La crisi dei Gestori carburanti, triste scenario di chiusure e delusioni

Il settore dei Gestori di carburante è in una profonda crisi, e la testimonianza diretta dei gestori dipinge un quadro desolante. Le difficoltà economiche legati a margini inadeguati stanno strangolando molte attività, portando diversi colleghi a valutare la possibilità di chiudere i battenti entro la fine dell’anno.

Le parole del presidente della Figisc Confcommercio, Bruno Bearzi, risuonano drammaticamente: “Con un margine di centesimi al litro è difficile andare avanti”. Questa affermazione rappresenta il grido di dolore di molti gestori che vedono il loro futuro appeso a un filo sottile.

La situazione è talmente grave che molti gestori si rivolgono ai social media per condividere le proprie esperienze. I commenti rivelano una realtà fatta di stanchezza, frustrazione e disillusione. Molti gestori si chiedono come abbiano fatto a resistere per così tanto tempo in condizioni così precarie.

Alcuni colleghi parlano apertamente della possibilità di dare disdetta e riconsegnare le chiavi del punto vendita alla compagnia. L’andare sul piazzale sembra essere diventato un compito demotivante e logorante. Tuttavia, c’è chi invita a non arrendersi così facilmente, incoraggiando i gestori a unirsi e a lottare per un cambiamento.

I racconti di chi ha lasciato il settore delineano una realtà in cui la fatica e il sacrificio non hanno trovato adeguata ricompensa. Alcuni, dopo anni di attività, esprimono il rimpianto di aver dedicato gran parte della propria vita a un lavoro che non ha portato soddisfazione e gratificazione personale.

La situazione si fa ancor più tenebrosa quando si ascoltano le voci di coloro che, nonostante tutto, non riescono a lasciare il settore. Sono anni di dedizione che sembrano non trovare una conclusione positiva, con il peso dell’età e delle difficoltà economiche a costituire ulteriori ostacoli.

In questo contesto, si affaccia la speranza di un ristoro o di un contributo alle chiusure da parte delle istituzioni nella eventualità di una seria e finalmente compiuta ristrutturazione della rete. Tuttavia, l’incertezza sul futuro è palpabile, e molti gestori si trovano in una situazione di profondo disagio.

L’agonia dei gestori  è un triste epilogo nella realtà economica di un settore molto ricco, fatto di aziende di primaria importanza che ogni anno fanno il record di utili. 

La situazione  dei Gestori è un grido di allarme che richiede l’attenzione delle istituzioni e soluzioni concrete che dovrebbero essere elaborate da quelle associazioni di categoria che non possono solo unirsi al coro delle lamentele.

Di seguito alcuni dei commenti raccolti sul web o arrivati alla nostra redazione, uno spaccato desolante che certifica la realtà di una categoria che sta letteralmente fallendo.

Alcuni parlano che quella di dare la disdetta e riconsegnare il PV alla compagnia è un pensiero ricorrente. Ormai andare sull’impianto è demotivante.” c’è chi invece incita a non rinunciare cosi facilmente, “bisogna unirsi per cambiare la situazione ! E tra non fare niente e fare qualcosa e sempre meglio fare qualcosa almeno non potrete avere rimorsi di alcun genere
perché avrete fatto tutto quello che è in vostro potere !”

C’è chi invece racconta che “dopo 20 anni di attività ho lasciato l’impianto a fine 2021…a distanza di quasi 2 anni continuo a chiesermi come ho fatto ad accettare per così tanti anni la vita che facevo.”

Racconti di vita e di piazzale non proprio positivi, “Ho gestito dopo mio padre un piccolo distributore in città..sole, pioggia, freddo, una faticaccia per farti un cliente e poi un secondo per perderlo…poi fatto chiudere e mi sono trasferito a Campogalliano dove ho fatto il dipendente, e lì il primo giorno mi sono reso conto che avevo perso solo tempo a fare il gestore”

Chi ha dato disdetta senza rimorsi “Noi lasciamo il 31 /12 dopo 27 anni, non ne possiamo più, speriamo di fare cambio gestione prima”. “Pure io fine anno lascio”. Quest’anno finisce tutto

Chi consiglia di aspettare, con la speranza di un ristoro o contributo alle chiusure, “Tenete duro fino alla ristrutturazione della rete che si becca qualche euro se ti chiudono”.

