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Quando Babbo Natale viaggia in autostrada

La notte di Natale è controversa da sempre: i bambini la amano, alcuni adulti la odiano, molti scappano per non vederla finire e ritrovarsi ad affrontare il pranzo del 25.

Altri ancora viaggiano anche per molte ore pur di raggiungere quei parenti lontani, che chi ha vicino spesso rifuggirebbe volentieri. C’è chi per religione non festeggia affatto. E poi ci sono quelli che lavorano. Negli ospedali, nelle farmacie di turno e nelle stazioni di servizio sulle autostrade.

E’ proprio a loro credo sia giusto deidicare un pensiero. Ai tanti colleghi come Khadim e Nicola –che parlano in questo video- stretti intorno a un panettone virtuale, senza nemmeno spumante, in una notte solo apparentemente come le altre.

Siamo sinceri: Natale viene per tutti. Persino per chi non ci crede. Difficile sfuggire al martellamento di addobbi e di vetrine. Alla nostalgia che finisce per prenderti anche se viaggi in una strada apparentemente anonima. In quel momento, fermarsi a fare carburante, può comunque diventare un’oasi felice. Un attimo di’ncontro che si veste di un sorriso. Noi siamo qui per te! Dicono alcuni colleghi. Magari proprio quelli che una famiglia da cui tornare per aprire i pacchetti ce l’avrebbero. Molti di noi lavorano insieme e danno un senso ad una notte che, per tanti colleghi, se no non esisterebbe neanche.

Quindi posto questo video insieme al mio grazie scritto così, come mi viene. Perché proprio a Natale –in un tragitto breve, di pochi chilometri che è comunque un tratto di vita- Nicola e Khadim mi fanno sentire, ancora una volta, orgoglioso di fare questo lavoro. Nonostante tutto.

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