La tempesta perfetta che sta investendo l’autotrasporto sta per minacciare anche la spesa degli italiani a causa dell’aumento esponenziale del carburante e delle manifestazioni generalizzate che potrebbero iniziare già a partire dalla prossima settimana.
A lanciare l’allarme Unatras, il coordinamento unitario dell’autotrasporto che raccoglie CNA Fita e sei altre sigle del settore, che in una lettera indirizzata al ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, ha sottolineato le gravi criticità che quotidianamente affronta il settore. Si chiede all’esecutivo una pronta risposta entro il prossimo 17 febbraio.
“L’autotrasporto anche in questa fase di emergenza sanitaria ha dimostrato di essere determinante e per questo ha necessità di avere la giusta attenzione anche a beneficio dell’intero sistema Paese”. Queste le parole di Unatras, il gruppo dell’autotrasporto che raccoglie CNA Fita e sei altre sigle del settore, in una lettera fatta avere al ministro Giovannini. Serve una convocazione urgente per affrontare definitivamente le condizioni che impattano negativamente sullo svolgimento delle attività connesse all’autotrasporto e che “non possono essere affrontate in riunioni con numerosi partecipanti ai quali viene dato lo spazio di intervento di soli tre minuti”.
Al termine della lettera, Unatras afferma che per gli autotrasportatori potrebbe diventare più conveniente “spegnere i motori anziché continuare a viaggiare in perdita, con gravi conseguenze sulle prospettive di ripresa economica”. In pratica, è una prospettiva di fermo della categoria, i cui primi segnali stanno già arrivando da realtà locali.
Davanti al mercato ortofrutticolo di Fondi, uno dei più grandi d’Italia, ancor prima della lettera di Unatras la Fai ha organizzato un presidio di camion che prosegue dal 7 febbraio. Il 13 febbraio alcuni autotrasportatori si sono incontrati in un’area di servizio della Statale 16, tra Foggia e San Severo, mentre associazioni locali siciliane e calabresi hanno minacciato il fermo.
agli autotrasportatori ricordiamogli che il carburante gli costa molto meno del prezzo alla pompa ricupero iva 22% abbattimento redditi,costa invece alla gente comune