La felicità di non averlo fatto prima, “anche io dopo 35 anni ho lasciato ed ho trovato il coraggio di farlo e sono felicissimo”, “È la cosa migliore…io l’ho fatto nel 2015”, “Questa è stata la migliore cosa fatta nel 2012 tutt’ora ne sono felice di quella scelta!”, “Io ne avevo due Esso… li ho levati è sono rinato perché il nostro tempo è prezioso ( non si è gestori .. ma scopini.. )”

C’è anche chi non riesce a lasciare, “39 anni che li faccio 52 anni cosa dovrei fare ma sono stanco ops sono della Sicilia complimenti a chi ci a riuscito bravissimi” . “Se potessi lo farei ieri, ma a 57 anni rimettersi in gioco”.

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stefano
stefano
1 anno fa

E’ chiaro che l’unica SPERANZA per molti e’ una chiusura OBBLIGATORIA PER LEGGE CON GIUSTO INDENNIZZO fatto questo che darebbe linfa vitale in erogato ai gestori restanti.Spero che questo messaggio sia recepito dal SINDACATO . E’ L’ULTIMA OCCASIONE POI NON NE AVREMO MAI PIU’.SALUTI

SALVATORE
SALVATORE
Rispondi a  stefano
1 anno fa

IL SINDACATO SIAMO NOI UNITI ALTRIMENTI RIMANE SOLO UN INUTILE PAROLA ??????.

SALVATORE
SALVATORE
1 anno fa

E TUTTO QUESTO SI CHIAMA LAVORO ????? OPPURE E MEGLIO DIRE SCHIAVITU’ , PERCHE’ E PROPRIO DI QUESTO CHE SI STA PARLANDO , E VERO NESSUNO TI OBBLIGA MA DOPO CHE SEI STATO UNA VITA SULL’ IMPIANTO FACENDO ENORMI SACRIFICI IN ORE LAVORATIVE ,E NON SOLO MA ANCHE ECONOMICAMENTE , PERCHE’ SI CERCA DI MIGLIORARE E DARE UN SERVIZIO PIU’ COMPLETO ALLA PROPRIA CLIENTELA ,FACENDO INVESTIMENTI INPORTANTI, VEDI AUTOLAVAGGI PONTI SOLLEVATORI E ATREZATURE IN GENERE ,E UN BEL GIORNO TI ACCORGI CHE NON CE LA FAI PIU’ , E TI RENDI CONTO CHE I TUOI GUADAGNI NON SONO PIU’ SUFFICENTI PER POTER FAR FRONTE A TUTTE LE SPESE CHE NEGLI ANNI SONO AUMENTATE A DISPETTO DEL TUO MISERO MARGINE, CHE NEL TEMPO SI E’ RIDOTTO RIMANENDO A QUELLO DI 30 ANNI FA , E AGGIUNGO A TUTTO QUESTO I CONTENZIOSI CON LE COMPAGNIE , COME NEL MIO CASO MA QUESTA E’ UN ALTRA STORIA ……SALUTI.

SALVATORE
SALVATORE
Rispondi a  SALVATORE
1 anno fa

IL SINDACATO SIAMO NOI UNITI ALTRIMENTI RIMANE SOLO UN INUTILE PAROLA ??????.

Gianni
Gianni
Rispondi a  SALVATORE
1 anno fa

Vero Salvatore, il sindacato siamo tutti noi. Ma il sindacato deve guidare l’insieme, tracciare una strada, avere un progetto e dare prospettiva. Altrimenti non siamo tutti noi. Non credi???E non credi che questo ormai manchi?

SALVATORE
SALVATORE
Rispondi a  Gianni
1 anno fa

CONDIVIDO PIENAMENTE QUELLO CHE DICI MA PERDONAMI MA SULA CATEGORIA RIMANGO PERPLESSO , IN QUESTI ULTIMI ANNI SONO RIMASTO MOLTO DELUSO….

Guido
Guido
Rispondi a  SALVATORE
1 anno fa

Se non state in piedi cambiate mestiere, cercano manodopera per turni notturni in catena di montaggio, con un po’ di buona volontà ci si ricolloca. Non illudetevi di essere mai stati imprenditori, solo operai con altro nome…

SALVATORE
SALVATORE
Rispondi a  Guido
1 anno fa

Evidentemente non conosci le condizioni di questo lavoro , e tutte le problematiche che sono venute fuori in questi ultimi anni , oppure fai un altro lavoro e parli per sentito dire , perchè qui non abbiamo bisogno di commenti da quattro soldi ma di soluzioni!!!!!!!

Guido
Guido
Rispondi a  SALVATORE
1 anno fa

“Gestisco” un impianto dove ho deciso di andare in pari prima di entrare per gestire al meglio interessi relazionali pregressi. Massima automazione e venduto costante, sul quale non mi interessa avere un ritorno diverso dal quale ottengo adesso. Ho il vantaggio di gestire molte attività e non ho mai visto un settore dove il “gestore” non abbia nessuna forza contrattuale. Con la liberalizzazione non esistono barriere, alle compagnie conviene così (infatti fanno ottimi utili sulla distribuzione). Il mio era un consiglio, tanto soldi non ne arriveranno. Fate come credete, a me non cambierà un fico secco. Auguri!

