La posizione dei gestori di carburanti di Treviso sulla questione del cartello denominato da alcuni organi di stampa “anti-furbetti” è chiara: si tratta di una misura inutile e dannosa per la categoria.
Il decreto ministeriale che impone l’esposizione dei prezzi medi regionali è stato infatti emesso sulla base di una colossale bufala riguardante la reintroduzione delle accise sui carburanti, e non tiene conto della realtà del mercato, dove i prezzi sono influenzati dalle multinazionali e dalla mancanza di trasparenza.
Secondo i gestori, il cartello non solo non aiuta i consumatori a risparmiare sui costi dei carburanti, ma rischia di provocare un allineamento al rialzo dei prezzi. Inoltre, l’obbligo di aggiornare il cartello ogni giorno dell’anno (tranne in caso di chiusura dell’impianto) è assurdo e ingiusto per i gestori, che devono dedicare tempo e risorse a una pratica inutile e vessatoria.
Per questi motivi, i gestori di carburanti di Treviso hanno annunciato in un comunicato stampa la loro intenzione di ricorrere contro il decreto in tutte le sedi possibili, compresa l’Antitrust comunitaria. Non si tratta di difendere i pochi gestori scorretti che operano nel settore, ma di evitare che l’intera categoria sia colpevolizzata per colpa di una bufala e di una misura inefficace.
I gestori sono pronti a collaborare con le autorità competenti per individuare e sanzionare eventuali comportamenti scorretti, ma chiedono di non essere penalizzati per una questione che non dipende da loro.
lo ripeto…dal 1 agosto sciopero e impianti chiusi