Proprio nel momento in cui si parla, sempre più frequentemente, dell’aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi (anche per le note vicende della guerra e dell’aumento delle tariffe del gas e dell’energia elettrica che ne stanno conseguendo), la Fegica Cisl ha voluto riprodurre un aggiornamento della ripartizione dei famosi 50,00 euro di carburante dove vengono suddivise le varie compononeti che poi definiscono i litri che il consumatore inserirà nel suo serbatoio.
Dal dettaglio delle varie componenti che concorrono alla formazione del prezzo si evince, chiaramente, che la parte del leone la fa lo Stato con la percentuale di Accisa e IVa pari al 57,42% per la benzina (€uro 28,71) e gasolio 53,86% (€uro 26,93) seguita dal costo internazionale del prodotto 33,24% (€uro 16,62) per la benzina e 36,10% (€uro 18,05).
Il Ricavo lordo Industriale della benzina che va ai cosiddetti petrolieri, per la benzia è del 7,41% (€uro 3,73) mentre per il gasolio è pari al 8,01% (€uro 4,05).
Ai Gestori, che si collocano all’ultimissimo posto della catena, il ricavo (netto Iva) è del 1,9% (€uro 0,95) per la benzina e il 2% (€uro 1,02) sul gasolio.
La Fegica invita, pertanto, tutti i Gestori a stampare le locandine ed a mostrarle sugli impianti a riprova che gli aumenti del prezzo poco hanno a che vedere (come qualcuno strumentalmente sta facendo intendere) con l’attività svolta dai Gestori.
tanto per essere ancora più chiari e per non generare ulteriore confusione, il nostro introito (misero) è PRO LITRO e non a percentuale (magari lo fosse)…almeno diamo informazione vera ai clienti…ciao ragazzi!!!