Gianni
Gianni
Rispondi a  Guido
1 anno fa

Perfettamente d’accordo. Se ogni volta che le compagnie avessero proposto i loro contratti capestro agli aspiranti gestori questi si fossero alzati mandandole a quel paese ora non saremmo a questo punto. Tanto è vero che adesso devono raccogliere solo indiani e pachistani a fare questa manovalanza e ci sarà da ridere anche con loro. La realtà è che questi contratti li avete firmati e se aveste fatto due conti con un buon commercialista avreste lasciato subito perdere. Non siete mai stati imprenditori e ben venga questa crisi che ci togliamo dalle scatole un pò di gente che fa solo danno al settore. Non si può andare avanti con benzinai che lavorano a marginalità ridicole, che lavano macchine interno ed esterno a 15€, che se scioperi loro tengono aperto perchè così ti “rubano” il cliente. La mentalità del fare LITRI è roba degli anni 80, se chi viene a pulirti la caldaia e gli dà un colpo di aria compressa e ti chiede 30€ all’ora anche noi ci dobbiamo far pagare. Finche le compagnie continuano a trovare idioti che lavorano per nulla non ne usciremo mai

Francesco
Francesco
1 anno fa

Ma Bearzi invece di sparare cazzate e firmare quei troiai di accordi perché ad oggi non ha fatto nulla? Io un consiglio li posso dare se veramente tiene alla categoria deve dare le dimissioni anche se è troppo tardi ormai ha fatto anche troppi danni.

pippo
pippo
1 anno fa

BERZI !!!!!Sono anni che VI viene detta ,la situazione Lo sapete da anni Ve lo abbiamo detto in mille modi e VOI ;SI VOI !!!al di fuori di tavoli e sedie scaldate in inverno e raffrescate d estate non avete prodotto nulla di concreto .Qualcuno dirà non è vero !!! abbiamo avuto il bonus fiscale (come tutti ) abbiamo avuto il Cipreg (25 anni fa )Abbiamo avuto ultimo, un cartello da compilare tutti i giorni e nulla se non un giorno di sciopero e 100 di critiche al Governo ,oramai colpevole di tutto. Adesso ??? aspettiamo ( a ridaie ) che il governo ci dia il bonus ben servito,l elemosina .il Governo .Caro Berzi ,basta proclami e articoli che anche se esprimono la realtà della situazione ,non fanno venire le lacrime a nessuno ,tanto meno alla ns controparte che se ne fotte dei SUOI GESTORI , prima se ne vanno meglio è .Fatti concreti ,lottare per avere e riprenderci la ns dignità Perchè morire senza lottare ?

Pino
Pino
1 anno fa

Caro Bearzi lei scrive che non capisce come fanno i gestori nel continuare con questo lavoro..scrive anche che con i pochi centesimi di margine ,lei non capisce come possono condurre un impianto con un margine così inesistente ..Ma mi scusi che faccio devo ridere?? Ma come si fa’ a dichiarare che le gestioni con quei margini stanno morendo di fame.. Ma cos’è una presa in giro??? Ma se i gestori stanno partendo la fame chiudendo gli impianti, per colpa di margini inesistenti,
Le chiedo ma caro Bearzi qualcuno li avrà pur concordati è firmati questi margini giusto??
Se non sbaglio in questi accordi c’è anche la firma della sua associazione giusto??forse mi sto sbagliando scrivendo che c’è la sua personale firma come presidente giusto?? Allora se così scrive in questo post che sono margini da fame perché li ha firmati??
Allora chiedo caro Presidente, se lei sapeva perfettamente che i pochi centesimi da vlconcordati non erano sufficienti per pagare neanche le spese di gestione , con tutto il rispetto le chiedo allora perché li ha firmati?? Pur sapendo tutto questo??

