Marcello Minenna, Direttore dell’Agenzia delle Accise delle Dogane e dei Monopoli, in un intervista al Messaggero, ha lanciato l’allarme sul rischio di accapparramento di benzina e gasolio con accise scontata da parte dei distributori di carburante.
Il direttore dell’agenzia segnala il rischio di comportamenti definiti “speculativi” dovuti al problema per il quale il taglio dell’accisa ha creato una svalutazione delle giacenze di benzina e gasolio presenti in magazzino. “Le misure decise dal governo, dichiara Minenna, hanno portato un effetto immediato di riduzione dei prezzi. Ma non c’è dubbio che i valori ora mostrino dei segnali di risalita. C’è forse però un aspettche andrebbe monitorato attentamente”.
“Il provvedimento del governo non ha distinto tra depositi fiscali e depositi commerciali di benzina e gasolio inclusi i distributori stradali” pertanto “chi ha un deposito commerciale, come per esempio un distributore di benzina, ha già pagato l’accisa. Cosa diversa per i depositi fiscali, che in genere fanno capo ai gruppi più grandi sul mercato e pagano l’accisa solo quando il carburante viene “estratto” dal deposito. Per chi ha un deposito commerciale il taglio dell’accisa equivale a una svalutazione della benzina e del gasolio che ha in magazzino. Vuol dire che si trova costretto a venderla a un prezzo minore riducendo i suoi guadagni o andando il perdita”.
Minenna sa perfettamente che gli impianti carburanti per effetto della concorrenza sono stati costretti ad abbassare immediatamente il prezzo dei carburanti. infatti ancalzato dalla giornalista dichiara che è difficile che abbiano tenuto i prezzi alti in quanto, “se le grandi catene abbassano di 30 centesimi il prezzo, rischiano di non trovare nessuno che compra la loro benzina. Anche loro hanno abbassato i prezzi perché costretti”.
E qui il Direttore lancia un allarme ” prima o poi qualcuno potrebbe cercare di recuperare quanto perso”. “La strada più semplice, dichiara Minenna, è accaparrarsi benzina e gasolio ad accisa ridotta, magari noleggiando autobotti e depositi. Dunque stoccando carburante per poi rivenderlo una volta che saranno scaduti i quaranta giorni di riduzione delle accise previsti dal decreto del governo”.
Una speculazione, chiede la giornalista? “Il rischio c’è” “Noi come Agenzia abbiamo una vigilanza sistemica, e ci impegneremo in ogni modo per evitare questi comportamenti. Il decreto ha aggiunto un controllo anche della Guardia di Finanza come deterrente”. Basterà? “I distributori in Italia sono 25 mila. Controllarli tutti non è semplice. Io credo che, anche in prospettiva futura, si potrebbero fare dei piccoli miglioramenti alle norme”. “Per esempio prevedere una contabilità analitica del combustibile che lo Stato ha svalutato in modo da consentire ai distributori di recuperare solo su quelle quantità le perdite”.
Certo, questo genio non si preoccupa di vedere come rendere il maltolto ai distributori, ma di evitare che cifre folli
quando ripristineranno le accise, noleggiando AUTOBOTTI E DEPOSITI! Ma è del mestiere questo? Lo sa che la maggior parte fa fatica a pagare 10 kl di carburante?