Asnali, Gaia e Gisc_ TV incontrano il Mite

Nella giornata di martedi 3 agosto, informa una nota stampa, si è tenuto un incontro in video conferenza tra il coordinamento unitario delle associazioni di categoria AsNALI, GAIA e GISC_TV e il Dott. Riccardo Liberati, Esperto secondo le esigenze istituzionali del Sottosegretario di Stato del Ministero della Transizione Ecologica, On. Ilaria Fontana, che per impegni istituzionali non ha potuto partecipare, in merito alle difficoltà che sta incontrando il settore della distribuzione carburanti, nell’ottica della transizione verso fonti energetiche non inquinanti.

All’incontro ha partecipato anche l’On Riccardo Tucci, membro della XI Commissione Permanente Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati, gruppo M5s, mentre per il coordinamento si sono collegati Alessandro Del Fiesco (Presidente AsNALI Nazionale), Rosario Antipasqua (Presidente AsNALI regionale Calabria), Ferruccio Schiavello (Coordinatore Nazionale AsNALI Settore Energia), Fulvio Bettenzoli (Presidente Gestori Autonomi Italiani Associati), Moreno Parin (Presidente Gestori Italiani Stradali Carburanti di Confcommercio Treviso), Federica Ferri (Segreteria GAIA).

Tema centrale del confronto è stato quello di cercare di gettare le basi su cui lavorare per non abbandonare a loro stessi i gestori che si troveranno costretti a rinnovare impianti e servizi ed accompagnarli in quello che sarà un processo di trasformazione epocale della rete.
Sia Antipasqua che Parin hanno evidenziato le difficoltà che tale cambiamento implica sia da un punto di vista imprenditoriale, in quanto andrà a modificare radicalmente modalità e tempi di esercizio, sia da un punto di vista logistico strutturale, laddove esistono realtà vincolate dagli spazi a disposizione che ne limitano la possibilità di convertire gli impianti alle nuove fonti energetiche.

Come lucidamente sottolineato dal Dott. Liberati, fondamentale sarà sfruttare le risorse in arrivo dal PNRR per agevolare tale trasformazione, ma per far sì che ciò avvenga è indispensabile attendere i decreti attuativi.

Altrettanto importante, come giustamente suggerito dall’On. Tucci, sarà anche pensare e trovare soluzioni adeguate a quei gestori che, non per loro volontà, non avranno la possibilità di affrontare la transizione, con il conseguente problema occupazionale da risolvere.
Al termine dell’incontro ci si sono dati appuntamento ad ottobre per fare il punto della situazione con l’auspicio che per tale data si abbia a disposizione un panorama normativo aggiornato su cui poter fare progetti concreti ed iniziare a programmare la trasformazione della rete.

“Ci sono i presupposti per fare un buon lavoro”, ha commentato in chiusura Del Fiesco, “ma ci aspettiamo che il governo attui le misure necessarie per consentire la transizione della rete senza gravare ulteriormente sui gestori, già abbondantemente penalizzati dalla pandemia e dalla congiuntura economica”.

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pippo
pippo
3 anni fa

Buongiorno signori
Una piccola domanda :alle compagnie ,ai proprietari degli impianti ,avete chiesto cosa intendono fare ,quale ruolo pensano sarà del gestore ,cosa si auspicano avvenga con la transizione ecologica e relativa trasformazione della rete ? prima che al governo ?Cosa potrà fare un governo ,con dei parlamentari come quelli del movimento 5 stelle ,che vedono la chiusura degli impianti come unico “scopo della vita ” Cosà potrà fare il governo se una compagnia riduce e “licenzia “centinaia di gestori ?I presupposti per fare un buon lavoro magari ci sono ,e tutti se lo augurano anche se continuando ad andare in ordine sparso sarà difficile portare a casa qualcosa .Pensate veramente che senza “battere i pugni ” si riesca ad ottenere qualcosa Certo oggi tutti i parlamentari dicono ,per tenerci buoni :non abbiate pensieri ,faremo tutto e bene ,arriverà il PNRR ,soldi a tutti !!!! Voi ci credete ? molti gestori no

