E-Das, Faib Fegica e Figisc/Anisa ribadiscono la loro contrarietà a rapporti di ricezione digitalizzati

Con una nota unitaria Faib Fegica e Figisc/Anisa al Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli Dott. Marcello Minenna e al Direttore Organizzazione e Digital Transformation Dott.ssa Laura Castellani hanno ribadito la loro posizione fortemente contraria in merito all’ “Open Hearing” che l’agenzia organizza periodicamente sulla evoluzione dei processi digitali alla circolazione e definitiva consegna ai destinatari dei carburanti per autotrazione.

Nella nota le tre Federazioni ribadiscono la propria contrarietà in materia di “digitalizzazione del registro di C/S e delle funzioni di rapporto di ricezione e cambio destinazione” dei carburanti per uso autotrazione, e nella particolare fattispecie il ruolo dei Gestori chiamati ad essere certificatori con un rapporto di ricezione la circolazione del prodotto da rivendere all’utente finale. 

In tale contesto argomentativo, ribadiscono i Gestori, “risultano non coerenti le sopra citate considerazioni dal momento che se i gestori – destinatari non interconnessi del prodotto – avranno nella denegata ipotesi l’ulteriore onere di utilizzare applicazioni web per inviare la “ricezione” del prodotto, devesi ribadire che tale adempimento , non previsto dalla Direttoriale del 10 maggio 2020 , costituisce senza alcun dubbio una operazione di “certificazione” sia pure finale della circolazione a monte del prodotto ( ovviamente ad accisa assolta) , con conseguenze ed effetti al momento oscuri e del tutto immotivati. Conseguenze ed effetti che codesta Agenzia non anticipa al momento e che, ovviamente , determinano profonde preoccupazioni nella Categoria rappresentata e stimolano ulteriormente la posizione di netta contrarietà e di ferma opposizione che le scriventi Federazioni hanno già rappresentano sia in occasione dell’Open Hearing del 26 febbraio scors comunicazione del 5 marzo c.a. il cui contenuto , anche in relazione alle difficoltà operative dei Gestori di otre 22 mila impianti carburanti sul territorio nazionaleche non hanno “note” le modalità operative, si deve intendere integralmente riprodotto e confermato.

Corre l’obbligo tuttavia di citare, conclude la nota, quanto scritto nella nostra comunicazione del 5 marzo , laddove si precisa che : “…E tale ulteriore evoluzione, come rappresentato nel citato evento, sarebbe in ogni caso una sostanziale modifica di quanto previsto alla citata Direttoriale per i “destinatari non interconnessi” di cui in particolare si fà menzione nell ‘art. 10 sui relativi obblighi. Una radicale inversione , per non dire un autentico stravolgimento, pertanto di quanto previsto e condiviso nelle consultazioni di fine anno 2019, probabilmente da accompagnarsi ad un sistema sanzionatorio al momento del tutto sconosciuto ed, in ogni caso, per le scriventi inaccettabile. “

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francesco saverio
francesco saverio
3 anni fa

CERTO IL CANE LUPO vorace mozzica sempre il pezzente, ki e’ il pezzente? il gestore onesto che non potra’ affrontare le spese della contabilita’ che si aggiugerebbero a quelle delle fatture elettroniche, certo se il settore petrolifero fosse copiato BUROCRATICAMENTE, come i monopoli, saremmo coccolati, PER CARITA’, FICCATE UN PO’ DI POLITICI IN UN CARROZZONE QUALUNQUE DEL PETROLIO, VIVREMMO IN SANTA PACE E CON IL SORRISO

Last edited 3 anni fa by francesco saverio
mario
mario
Rispondi a  francesco saverio
3 anni fa

sempre a lamentarci per poi accettare di tutto e di mpiù