Urla al benzinaio, sei un ladro e fugge dopo il pieno

E’ successo nell’area di servizio Montefeltro Ovest. Un automobilista di 56 anni, originario della Basilicata, è ora indagato per essersi allontanato dal distributore di GPL senza pagare il proprio rifornimento.

Episodi come questo evidenziano la necessità di maggior rispetto delle regole e delle norme che disciplinano l’utilizzo dei servizi pubblici, e di una maggiore conoscenza dei meccanismi che influenzano la formazione dei prezzi dei carburanti nelle aree di servizio, in particolar modo quelle autostradali dove i costi sono più elevati a causa delle royalty che le compagnie petrolifere versano ai concessionari autostradali. Il gestore di un distributore di benzina è un professionista che svolge un servizio essenziale per la mobilità delle persone, e come tale merita rispetto e collaborazione. Chi si comporta in modo incivile e scorretto va sanzionato, affinché la legalità e il rispetto delle norme diventino una pratica quotidiana.

Tutto è cominciato quando l’uomo ha fatto il pieno alla sua Seat Ibiza per un totale di 42 euro. Giunto al momento del pagamento, il 56enne ha avuto un vero e proprio colpo di fulmine: la cifra gli è sembrata troppo elevata e ha iniziato a sostenere l’impossibilità che il serbatoio della sua vettura potesse contenere gli oltre 40 litri di gas conteggiati.

Il gestore, ovviamente, ha provato a spiegare che il prezzo corrispondeva alla quantità di GPL erogata, ma l’automobilista non ha voluto sentir ragioni. Come una furia, ha protestato animatamente col gestore per poi insultarlo e darlo del “ladro”. Deciso a non pagare il conto, ha infine scagliato l’adattatore per il rifornimento di GPL contro una vetrina, causando danni materiali.

Non soddisfatto di aver insultato e danneggiato la proprietà del distributore di GPL, il 56enne è risalito in auto e ha lasciato l’area di servizio senza pagare il rifornimento. Il responsabile dell’autogrill non ha potuto far altro che denunciare la vicenda alle autorità competenti.

Grazie alle telecamere di sorveglianza installate presso il distributore di benzina, gli inquirenti sono riusciti a risalire all’automobilista incriminato. Ora il 56enne dovrà rispondere dell’accusa di insolvenza fraudolenta, che prevede una pena detentiva fino a tre anni e una sanzione pecuniaria che può superare i 5.000 euro.

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DIX
DIX
1 anno fa

Siamo trattati peggio degli schiavi.

basta basta Sindacati che cosa avete causato|
Di questi episodi se ne verificheranno altri,basta che non scappi pure il morto.

vergogna vergogna

Alex
Alex
1 anno fa

Quando hanno divulgato la favola che il gestore era una figura indispensabile,
lo hanno preso in giro perché era la bugia più vigliacca che potevano divulgare.
Il gestore essendo una persona umile e lavoratore senza malizia si è illuso che era arrivato il momento di godere di una rivalsa a tutte quelle carestie vissute.
Mentre non era così!!!
Quello era un inversione di rotta dell’azienda che aveva deciso di eliminare la figura del gestore e fare gli impianti goost.
Il risultato è stato pessimo perché quel burino di gestore assolveva a tanti doveri che l’azienda avrebbe dovuto chiamare l’esercito x assolvere tutti quei doveri che quel burino di gestore portava a termine IN SILENZIO.
Doveva accollarsi l’anticipo del acquisto del prodotto,
preoccuparsi del controllo degli scarichi,
accollarsi le spese di energia,
accollarsi la TARI,
il CUD con tutto ciò che lo segue x lo smaltimento dei rifiuti speciali,
rispondere d prima persona a 7 figure che possono controllare un impianto
E SOPRATTUTTO NON OFFRIRE NESSUN SERVIZIO.
Allora l’azienda che sviscerava amore da tutti i pori x il gestore ha deciso di cambiare rotta e così dice la barzelletta che il gestore era una figura fondamentale.
Nel giro di pochi mesi ha riattivato il servito pure dove non c’era.
Così il gestore fiero è diventato figura indispensabile !!!!!
La compagnia ha aumentato il differenziale servito / self in modo che il gestore oltre ad assumersi tutti gli oneri del impianto goost,, oltre ad essere costretto a presidiare il più possibile l’impianto altrimenti deve anticipare somme che non guadagna x fare gli sconti che decide l’azienda al self.
Ma non basta perché dal momento che lui acquista la merce al prezzo più alto è pure costretto a rubare al cliente un differenziale che non è suo perché il suo operato con tutti i servizi annessi viene valutato 2 centesimi soltanto .
Insomma il gestore che sul impianto goost lavorava x 670.00 al mese ora a conti fatti è costretto a fare ore che nemmeno il migliore schiavo riesce in cambio di un terzo forse di quello che guadagnava un sorvegliante sul impianto goost.
Un terzo perché il guadagno sono i 2 centesimi moltiplicati x i litri venduti al servito il resto se basta dovrebbero essere rimborso spese.
Quindi fino a quando ci dicono solo ladri possiamo ringraziarli, NON E’ GRAVE.

pippo
pippo
1 anno fa

Ci hanno sempre e tutti dato dei ladri perfino i ns governanti (sapendo dal pulpito che proviene forse è un complimento ) e forse sarebbe ora di diveltarlo