L’Europa apre ai carburanti sintetici per salvare il motore tradizionale

Bruxelles sta cercando un compromesso per consentire l’uso di carburanti sintetici e mantenere in vita i motori tradizionali dopo il 2035.

Il compromesso tiene conto delle rimostranze tedesche e italiane, come dettagliato ieri dal governo Meloni in una lettera inviata all’esecutivo UE. Questo tentativo di compromesso punta a sbloccare lo stallo sul regolamento che prevede lo stop all’immatricolazione delle auto a diesel e benzina a partire dalla metà del prossimo decennio.

La Commissione Europea starebbe lavorando su una scappatoia per garantire l’approvazione finale del testo senza modifiche e, parallelamente, un intervento legislativo in un altro documento, per definire il perimetro degli e-fuel climaticamente neutri che andrebbe ad affiancare l’elettrico.

“I colloqui sono in corso” per consentire di dare il via libera quanto prima al regolamento, ha confermato ieri un portavoce dell’esecutivo UE, mostrando ottimismo rispetto a una possibile soluzione in vista.

L’obiettivo è creare una nuova categoria di veicoli in grado di usare i combustibili sintetici prodotti a partire da fonti rinnovabili e dalla cattura della CO2. Tuttavia, questi motori dovrebbero essere dotati di sensori in grado di impedire il funzionamento con carburanti da fonti fossili, mantenendo l’impegno di azzerare le emissioni di CO2 su strada.

Questa soluzione di compromesso è allo studio dei tecnici del dicastero dei Trasporti tedesco guidato dal liberale Volker Wissing, che, secondo Der Spiegel, sarebbe per ora scettico e potrebbe richiedere ulteriori trattative, soprattutto sul punto della tecnologia in grado di intercettare l’eventuale pieno con benzina e diesel.

Anche l’Italia sta monitorando da vicino l’apertura di credito per gli e-fuel, sostenendo i carburanti sintetici al fianco della Germania. Ieri, il vicepremier Matteo Salvini, titolare dei Trasporti, e i ministri Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente e sicurezza energetica) e Adolfo Urso (Imprese e made in Italy) hanno scritto al numero due della Commissione Timmermans, sottolineando “la necessità di rispettare il principio della neutralità tecnologica per garantire una transizione economicamente sostenibile e socialmente equa verso una mobilità a zero emissioni”.

I tre esponenti del governo italiano hanno richiamato il considerando 11 del regolamento, che chiede all’esecutivo di presentare una normativa sugli e-fuel, e si aspettano che la Commissione lo attui ben prima della revisione del 2026, proponendo un atto giuridicamente vincolante. Tuttavia, l’Italia avverte Bruxelles di non accettare un’interpretazione indebitamente ristretta della nozione di e-fuel, tale da escludere i biocarburanti dal suo campo di applicazione.

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