
Il Ministro Urso ha recentemente dichiarato che l’esposizione del prezzo medio dei carburanti ha avuto un notevole successo, portando il prezzo della benzina a 1,90 euro, ben al di sotto dei due euro. Ha sostenuto, dopo l’intervento fatto alla trasmissione l’aria che tira, che questa misura ha funzionato riducendo i costi dei carburanti di un terzo. Inoltre, ha affermato che il margine tra il prezzo più alto e il prezzo più basso è rimasto sufficientemente alto, garantendo la concorrenza e consentendo ai cittadini di fare scelte consapevoli.
Tuttavia, molte voci critiche si sono levate per mettere in discussione queste affermazioni. La veridicità delle dichiarazioni del Ministro è stata messa in dubbio in ultimo dalla Figisc, la quale in un editoraile a firma del suo presidente, Bruono Bearzi, ha replicato alle dichiarazioni del Ministro Urso su prezzi e cartello del prezzo medio con la seguente nota:
“Con buona pace del Ministro Urso non è certo il cartello del prezzo medio ad aver fatto calare i prezzi, e non certo di ‘un terzo‘, secondo le sue affermazioni, ma di alcuni cent, spostando l’asticella da 2 euro a poco più di 1,9” dichiara Bruno Bearzi, Presidente nazionale FIGISC, la sigla di rappresentanza dei benzinai Confcommercio.
“Le ragioni vanno cercate in una diminuzione delle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati per autotrazione, peraltro ancora in una fase di volatilità a causa della situazione in Medio Oriente. Anche gli aumenti del greggio di questi giorni non hanno influito pesantemente, perché” spiega Bearzi “chi decide i prezzi (le compagnie, non certo i benzinai) ha scelto di tenere un profilo basso sui margini, almeno in questa fase”.
Sostenere che è il cartello a far diminuire i prezzi, secondo FIGISC, è pura narrazione propagandistica: se il cartello, finora, non li ha fatti aumentare verso l’alto per effetto di un riallineamento verso la media, certamente non li ha fatti diminuire. Il meccanismo dei prezzi funziona sulle quotazioni dei prodotti, sul tasso di cambio e sul mantenimento di un livello stabile dei costi e margini del complesso sistema distributivo. “Non è un inutile pezzo di carta o di plastica, con un numero di pura astrazione statistica a determinare il mercato” conclude Bearzi “ed è fuorviante ed irresponsabile illudere il consumatore con questa narrazione.”
Ma cosa ha sostenuto il Ministro?
== Carburanti: Urso, cartello funziona, prezzo sceso un terzo =
(AGI) – Roma, 19 ott. – “L’esposizione del cartello con il prezzo medio del carburante ha avuto successo, perché oggi il prezzo del gasolio e della benzina é sceso a 1,9 euro al litro, ben sotto i due euro“. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, nel corso di una conferenza al Mimit per sintetizzare il primo anno di lavoro. “Ci avevano detto che con l’esposizione del prezzo medio – ha aggiunto – ci sarebbe stata la corsa ad uniformarsi al prezzo piu’ alto. E’ avvenuto esattamente il contrario, la curva del prezzo é scesa verso il basso. Sostanzialmente il prezzo si é ridotto di un terzo“. (AGI)
La Figisc conclude la nota con una legittima domanda: “se il Governo avesse imposto DUE cartelli del genere, il prezzo avrebbe potuto ridursi di DUE terzi?”
Il cartello funziona, quanto il cervello del personaggio in questione ovvero è una cosa inutile, questo è indubbiamente un disturbato…. un incompetente come pochi , il ministro che ci meritiamo.