Luca Squeri, responsabile energia di Forza Italia, ha scritto una lettera avente come destinatari i ministri dell’Economia, Daniele Franco, e della Transizione ecologica, Roberto Cingolani per denunciare la forte “criticità sulla temporanea riduzione aliquota accisa carburanti”.
Va rilevato, scrive il deputato di Forza Italia, “che l’attuale formulazione della norma nulla dispone in termini di collegamento tra l’obbligo di comunicazione delle giacenze ed eventuali meccanismi di conguaglio o compensazione in caso di variazione in eccesso o difetto delle giacenze, quali consistenti al trentesimo giorno successivo rispetto alla loro consistenza alla data di entrata in vigore della riduzione di accisa, presupponendone, in via di assunto convenzionale, una sostanziale invarianza.”
Non sussiste, continua Squeri, “ad oggi certezza sull’automatismo del ripristino puntuale delle accise nellamisura antecedente la manovra di riduzione, la situazione dei prezzi potendo richiedere al terminedel periodo di applicazione dell’accisa ridotta ulteriori misure di contenimento dell’imposta, siapure di minore consistenza dell’attuale; in tale evenienza la compensazione della svalutazionedelle giacenze non potrà essere assicurata in via naturale e spontanea.”
Per i gestori carburanti, scrive Squeri, la riduzione delle accise “sta producendo, per effetto dei minori ricavi conseguenti alla vendita di prodotti acquistati a valori assai più elevati di quelli di cessione, un aggravio significativo sulla liquidità e sulle linee di credito (già compromesse dalla lunga fase della pandemia, nonché dal vertiginoso aumento dei costi energetici per il funzionamento della struttura), che mette a repentaglio la stessa capacità di poter continuare ad acquistare prodotto, con un tanto rendendo fortemente improbabile l’eventualità di una compensazione spontanea al termine del periodo transitorio”.
Squeri chiede quindi “un apposito e tempestivo provvedimento, non potendosi ragionevolmente attendere i tempi di conversione del decreto, in quanto è proprio la scadenza dei trenta giorni a rappresentare il principale elemento di criticità”.
Quanto segnalato, conclude Squeri nella sua lettera, “al fine di scongiurare il rischio concreto di una inevitabile carenza diprodotto presso gli impianti di distribuzione e le gravi conseguenze che si determinerebbero nel Paese, anche in considerazione dell’approssimarsi delle festività pasquali.”