  roberto timpani
3 anni fa

caro timpani se dico che sul territori il sindacato non è presente lo dico perchè da una mia ricerca dai colleghi questo risulta,molto probabilmente ti dispiace se diciamo la pura verità

roberto timpani
roberto timpani
Rispondi a  mario
3 anni fa

Ma non mi dispiace, è la realtà su alcune zone di Italia. Negi ultimi tempi, con grande sforzo, abbiamo attivato anche nel nord un nostro attivista, ex gestore, che sta battendo molte regioni. Certo, è difficile raggiungere uno ad uno e sopratutto di questi tempi indire una assemblea. Ma con wzapp e le email riusciamo a dare la nostra presenza , sia pure digitale, in molte regioni. Informazioni mirate sulle singole compagnie, sullo stato delle trattative e con dibattiti su queste. Basta scriverci. Poi se necessario ed urgente , arriviamo sul punto vendita. Anche se lontano.

Alex
Alex
Rispondi a  pippo
3 anni fa

Pippo, l’istruzione viene insegnata a scuola,
gli altri valori te li deve insegnare la famiglia.
Se devo fare sciopero x i diritti di un collega,
sono pronto a farlo !!
Ogni volta che c’era uno sciopero, l’assistente rete il giorno dopo si divertiva a venirmi a chiedere se fra i suoi 102 impianti io ero l’unico che capiva o se ero l’unico stupido. Mi diceva io la domanda la rivolgo a te.( Lui era ignorante dal mio punto di vista democratico perché uno sciopero sono una questione di punti di vista e non una questione di intelligenza)
La morale dopo tutti questi anni, io è i miei colleghi siamo entrambi nella stessa merda,
con una differenza!!
Io cammino a testa alta, gli altri possono fare solo i leoni da tastiera.
Il primo sindacato sono io, gli altri sono coordinatori del sindacato.
Il soldato è il gestore un comandante senza plotone non deve andare da nessuna parte.

pippo
pippo
Rispondi a  Alex
3 anni fa

Lo sciopero è sacrosanto ,è la forma democratica di protesta ,ed è una questione di intelligenza .Serve ? non Serve ?
Serve se si è uniti ,non serve se si va in ordine sparso
Se lo fanno i taxisti serve ,se lo fanno i gestori come è stato fatto ultimamente non serve a nulla
Il problema oggi non è lo sciopero ,ma il sistema che negli ultimi anni ha portato i gestori a non essere più appetibili sul mercato .Il mercato NON è più in mano delle compagnie ,ma dalle pompe bianche o pseudo compagnie come EG Anni fa dovevamo capire che questo si doveva fermare come hanno fatto i taxisti con Uber, i farmacisti ,e i tabaccai noi NO!!!!legati al quel stramaledetto litro in più abbiamo perso tutto

roberto timpani
roberto timpani
Rispondi a  pippo
3 anni fa

Seguo sempre con interesse ed attenzione gli scambi di opinione tra coloro che intervengono.
Ne traggo spunti di riflessione e qualche volta di autocritica, anche se qualcuno puo’ non crederci.
Ovvio che la domanda centrale che emerge spesso è : che fare ? che fà il Sindacato ? Altrettanto ovvio che non ci sono risposte semplici e immediate. E non me la voglio cavare con le solite battute filosofiche e metafisiche. Oggi abbiamo una gande difficoltà ma non tanto perchè abbiamo firmato accordi “al ribasso” come dicono molti oppure perchè i gestori non sentono lo sciopero, come dicono altri. Di fondo c’è che il nostro settore viene visto come il male assoluto, sporco, con carburanti ed emissioni inquinanti e da elettrificare da subito, costasse pure che migliaia di lavoratori , autonomi e non , siano lasciati morire. Lo ha detto Patuanelli ex ministro dei 5 Stelle, lo fanno capire i nuovi ministri, ce lo fanno capire ogni giorno quelli che si comprano le auto ibride o totalmente elettriche che prima venivano a fare rifornimento. In questo contesto già drammatico, si muovono come coccodrilli affamati, i petrolieri ed i retisti a caccia di soldi facili e di gente che lavora quasi gratis per muovere capitali . Speculano sull’immediato, cercando di portare a casa il massimo profitto in poco tempo. Spesso, dietro ci sono banche e fondi di investimento internazionali, per non dire, in alcuni casi , la malavita organizzata. Analisi spietata la mia ma serve a dire che dovremmo farla finita di avere ricordi nostalgici di quello che avevamo ottenuto negli anni precedenti e che forse stiamo perdendo. E lo dico io che sono quasi 40 anni che seguo il settore . E’ ora di cambiare strategia e di voltare pagina. E quello che stiamo proponendo, anche se non chiarissimo a tutti, puo’ essere la prima strada. Rimettere al centro delle questioni una rete che dovrà accogliere, non le stupidaggini come i bollettini postali, i pacchi Amazon o altre bestemmie come un nuovo NON OIL che non avrò mai futuro in Italia, ma tutto cio’ che farà muovere nei prossimi anni le auto o i mezzi. Che siano i carburanti non fossili, l’elettrico l’idrogeno. Se veicoliamo questo messaggio all’attuale Governo, avremo attenzione ai nostri problemi.

pippo
pippo
Rispondi a  roberto timpani
3 anni fa

Trova giustissima questa Tua analisi sul presente ,come trovo sensato il modo di prevedere il futuro ,ma ,purtroppo cè un ma ,dei gestori intesi come tali ,non direttori , assistenti o operai ,non troviamo traccia
Attualmente i nuovi impianti ,non prevedono l utilizzo del gestore ,e lo dico con cognizione di causa
IL futuro come ben spiegato da Timpani ne è la prova ,impianti automatizzati ,self estremo ,personale a basso costo
Naturalmente in tutto questo NON ci sarà più bisogno di un sindacato “che rompa le palle “,