Cartello prezzo medio, il Gestore chiude il self-service nei giorni di ferie e festivi

Importante decisione  di un Gestore nel vittoriese il quale ha deciso di chiudere il self service per non incorrere in possibili sanzioni 

A Treviso, come riportato dal giornale locale, una drastica decisione è stata presa da un Gestore di impianti carburanti. A partire dal 1° agosto, il self-service non sarà più disponibile di domenica, nei giorni festivi e quando il benzinaio è in ferie. La decisione è stata presa a causa del nuovo obbligo imposto, che richiede agli impianti di aggiornare quotidianamente il cartello con il prezzo medio regionale entro le 10:30, provocando così notevoli difficoltà per i Gestori che vogliono garantire il riposo settimanale e le ferie del personale.

Il Gestore ha lamentato che la nuova norma gli impedisce di ottemperare ai diritti dei dipendenti, costringendolo a un aggiornamento quotidiano oneroso e poco praticabile. Di conseguenza, ha scelto di rinunciare al self-service nei giorni in cui non è richiesto il servizio. Questa decisione ha privato l’intera comunità di un servizio essenziale, lasciando il paese senza la possibilità di fare rifornimento autonomamente.

Il Gestore ha già informato sia il Comune che il distributore riguardo alla chiusura del self-service, e accanto ai tabelloni con i prezzi “doppi” è stato affisso un avviso ai clienti che spiega la situazione. La nuova norma prevede sanzioni in caso di mancato aggiornamento entro l’orario prestabilito, e ciò ha costretto il Gestore a prendere questa drastica decisione per evitare multe.

La Categoria dei Gestori di impianti carburanti rappresentata dalla GC di Treviso,  ha dichiarato di aver chiesto chiarimenti al governo due volte, ma senza ricevere risposte soddisfacenti. L’assenza di indicazioni precise riguardo alle condizioni in cui un impianto può essere considerato “inattivo”, afferma Parin coordinatore dell’associazione,  ha portato a incertezza e malcontento tra i Gestori. Questi ultimi si sentono trattati ingiustamente e accusano il governo di non aver considerato le possibili ripercussioni negative della nuova norma sulla concorrenza e sull’economia.

L’Antitrust aveva precedentemente avvertito che la norma potrebbe danneggiare la concorrenza e favorire aumenti dei prezzi, conclude Parin, ma il governo ha comunque proseguito con l’attuazione della misura. Questo ha generato frustrazione e rabbia tra i Gestori, che denunciano l’incompetenza del governo nell’affrontare la situazione. La protesta è unitaria e travalica le diverse affiliazioni dei benzinai, che confidano ora nell’intervento dell’Antitrust per trovare una soluzione adeguata.

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Gianni
Gianni
1 anno fa

Onestamente mi sembra una mossa tafazziana e alquanto stupida. Che uno debba aggiornare alla domenica o nei periodi di ferie o altro è inapplicabile, in quanto (oltre che in violazione dei miei diritti costituzionali di lavoratore) per assurdo bloccherebbe tutto il paese se tutti i distributori in Italia andassero in ferie contemporanemente. Se sei ammalato, che ti fai trasportare con l’ambulanza a spegnere i self? Voglio proprio vedere quale finanziere avrà il coraggio di verbalizzarmi l’infrazione del non aggiornamento del cartello durante le mie assenze giustificate sull’impianto: io li denuncio tutti, a costo di spendere più di avvocato che di sanzione.E non c’è scritto da nessuna parte che debba pagare abbonamenti esosi per l’aggiornamento automatico. NON esiste che io chiuda il self, con conseguente danno economico, per l’imbecillità di Urso e Bitonci che neanche riescono a scrivere in 8 mesi un decreto chiaro.
Continuo a non capire come si possa essere arrivati a questo punto: il cartello DEVE sparire PUNTO, tuttalpiù mettiamoci sto cavolo di QR code e che sia finita una volta per tutte. Poi scusate, devo esporre il prezzo medio entro le 10,30 col terrore delle sanzioni e passare la mattinata a continuare a controllare sul sito se è uscito il dato? Per calcolare la media del giorno prima ci vogliono 8-9 ore??Ma la calcolano manualmente con lo statale che arriva alle 8,30 con la brioche ancora in bocca?? Io avrei sinceramente da badare al mio lavoro con cui mangio e non a tutte queste coglionate.
E questi premi Nobel ora si stanno dedicando soddisfatti al razionalizzazione della rete, partorendo la geniale idea di far mettere colonnine a tutti (dove prenderanno i soldi ho paura a chiederlo)?
Per favore: FERMATE questi imbecilli prima possibile

antonio
antonio
Rispondi a  Gianni
1 anno fa

sono degli usurai noi lavoriamo,con tutti gli imbecilli che ci vengono a diffamare che siamo ladri e loro si mangiano il loro stipendio tranquilli.siamo i loro schiavi

Gianni
Gianni
Rispondi a  antonio
1 anno fa

Noi ladri assassini, poi però Urso si ripromette di contrastare Uber, che porterebbe finalmente trasparenza nei prezzi e risparmio per i consumatori. I maledetti tassisti quelli mai toccarli…i benzinai invece sanzionarli per minchiate che realmente non cagionano danno alcuno né al consumatore né all’erario

roberto timpani
roberto timpani
Rispondi a  Gianni
1 anno fa

Ci stiamo provando. il 24 agosto ci sarà l’udienza al Consiglio di Stato per la sospensiva ….

Sal
Sal
Rispondi a  Gianni
1 anno fa

Questa non è gente che lavora…è gente che usa la sega, ma non per tagliare… si è subito notato che con il prezzo medio i prezzi son crollati….

Mirco
Mirco
1 anno fa

Proporrei aumento di 0,010 pro litro per la rottura di maroni…

max83
max83
Rispondi a  Mirco
1 anno fa

0.010 mi sembra pochino,se chidiamo questo aumento come dici tu poi ci danno tre millesimi.
Rapporta la tua richiesta con sanzioni rischio chiusura e tutte le domeniche a cambiare il prezzo non mi sembra un gran bel affare