Aspettando il cartello

Ultimo passaggio per il DL Carburanti

Staffetta Quotidiana – Martedì la parabola del DL Carburanti giungerà a compimento. Il provvedimento sarà convertito in legge con il voto dell’Assemblea della Senato, dopo il via libera della Camera ottenuto dal governo con la questione di fiducia e l’approvazione senza modifiche mercoledì scorso in commissione Industria. Si concluderà così l’iter di un provvedimento nato sull’onda delle polemiche per l’aumento dei prezzi all’inizio del 2023 – aumento dovuto esclusivamente al ritorno all’accisa piena dopo lo “sconto” introdotto dal governo Draghi il 22 marzo dello scorso anno.

Il provvedimento introduce, tra le altre cose, l’obbligo di esporre sui punti vendita i prezzi medi dei carburanti accanto ai prezzi praticati. Una misura criticata all’unanimità da tutte le articolazioni della distribuzione carburanti, stroncata dall’Antitrust e criticata fortemente da Forza Italia e dalla Lega, ma rimasta praticamente intatta nel passaggio parlamentare. Il risultato è che ora i 22mila punti vendita presenti sulle strade italiane dovranno cambiare la cartellonistica per aggiungere un’informazione inutile per i consumatori/automobilisti/cittadini, che rischia di far allineare i prezzi al rialzo riducendo la concorrenza, come ha detto molto chiaramente l’Antitrust. Tutto per un puntiglio politico del tutto estraneo al merito della questione.

Nel merito, le caratteristiche e le modalità di esposizione dei cartelloni con il prezzo medio regionale dovranno essere definite con decreto del ministro delle Imprese e del made in Italy da adottare entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione. I titolari dei punti vendita dovranno poi esporre “con adeguata evidenza” i cartelloni con i prezzi medi regionali.

Non è la sola novità introdotta con il decreto-legge. Entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge, Mase e Agenzia delle dogane dovranno infatti verificare “l’allineamento delle iscrizioni presenti nelle banche dati” dell’Anagrafe carburanti con quelle delle licenze Utf. Banche dati che, ricordiamo, sulla base della legge per la concorrenza del 2017 avrebbero dovuto subito confluire per consentire una “piena interoperabilità” e dare maggiore trasparenza al settore, consentendo di verificare in tempo reale gli erogati per prodotto e modalità di vendita e di eliminare “buchi” o doppioni. In attesa di questa “piena interoperabilità”, qualsiasi inserimento, cancellazione o modifica di dati nell’Anagrafe dovrà essere comunicato anche all’Osservatorio prezzi carburanti del Mimit – con una commistione di competenze tra Mase e Mimit in materia di rete carburanti che certo non giova a una gestione lineare delle questioni. Il tutto, ovviamente, senza ulteriori oneri per la pubblica amministrazione, con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. E, c’è da aggiungere, anche in vacanza del responsabile della direzione generale per il mercato, la concorrenza, la tutela del consumatore e la normativa tecnica (cui fa capo l’Osservaprezzi), visto che la direttrice, Loredana Gulino, è stata chiamata a capo del dipartimento per l’amministrazione generale nell’ambito dello spoils system.

Nel frattempo, Mister prezzi dovrebbe essere al lavoro sulla relazione trimestrale sull’andamento dei prezzi medi regionali, anche questa disposta con il DL Carburanti, mentre l’Antitrust indaga sulle dinamiche concorrenziali e sulle evoluzioni dei prezzi nelle diverse fasi della distribuzione, indagine conoscitiva avviata anch’essa in gennaio sull’onda delle polemiche, che dovrebbe concludersi entro aprile.

Insomma un gran lavorio su una questione, quella dei prezzi dei carburanti, che pare tutt’altro che un’emergenza. E che, se mai lo è stata, lo è stata in senso opposto, quando capitava che i prezzi fossero troppo bassi per via delle frodi carosello. Ma a volte la politica ha ragioni che la ragione non conosce.

