Caro carburanti, gli autotrasportatori convocati da Bellanova il 15 marzo

L’obiettivo è quello di evitare danni irreparabili alle imprese e a tutto il Sistema Paese

Il caro carburanti continua a preoccupare profondamente il mondo dell’autotrasporto. Le associazioni di categoria, infatti, avranno un altro confronto con il Governo.

Per porre un freno all’escalation che ha interessato il settore dell’autotrasporto nelle ultime due settimane – sfociata da una parte nella proclamazione da parte di alcune sigle del fermo nazionale lunedì 14 marzo 2022 e dall’altra nell’annuncio delle prime manifestazioni organizzate dalle associazioni di categoria più grandi il prossimo 19 marzo – la viceministra alle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili Teresa Bellanova ha dichiarato di essere disposta a sedersi a un tavolo per trovare le soluzioni ai problemi degli autotrasportatori, attraverso il confronto, per evitare conseguenze irreparabili al tessuto economico italiano, già in affanno per le turbolenze internazionali e l’aumento vertiginoso del costo dell’energia.

La posizione della viceministra Bellanova, che è stata ripresa da un lancio stampa dell’AGI, ha portato alla convocazione di un tavolo urgente con le associazioni di categoria (già annunciato nel pomeriggio di ieri anche da Confartigianato Trasporti) per il prossimo 15 marzo. Si tratta, tra l’altro, del giorno seguente a quello indicato da Trasportounito, sigla minoritaria ma che comunque raccoglie un discreto numero di autotrasportatori, per l’inizio del fermo nazionale.

“Nel Dl Energia – sottolinea Bellanova – abbiamo dato una prima risposta destinando al settore 80 milioni. Martedì torneremo al tavolo per proseguire il confronto con tutte le parti, con serietà e rigore, consapevoli che la situazione, già molto difficile, è aggravata dal conflitto in atto e consci che ognuno debba fare la propria parte senza correre il rischio di esasperare una situazione già problematica. Per questo il mio appello all’intero settore per ritrovare le soluzioni grazie al confronto senza correre il rischio di danni enormi e irreparabili per segmenti altrettanto importanti per la vita del Paese”.

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antonio
antonio
2 anni fa

detto fatto!

Diego
Diego
2 anni fa

La differenza tra noi gestori e gli autotrasportatori è che
loro ci credono agli scioperi e il governo e i cittadini sono consapevoli che il blocco crea problemi agli approvvigionamenti, anche i ns scioperi in passato, poi non ci abbiamo più creduto nemmeno noi e quindi nemmeno il governo anche per la scarsa credibilità dei ns sindacati. Ora con una rete dove i gestori con il comodato sono il 50% (non so se è corretto) che peso potrebbe avere uno sciopero dei gestori con il 50% degli impianti con contratti no comodato, altre forme contrattuali, gestioni dirette e gdo?

Diego
Diego
2 anni fa

………questi ultimi non chiuderebbero di sicuro

Alex
Alex
2 anni fa

Cari autotrasportatori insieme alla Bellanova al tavolo delle trattative fate sedere anche l’anti trust, le varie associazioni dei consumatori.
Anche se avete una partita iva siete prima di tutto dei consumatori.
E poi attenti fra di voi, perché dal tavolo delle trattative al cetriolo è un attimo.

Sax
Sax
2 anni fa

Ecco, li hanno già cetroliati🤬🤬🤬🤬