E’ in corso un incontro in videoconferenza tra il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, Unem, Assopetroli e le federazioni di categoria dei gestori, Faib, Fegica e Figisc. E’ presente anche il deputato di di Fratelli d’Italia De Toma promotore dell’omonima risoluzione con richieste su contrasto all’illegalità, ammodernamento e razionalizzazione della rete che nel dicembre del 2019 era stata approvata all’unanimità dalla commissione Attività Produttive della Camera
Secondo quanto scrive Quotidiano Energia, “l’incontro era stato convocato per parlare della risoluzione De Toma sulla rete carburanti di fine 2019 ma mai attuata. Inevitabilmente però alla riunione di oggi tra il ministro e il settore della distribuzione si parlerà anche della stretta attualità e quindi del caro-prezzi e delle misure per tagliare le accise su benzina e diesel, annunciate venerdì dal Governo e ancora non operative.”
Per De Toma, “i 22000 gestori di impianti carburanti sono l’anello debole ed i meno garantiti, cosa fareste voi se aveste acquistato il carburante ad accisa piena per rivenderlo ed il governo vi imponesse di calare il prezzo senza però dire come compensare la maggiore accisa già pagata dal distributore e la minore accisa decisa dal governo e pagata dal cliente finale quando farà il pieno?
Se i distributori chiuderanno per evitare di rimetterci del loro, io sono con loro.
che vittimismo spicciolo