Un benzinaio della provincia di Terni ha scelto di interrompere l’erogazione pur di non dover applicare un prezzo esorbitante per i clienti. L’iniziativa è stata molto apprezzata sui social
“Ci scusiamo con la clientela ma abbiamo preferito non vendere piuttosto che applicare prezzi inaccettabili”. È la conclusione del curioso cartello affisso sulla colonnina del metano in una stazione di servizio di Papigno, in provincia di Terni. Il gestore, esasperato, ha deciso di sospendere il servizio dopo l’ennesimo rincaro del metano, in crescita da inizio ottobre non solo per l’assottigliarsi degli stoccaggi europei dopo la diminuzione delle forniture russe, ma anche per la ripresa economica post-Covid di paesi come Cina e India, grandi importatori.
Il testo integrale e le reazioni social
Il cartello, poi rimosso e sostituito da un più banale “metano chiuso”, si apriva così: “Il gestore e la compagnia petrolifera, per incompatibilità con i prezzi applicati dai fornitori della materia prima, sospendono la vendita di metano per un periodo non definito, altrimenti avrebbero dovuto applicare un prezzo di vendita esorbitante”. L’insolita protesta ha subito trovato terreno fertile nei social, dove la maggior parte delle reazioni sono state positive e hanno simpatizzato con l’iniziativa.
…sono un pò perplesso…mi sembra un ‘interruzione di servizio pubblico non motivata a sufficenza…quando costava poco gli andava bene portar via clienti alle benzine!