A Penna San Giovanni (Macerata), mille abitanti, avevano chiuso tutti i benzinai e l’amministrazione ha deciso di investire 700 mila euro: «Daremo un servizio e ci darà nuove entrate»
«Per un piccolo Comune come il nostro spendere 600 mila euro è un’enormità ma credo che anche una piccola comunità composta da un migliaio di persone meriti un servizio essenziale come il distributore di benzina». Stefano Burocchi, sindaco di Penna San Giovanni (Macerata), ne è sicuro: la realizzazione di una stazione di servizio «bianca» di proprietà comunale si rivelerà un investimento «che produrrà delle entrate per le nostre casse».
Il sindaco: «Voglio garantire un servizio ai cittadini»
La decisione del primo cittadino, di professione consulente aziendale (è stato eletto nel 2018 ed era già stato sindaco dal 1994 al 2002) è nata quando anche l’ultimo distributore del paesino, un migliaio di residenti, ha chiuso: «Quando ero giovane c’erano tre benzinai, poi con il passare del tempo hanno chiuso tutti – racconta il sindaco -. La passata amministrazione aveva sbagliato, avrebbe dovuto fare di tutto per evitare che l’ultima stazione chiudesse. Un paesino, seppur piccolo merita i servizi essenziali». Il terreno acquistato si trova lungo la strada provinciale Marina. Come spiega Burocchi l’inaugurazione è prevista entro l’estate «siamo al 70% della realizzazione» e chiarisce la situazione che da qualche tempo sono costretti a vivere i suoi concittadini: «Il distributore di carburanti più vicino dista 8 chilometri, la nostra è anche una comunità con molti anziani, non credo sia corretto costringerli a fare tra i 16 e i 20 chilometri per un rifornimento».
La stazione anche con colonnine elettriche
La stazione è stata pensata anche per il diesel e già predisposta con le colonnine elettriche: «Pensiamo anche ai turisti – assicura il primo cittadino – e in ogni caso pur avendo ricevuto alcune osservazione del revisore dei conti l’operazioneanche dal punto di vista economico si tiene, forniremo un servizio mettendo in campo un investimento per il futuro. Credo che a volte un amministratore debba essere interpretativo nelle possibilità della sua azione». Questi i numeri: il Comune è riuscito a ottenere un prestito trentennale da 600 mila euro da parte di Cassa Depositi e Prestiti, «in questo modo dovremo restituire tra i 20 e i 25 mila euro all’anno – sottolinea il sindaco – stando alle cifre che abbiamo calcolato e che ci auguriamo il progetto potrà generare un flusso di cassa che ci porterà addirittura a guadagnare a fine anno circa 10 mila euro. Se per altre tipologie di servizio spendiamo anche 120 mila euro l’anno perché non dovrei spenderne molti meno per un altro servizio».
Il Comune: «Lo gestiremo noi o lo affideremo a un privato»
Concluso un lungo iter amministrativo per capire anche la normativa da seguire («Noi siamo il modello, non si amo ispirati a nessuno e lo porteremo in tutta Europa, dice ridendo il sindaco») è giusto anche domandarsi anche come il Comune intenderà gestire l’impianto. «Abbiamo acquistato dispositivi totalmente automatizzati che permetteranno di gestire tutto da remoto dal Comune, ci saranno anche delle schedine brandizzate con il logo del nostro Comune – spiega Burocchi – se qualche privato vorrà prenderlo in gestione siamo aperti a tutto, con un canone di affitto lo affideremo a qualcuno che sicuramente non si sarebbe impegnato – nel caso in cui l’avesse ottenuto – in un prestito trentennale per un distributore in una località così piccola, ma che ha anche il desiderio di garantire un servizio anche ai tanti turisti». Sempre per il sindaco non sarebbe un problema anche trovare accordi con le ditte che riforniscono altre strutture».
La possibilità di affidarlo a privati
La cosa più difficile per la macchina amministrativa (che conta 8 consiglieri comunali e 7 funzionari in Comune) è stata arrovellarsi tra tutte le nome da rispettare e le domande da presentare: «Per unente pubblico esercitare un’attività commerciale è una formula atipica ma grazie al canone annuale noi riusciremmo a pagare le rate del mutuo».
Fonte; Corriere di Bologna
auguri