Per gentile concessione di Staffetta Quotidiana

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Dix
Dix
2 anni fa

Vogliono i prezziari luminosi ma la bolletta chi la paga con tutto il caro luce che c’e’? Vergogna solo in Italia succede questo,le stazioni di servizio estere non hanno tutto questo colabrodo….

pippo
pippo
2 anni fa

Il provvedimento sarà convertito in legge con il voto dell’Assemblea
Questo significa che diventerà legge ,e come tale non più modificabile ?Per modificarlo si dovrebbe ricorrere alla corte costituzionale ? In tutto questo imbroglio ,oltre a un giorno di sciopero fallimentare cosa stanno o hanno fatto i sindacati e mettiamoci anche le assemblee dei comitati dei gestori ? Unica forza di opposizione e di salvaguardia legittima per DIFENDERE i propri associati .I gestori carburanti
Quindi ,ci troveremo che dopo la promulgazione della legge (stupida ,cretina ,di merda!!!) avremmo 15 gg di tempo per adeguarci .Anche se fossero 120 come si fa a progettare ,ordinare ,avere ,come nel mio caso e altre migliaia di gestori e compagnie cartelli stradali ,retro illuminati ? ( i cartelli devono essere appaiati ai prezzi di vendita ) ,senza contare la spesa che ricadrà sopra i clienti o i retisti o gestori . Cose da pazzi Dopo il fallito sciopero il sindacato è caduto nel oblio più totale ,mentre il cartello continuava la sua strada Complimenti .Sembra ,dico sembra quasi che si sia voluto che il cartello passasse per dare la colpa a qualcuno e additarlo come il colpevole di turno .Sono certo di sbagliare ,e dire che la norna del cartello fatto da questo governo è un grandissima cazzata ,Restare “fermi e aspettare senza fare nulla perché il cartello non passasse è da ………………………..Saluti

Sal
Sal
Rispondi a  pippo
2 anni fa

Luminosi ed appaiati ai prezzi di vendita significa un Totem largo minimo un metro e mezzo. Sulla sede stradale o sul piazzale come lo si installa? se va ad invadere la corsia ? ed in 15 giorni chi te lo fornisce ? Io chiamo prima la GdF e mi faccio fare il progetto…

stefano
stefano
2 anni fa

lo devono mettere le compagnie non noi…

Mauro
Mauro
Rispondi a  stefano
2 anni fa

Vero, ma noi lo dovremo tenere rigorosamente aggiornato. E sarà sicuramente ulteriore motivo sia di litigi con la clientela sia di sanzioni con la GDF. Un affare insomma

pippo
pippo
Rispondi a  stefano
2 anni fa

Ci sono molti che se lo dovranno mettere ,tutti i gestori o responsabili saranno sanzionati se non in regola ,la corrente la metteranno i gestori ,e dopo un tot di irregolarità ,la chiusura del impianto in gestione al GESTORE ,e forse ,una sanzione dalla compagnia per chiusura impianto per colpa .Il tutto per colpa di un cartello inutile ,e del quale nessuno, se non in modo sporadico ha fatto nulla per contrastarlo conpresi certi parlamentari ex gestori e sindacalisti SALUTI

Gio
Gio
2 anni fa

Il nuovo cartello serve a distrare il popolino per nascondere ” chi veramente ha fatto il furbo ” in questa vicenda. Speravo ad un aumento del dividendo delle azioni energetiche, 9 miliardi in più. Quale sarà la prossima mossa? Mi viene in mente una frase del Marchese Del Grillo (io sono io, e voi non siete un cazzo)

gionni
gionni
2 anni fa

io vi guarderò da lontano perchè finalmente posso fare della mia vita quello che voglio. lascio a voi sindacati sprecafiato e gestori senzapall
ho trovato un nuovo gestore. VI SALUUUTOOOO