Alessandro Zavalloni, segretario nazionale della Fegica, è intervenuto sul tema caro carburanti ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi su Radio Cusano Campus.
“La situazione è fuori controllo, indipendentemente dal trovare le ragioni, mi pare di poter dire che adesso il problema è l’emergenza -ha affermato Zavalloni-. Siamo con prezzi dei carburanti altissimi. Deve essere chiaro che in questo Paese la situazione è del tutto fuori controllo e c’è necessità di mettere riparo. La priorità qui è far sopravvivere il malato. Il 70% dei tagli alle accise è andato in fumo, per effetto di cosa? Il punto non è neanche individuare la causa vera, però nessuno può più pensare di cavarsela facendo l’opinionista e mi riferisco alla politica. Certamente le funzioni hanno una responsabilità. C’è bisogno di prendere misure straordinarie che servano al momento. Già da febbraio noi avevamo provato a dire che era il momento di intervenire perché certe dinamiche erano sotto gli occhi di tutti”.
Zavalloni ha sottolineato che “se l’8 luglio il governo non prorogasse il taglio delle accise gli italiani andrebbero in vacanza con i carburanti a 2.50 euro. Il prezzo del barile e il prezzo dei prodotti finiti hanno a che vedere relativamente. A noi interessano le quotazioni dei prodotti finiti, cioè raffinati. La quotazione qual è? La quotazione a cui tutto il mondo fa riferimento viene fissata da un giornale, Plus, che viene pubblicata a Londra. E’ facile dire tassiamo gli iper profitti, mi pare che questo sia un problema di sistema. Bisogna far sopravvivere il malato e bisogna mettere sotto controllo nell’emergenza il prezzo, in modo che sia un prezzo amministrato”.
E’ Comodo parlare di prezzo massimo,certo può andar bene basta che sia rispettato in acquisto anche in extrarete….