Alex
Alex
3 anni fa

Si pensa al futuro di un soggetto chiamato gestore che ha vissuto gli ultimi 8/9 anno da incubo retrocedendo come un granchio sotto tutti gli aspetti , normativi ed economici.
Con un presente che vive x forza d’inerzia aspettando che qualcuno tira fuori il coniglio dal cappello e si parla di cambiamento ???
Le aziende hanno già iniziato una forma di stalking perseguitando il gestore in nome del cambiamento e accollandogli nuovi compiti in nome del cambiamento.
Il gestore messo a condizioni che se non riesce ad adeguarsi sarebbe lui il soggetto inadatto quando materialmente è impossibile richiedere ad una persona di adempire a tanti doveri dentro la stessa giornate.
E poi parlate di centralità del gestore ??
Per gettare le basi che creano una centralità del gestore come primo compito bisogna applicare le leggi nazionali e non gli accordi.
Poi bisogna definire il ruolo del gestore.
Dopo di ché applicare i valori ETICI nei confronti dei gestori adottati dalle grandi aziende nell’ambito Europeo.
Poi immaginare un SOSTITUTO assente x il gestore, perché le aziende non possono sfruttare indirettamente anche le famiglie dei gestori in caso di una inaspettata difficoltà.
Un eccesso di ribasso simile è inaccettabile dove il gestore ha il ruolo di gestore che va al di sopra di un comune operaio e percepisce meno di un socialmente utile.
Quale centralità ha un gestore che in caso di malattia il primo castigo è quello dell’azienda ?
Quale centralità ha un gestore che deve truffare il prossimo x potersi allontanare un giorno ??
Quale centralità ha un lavoratore parasubordinato quando viene sfruttato ??
NON ESISTE CENTRALITA’ X UN SOGGETTO CHE QUALUNQUE COSA SVOLGE LUI E’ L’UNICO PERDENTE.
Poi parliamo di futuro.

mario
mario
Rispondi a  Alex
3 anni fa

il futuro siamo noi,ricordatevi che se non saremo
uniti coriacei e a volte molto cattivi nel perseguire i nostri possibili obbiettivi non c’è sindacato che ci possa rappresentare con forza

Alex
Alex
Rispondi a  mario
3 anni fa

Di quale futuro parli ??
Di un futuro dove nemmeno i media ti considerano ??
Si parla più degli extra comunitari che rispetto alla nostra categoria hanno più diritti e meno responsabilità con un salario misero, ma sempre superiore al nostro.
Se il nostro futuro deve essere questo, abbiamo bisogno di fare una grande riflessione.
Yes man si chiama la figura del gestore che ci ha portato alla realtà che viviamo oggi.

mario
mario
Rispondi a  Alex
3 anni fa

continuate a lamentarvi,e me scappa da ridere

Alex
Alex
Rispondi a  mario
3 anni fa

Mario, io non mi lamento !
E’ non ho bisogno di lamentarmi su questo forum,
la mia è semplicemente l’espressione del mio modesto modo di vedere questa realtà.

pippo
pippo
Rispondi a  mario
3 anni fa

Mario hai perfettamente ragione ,bisogna pretendere ,pretendere ,non essere succubi di politiche fatte solo per tenerci buoni per qualche anno e poi mettercelo nel c…. con un “Mica è colpa nostra se il mondo sta cambiando “dir5anno sia politici che sindacati tutti Tutti lor signori sanno perfettamente che la figura del gestore non farà parte della transizione ecologica ,ne tantomeno della riqualificazione degli impianti .Ci stanno solo accompagnando all eutanasia ,alla fine e la cosa grave è che lo SANNO !!! lo sa il sindacato ,lo sanno le compagnie
gli unici a non accorgersene sono quei gestori che non vogliono vedere ,e non volendo diventare CATTIVI ,diventeranno disoccupati

antimo
antimo
3 anni fa

Chi può, lasci andare questo treno destinato a deragliare e scappi via. Non esiste più futuro per questo lavoro. Io ho lasciato dopo 38 anni, molto prima dell’età pensionabile, meglio guadagnare zero che rischiare di rimetterci. Credetemi, il peggio deve ancora venire, ci saranno tanti altri adempimenti ed obblighi per la nostra categoria. Ovviamente a parità di margini. Chi non ha attività collaterali che apportino redditività per oltre il 50 per cento, afferri il coraggio a due mani ed abbandoni. Vorrei dire che è stato un piacere, ma così non è. Ho aspettato pure troppo.

claudio
claudio
Rispondi a  antimo
3 anni fa

Buon giorno, Antino hai perfettamente ragione, questo è il momento di chiedere alle compagnie di essere assunti, ferie, tredicesima, malattia, e nessuna rottura di c…… ( scusate se è poco )

pippo
pippo
Rispondi a  claudio
3 anni fa

Questo è il momento di “arraffare ” il più possibile !!!altro che scappare con la coda tra le gambe .E “quello che vogliono Aumentate il prezzo carburanti ,olio ,lavaggi ,servizi a pagamento ,chi può chiuda il self e faccia solo servito Moire per morire ,meglio con la pancia piena

luca eg
luca eg
Rispondi a  pippo
3 anni fa

ahaha con la pancia piena che col servito guadagni 1 cent in più? semmai la pancia piena per la compagnia che intasca 19/25 cent a litro in più.
L’unico modo per recuperare è comprare del carburante regolarmente fatturato ma DAI PRIVATI