“Eradicare le frodi fiscali sui carburanti” L’obiettivo delle Dogane per il 2021

Staffetta Quotidiana – Grazie alle nuove norme sui depositi. Tax gap di 3 miliardi di euro l‘anno. Presentato a Roma il Libro Blu

Per l’anno 2021 l’Agenzia delle Dogane “ha l’obiettivo di eradicare le frodi fiscali sui carburanti, in applicazione delle norme introdotte con l’articolo 1, commi 1077 e 1128 della legge di bilancio 2021” sui depositi. La frase apre il capitolo “Le prospettive per il 2021 nel settore Energie e Alcoli” del Libro Blu dell’Agenzia presentato oggi a Roma. “Si tratta – si legge ancora – dei fenomeni di evasione dell’Iva e di illegale introduzione di carburanti contraffatti (cosiddetti “designer fuel”) nel territorio dello Stato, per un tax gap complessivo di circa 3 miliardi di euro all’anno”. L’Adm “grazie al costante monitoraggio della filiera petrolifera, ha denunciato tali frodi sin dalla loro insorgenza nel 2013 e si è fatta promotrice, in sinergia con il ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza, delle modifiche normative necessarie per contrastarle”.

Più nel dettaglio, ecco gli obiettivi dell’Agenzia per il 2021: garantire il rilascio della licenza e delle eventuali ulteriori autorizzazioni fiscali agli operatori economicamente affidabili ed in possesso dei requisiti tecnico-organizzativi minimi necessari per l’esercizio di un deposito di carburanti; gestire l’adeguamento ad Infoil dei depositi commerciali di carburanti aventi capacità superiore a 3.000 mc; vigilare sui flussi merceologici salienti tramite il monitoraggio degli e-Das e dei Car, nonché attraverso l’accesso autonomo e diretto ai misuratori e ai Gps delle autobotti impiegate per il trasporto, anche al fine di individuare depositi inattivi, irregolarmente utilizzati come hub di smistamento; stimare il tax gap residuo attraverso appositi indicatori e conseguentemente valutare l’efficacia delle azioni amministrative poste in essere; garantire la compliance degli operatori, assicurando servizi di front-office presso gli Uffici delle Dogane e il costante coordinamento tra Uffici centrali e territoriali per la trattazione dei casi di maggiore complessità.

L’Agenzia curerà inoltre la disciplina per: l’estensione dell’e-Das ai carburanti agricoli e agli altri prodotti energetici; il riordino dell’accertamento nel settore dell’energia elettrica e del gas naturale, in modo tale da disporre, per ciascun soggetto obbligato, dei bilanci nazionali tra quantità fornite e quantità fatturate, al fine di riscontrare il corretto assolvimento dell’imposta; la tenuta dei registri da parte degli esercenti in forma dematerializzata, a partire dagli esercenti gli impianti non presidiati detti “ghost station”; l’ordinato censimento dei depositi minori, nonché l’introduzione di nuove figure professionali previste dalla Direttiva (UE) n. 2020/262, al fine di evitare criticità antifrode; lo sviluppo dell’analisi quantitativa sui dati a disposizione, per disporre di strumenti di vigilanza fiscale sempre più accurati; l’aggiornamento dei contrassegni di Stato per i prodotti alcolici, con l’introduzione degli standard di controllo già utilizzati nel tracciamento dei tabacchi lavorati e nel settore del vino; la gestione delle altre imposizioni indirette, la cui applicazione è demandata a Adm da specifiche norme di legge (ad esempio plastic tax e sugar tax).

Per gentile concessione di Staffetta Quotidiana 

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claudio
claudio
3 anni fa

Perfetto, le porte vengono chiuse quando i buoi sono scappati. perche prima come funzionava?

pippo
pippo
3 anni fa

Puttanate ,solo puttanate !!!
Fino a quando non si bloccano immediatamente i depositi ,i punti vendita ,i camion ,si rottama tutto, si “asfalta ” tutto subito non dopo anni !!!lor signori VI ringraziano
Stiamo ,state facendo la fine della droga ,ne fermate un chilo ,con tanto di tamburi a festa ,ve ne passano 1000 sotto il naso altro che standard di controllo ,e-Das elettronici ecc Bisognerebbe che qualcuno scendesse in strada ,e non restare comodamente seduto nei palazzi facendo comizi inutili ,strapagato !!! se foste a capo di un azienda privata con un FURTO di miliardi all anno vi avrebbero già cacciato!!! W l ITALIA

mario
mario
Rispondi a  pippo
3 anni fa

quanti colleghi sono conviventi di loro che ne facciamo?

pippo
pippo
Rispondi a  mario
3 anni fa

Non ci sono gestori intesi come tali a fare parte di questa torta ,ci sono prestanome ,piccoli proprietari di impianti passati sotto l ala mafiosa ,,ci sono lavoratori in nero
I gestori sani sono stati estromessi ,cacciati dagli impianti perché costavano troppo !!! non perché il proprietario di turno non voleva e non vuole che nessuno metta il naso nei suoi affari milionari Prima un p v affigliato a un colore prendeva qualche centesimo ,oggi ne può prendere 10 volte di più Fate un pò voi dove è l illegalità W l Italia !!!!