Nulla di fatto alla riunione tra rappresentanti del governo e i capigruppo dei partiti di maggioranza.
E’ finita con un nulla di fatto la riunione di ieri tra rappresentanti del governo e i capigruppo dei partiti di maggioranza in commissione per discutere del DL Carburanti all’esame della commissione Attività produttive della Camera.
Intanto oggi ci sarà il tavolo tra le associazioni di categoria e il governo al ministero delle imprese e del made in Italy. Saranno due le riunioni. La prima convocazione è alle 9:30 e riguarda Unem, Assopetroli, Faib, Fegica e Figisc. Alle 11:30 ci saranno invece Assocostieri, Assogasliquidi, Federmetano, Assogasmetano, Federdistribuzione, Conad, Coop, Grandi Reti, Assoindipendenti, Aldigas, GC_TV, Gaia, Angac e Asnali.
“Abbiamo deciso un rinvio della commissione, in attesa dei due tavoli tecnici del governo con i gestori. Aspettiamo l’esito di questi tavoli e pertanto tutta la maggioranza unita ha deciso di rinviare la seduta ai prossimi giorni”, spiega il deputato di Fdi Gianluca Caramanna. Non sembrano dunque sciolti i nodi all’interno della coalizione di governo. La questione da risolvere ruota attorno all’emendamento al decreto presentato dall’esecutivo, che conferma l’obbligo per i gestori di esporre il prezzo medio accanto al prezzo praticato – accanto alla creazione di un app consultabile dagli automobilisti – con cui sarebbe in linea FdI. Gli emendamenti proposti da Forza Italia e Lega, invece, prevedono solo l’esposizione di un Qr Code che rimanda al sito del Mimit, dove vengono pubblicati i dati sui prezzi dei carburanti.
Forza Italia ha fatto presente i rilievi arrivati dall’Antitrust ed e’ tornata a chiedere che si avvii il sistema del QRcode per rimandare gli utenti al sito istituzionale del ministero delle imprese e del made in Italy. Per Fdi i cartelli non si toccano. L’esecutivo che ha proposto di avviare un confronto tra i sistemi di controllo ha aperto ieri solo alla diminuzione delle sanzioni ma non intende modificare il decreto.
All’attacco anche le opposizioni, il M5s parla di movimenti diversivi della maggioranza per non ammettere errori
“Anche il decreto Carburanti e’ la riprova, l’ennesima che abbiamo visto da ottobre in avanti, di come questa maggioranza sia divisa su tutto. Che si parli di guerra, riforme, misure economiche o sociali, il copione e’ sempre lo stesso. Anche oggi abbiamo assistito a un teatrino surreale, con Fratelli d’Italia intestardita sulla cartellonistica del prezzo medio e Lega e Forza Italia invece ‘smarcate’ sul Qr Code. E la commissione Attivita’ Produttive prima convocata e poi sconvocata per il timore diffuso della maggioranza di andare sotto”. Cosi’ i deputati M5s nella commissione stessa, Emma Pavanelli, Chiara Appendino, Alessandra Todde e Enrico Cappelletti. “Tutti diversivi – riprende una nota – per non dire agli italiani di aver commesso un errore grossolano a non confermare lo sconto sulle accise. Nel frattempo, portano avanti un decreto indegno, che ha come unico risultato quello di colpevolizzare i benzinai e di appiccicargli addosso il marchio di speculatori. E si lasciano gli italiani in balia di aumenti generalizzati che partono dalla pompa di benzina e arrivano fino agli scaffali dei supermercati. Per fortuna che la Meloni e i suoi alleati a giorni alterni erano pronti: pensiamo cosa fosse stato se non lo erano”.