Caro carburanti, c’è l’ipotesi di un tetto ai prezzi

Tornano a correre i prezzi dei carburanti talmente velocemente che in poco tempo i rincari stanno praticamente annullando il taglio delle accise che il governo aveva varato proprio nel tentativo di contenere l’impennata dei prezzi.

La scadenza del taglio è sempre più vicina tanto che, secondo fonti vicino al governo, si starebbe studiando come effettuare una ulteriore proroga. Anche perchè senza l’attuale taglio, oggi saremmo a prezzi dei carburanti inaccessibili per molte famiglie.

Un ulteriore ipotesi che arriva dal parlamento, su presentazione del Partito Democratico, è un emendamento al decreto Aiuti, la proposta di un tetto al prezzo dei carburanti per due mesi: il testo prevede che un Dpcm, su proposta del Ministro dellla Transizione ecologica Cingolani , di concerto con il Ministro dello sviluppo economico Giorgetti, definisca “un prezzo massimo per la vendita dei carburanti”.

L’intervento è nell’aria e tutti i partiti cercano di intestarsene la paternità. Lo ha fatto ieri anche il leader della Lega, Matteo Salvini che ha dichiarato: “Ho chiesto al ministro dell’Economia, Daniele Franco di rinnovare lo sconto benzina almeno per tutta l’estate. Perché se la guerra va avanti per mesi, la benzina rischia di arrivare a 3 euro al litro e per milioni di italiani sarebbe un disastro”.

Proposta che viene accolta con favore da Assoutenti contro gli effetti devastanti del caro-carburanti per famiglie e imprese: “Sul fronte dei carburanti servono però anche misure strutturali per combattere le speculazioni alla base dei forti rialzi dei listini alla pompa, considerato che i rincari di benzina e gasolio hanno effetti dirompenti non solo sul costo del pieno, ma anche sui prezzi al dettaglio, visto che in Italia l’85% della merce viaggia su gomma»”, chiosa il presidente Furio Truzzi.

Secondo il Codacons, una famiglia italiana spende mediamente 460 euro in più rispetto all’anno scorso solo per i costi di rifornimento di carburante, è pazzesco, per un totale di 11,96 miliardi di euro, ai quali dobbiamo anche aggiungere tutti gli aumenti dei prezzi dei beni primari.

Intanto, secondo i dati diffusi nei giorni scorsi dal Mef sulle entrate tributarie, come rilevato dall’analisi di Staffetta Quotidiana, in aprile scorso sono entrati nelle casse dello Stato dalle accise sull’energia 2 miliardi 239 milioni di euro, in aumento del 5,4% (+123 milioni) rispetto ai 2 miliardi 266 milioni di euro dello stesso mese del 2021. “la voce trainante degli aumenti non è più quella degli oli minerali, in crescita su base annuale del 2,9%, cioè 42 milioni di euro, a 1 miliardo 836 milioni. Sono aumentate infatti di più le accise sul gas naturale: +52 milioni a 288 mln, per una crescita in termini percentuali del 22%. In aumento anche le accise sui gas incondensabili (+10 milioni a 49 milioni), sull’energia elettrica (+18 milioni a 189 milioni), sui lubrificanti (+1 a 27 milioni). In questo contesto, il peso delle accise sugli oli minerali è tornato al 77% del totale”.

Un altro problema, non meno importante, riguarda la restituzione ai Gestori di impianti carburanti dell’anticipo delle giacenze ad accisa assolta che è gravata mediamente intorno ai 3-5 mila euro a impresa. La possibilità di una ulteriore proroga sposterebbe in avanti per i Gestori l’eventuale recuperare di tali importi. Un problema che rischia di inasprire e peggiorare le condizioni economiche di una categoria già da tempo in stato di agitazione e in procinto di organizzare una protesta di carattere nazionale.

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max
max
1 anno fa

la protesta di carattere nazionale i Gestori non l hanno fatta neanche quando gli hai tolto il pane di bocca, quindi tranquilli!

pippo
pippo
1 anno fa

Cosa state aspettando a farlo !!!!! Possibile che al governo ci siano persone talmente ottuse da non accorgersi che le compagnie petrolifere ci stanno speculando ,guadagnando come non mai !!! Ci vuole uno scienziato per capire che si sono intascate con gli interessi il calo accise .Ma porca puttana possibile che nessuno intervenga in brevissimo tempo !! Ci è voluto un giorno per applicare la legge Fornero rovinando milioni di persone ,perchè per un furto del genere si devono aspettare mesi ,Governo ,sindacati,SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAA si rischia il fallimento

Alex
Alex
1 anno fa

Bisogna intensificare il controllo dei prezzi alla POMPA ogni pompa deve avere il suo costo in base all’offerta .Altrimenti questi sciacalli di benzivendoli si riempiono i portafogli con la speculazione.
Dalle ultime notizie pare che si stia formando un gruppo di gestori benzivendoli che vogliono acquistare un isola x andare a trascorrere la loro vita fra “bunga, bunga e matriciana”
La GdF è andata su tutte le furie perché possono fare solo piccole sanzioni irrilevanti per i gestori…benzivendoli con la qualifica di prestatori di manodopera a sottocosto.
X combattere il fenomeno le aziende petrolifere hanno costretto i propri gestori a recepire i VALORI “ETICHI” che loro in qualità di multinazionali hanno adottato in commissione Europea.
Ma i gestori in pronta risposta hanno diramato un comunicato affermando che i valori etici sono rivolti agli stranieri e di togliersi ogni fantasia dalla testa.

Luigino
Luigino
Rispondi a  Alex
1 anno fa

Scusate, ma in tutto questo i nostri sindacati dove sono? Come sempre ci aiutano, perchè non lo fanno ora? Mobilitiamoci tutti ora, o moriremo per sempre.

Alex
Alex
Rispondi a  Luigino
1 anno fa

Siamo già morti, dobbiamo solo perdere tempo x finire l’agonia.
E poi diranno Si si era capito da tempo solo che loro non volevano rassegnarsi.
Cosa pensavano di fare, erano dei poveracci attaccati ad una poltrona che non era la loro. Le aziende hanno fatto di tutto ma loro addirittura gli si sono pure rivolti contro. Poveri PEZZENTI.