Franco
Franco
Rispondi a  Pino
1 anno fa

Caro Pino, non voglio difendere in alcun modo Bearzi non è la mia missione e penso nemmeno Berarzi abbia questo bisogno, ma il tuo è un ragionamento diverso. Probabilmente non hai letto le dichiarazioni che ha fatto. Forse sei stato più concentrato ad un contrasto agli accordi che al senso delle parole. Bearzi ha detto che con i prezzi attuali anche i gestori soffrono e che i margini non sono oggi più sufficienti. Sono i margini la cui firma era fatta in condizioni completamente differenti. Inoltre sappi che i margini firmati da compagnie e sindacati sono di gran lunga i più alti rispetto alla stragrande maggioranza di colleghi che non hanno un accordo.

pippo
pippo
Rispondi a  Franco
1 anno fa

Scusa Franco se mi intrometto ,ma ,se BEARZI dice che i margini non sono più sufficienti ,non sarebbe ora che alzasse il sedere e andasse dalle compagnie a chiedere un margine più alto ? Chi cazzo lo dovrebbe fare il padre eterno !!!!! anche perché, non è che 2/3 anni fà a condizioni differenti ,si nuotasse nel oro. Digli di pubblicare il contratto firmato con IP (se non sbaglio sigla ) e poi dimmi se conviene essere un lavapiazzali o un GESTORE Saluti

Franco
Franco
Rispondi a  pippo
1 anno fa

Pippo sono pienamente d’accordo con te. E occorre chiedere con forza un intervento o almeno qualcosa in tal senso.

Loris Snaidero
Loris Snaidero
1 anno fa

Chiuso l’impianto ad Aprile 2022 ed è ancora chiuso. Pochi anni fa sarebbe stato chiuso pochi giorni ora con margini scandalosi non interessa a nessuno. Le compagnie continuano a fare soldi e non cedono di un millimetro verso il gestore che come tutti sanno non può tenere aperto con sti margini da vergogna. Piuttosto di dare un margine adeguato tengono chiuso fino a quando non trovano un gestore da rovinare. Da quando ho chiuso anche io mi sono chiesto come ho fatto a presentarmi tutti i giorni sull’impianto per 6 giorni la settimana senza diritti ma solo doveri e gente da mantenere perdendo pure dei soldi. Se avete dubbi lasciate in fretta.

ant
ant
1 anno fa

non ci vuole molto a perdere tempo,basti che le compagnie danno 2 cent in più’ al gestore e’ loro lo recuperano dai prezzi di vendita il cliente paga di più’,noi non possiamo lavorare sempre in perdita BASTA

oleoblitz
oleoblitz
1 anno fa

scusate le mie parole…….vi lamentate e piangete ma perchè state sull’impianto ??????? se non va non va, andate via punto e basta!!!!!!!!!

Guido
Guido
Rispondi a  oleoblitz
1 anno fa

Ecco appunto, se a lavorare perdete soldi fate meglio a non lavorare per nulla. Le entrate da disoccupazione non sono negative, al massimo nulle!

SALVATORE
SALVATORE
Rispondi a  oleoblitz
1 anno fa

Non è facile dare un colpo di spugna a tutto, si cerca di vendere cara la pelle e di limitare i danni , le compagnie sugli impianti vogliono manodopera a basso costo e infatti su alcuni cominciano a vedersi Indiani Pachistani Africani e compagnia bella!!!!!!!

Gestore stufo
Gestore stufo
Rispondi a  oleoblitz
1 anno fa

Secondo te, uno come me che fa questo mestiere da 30 anni e si trova a 4 anni dalla pensione, che va a fare? Stai tranquillo che, chi può, sta scappando a gambe levate.

oleoblitz
oleoblitz
Rispondi a  Gestore stufo
1 anno fa

son d’accordo ognuno fa i suoi conti…ok…..ma non si può rovinarsi l’esistenza, è un lavoro fatto così….inutile resistere nella speranza di un miglioramento, se non ci stai più coi soldi perdi e perdi fino alla rovina di salute e portafoglio!!!!!!!!!!!!!!!!!!! quanti ne ho visti e sentiti in tanti anni……un consiglio se puoi scappa!!!!!!!!!!!!!

ant
ant
Rispondi a  oleoblitz
1 anno fa

a te vanno bene gli affari?visto che non vuoi scappare,fai scappare altri,o sei di quelli che fanno il doppio gioco?stai sono ad imbrogliare!

Guido
Guido
Rispondi a  ant
1 anno fa

penso che la persona che scrive con quell’alias sia in pensione da tempo se non sbaglio…

Guido
Guido
Rispondi a  Gestore stufo
1 anno fa

Capisco, ma il conto deve essere il seguente:
mi sto indebitando? sto bruciano più capitale di quanto eventualmente riuscirei a racimolare arrabattando qua e la senza versare contributi et cetera? Allora si tira a campare cercando di prendersi tutto il possibile ma senza aspettarsi migliorie. Se no, a rescindere dalla vicinanza alla pensione il gioco non vale la candela. Ricordate che lo stress diminuisce l’aspettativa di vita, ovvero aumenta la possibilità che si stramazzi al suolo a lavorare “a gratis” per qualcun altro. Sto solo facendo il discorso che farei ad un parente/amico…