Il futuro dell’industria automobilistica sembra indiscutibilmente elettrico, con la prospettiva che dal 2035 le strade europee saranno dominate da veicoli alimentati a batteria. Tuttavia, una recente indagine condotta negli Stati Uniti ha gettato un’ombra di dubbio sull’affidabilità di queste auto, alimentando il già diffuso scetticismo nei confronti della transizione verso la mobilità elettrica.
La rivista statunitense Consumer Reports, specializzata nella tutela dei consumatori, ha pubblicato i risultati di uno studio che ha esaminato dati provenienti da tutti e cinquanta gli Stati americani. Nonostante le auto elettriche soddisfino gli obiettivi di riduzione delle emissioni, sembrano non essere all’altezza delle aspettative in termini di affidabilità.
Uno dei timori più diffusi tra i potenziali acquirenti di veicoli elettrici è la paura di rimanere senza carica, specialmente in luoghi remoti. Secondo il rapporto, la maggior parte delle auto elettriche esaminate non ha rispettato l’autonomia dichiarata dai produttori, lasciando gli utenti nell’ansia di rimanere improvvisamente a secco.
In particolare, nell’analisi del parco auto italiano, molti proprietari sembrano restii a passare ai veicoli completamente elettrici a causa del costo elevato e della percezione di maggiore affidabilità dei motori a combustione interna. Questo atteggiamento conservatore potrebbe rappresentare un ostacolo significativo alla rapida adozione di veicoli elettrici nel paese.
Lo studio statunitense ha rivelato dati allarmanti: su 330.000 casi esaminati, solo una piccola percentuale era disposta a considerare il passaggio ai veicoli elettrici. La ricerca ha analizzato una serie di problematiche, dai motori alla tecnologia, dalla vernice alla trasmissione, fino alle batterie. Sorprendentemente, gli autoveicoli completamente elettrici sembrano accusare il 79% in più di guasti rispetto alle auto tradizionali a combustione interna.
L’indagine annuale ha puntato il dito principalmente sulla giovinezza della tecnologia e sulle pratiche di costruzione delle aziende coinvolte, accusandole di non essere ancora completamente abituate a questo tipo di sistema di propulsione. Sebbene i costruttori e le autorità non siano interessati a diffondere informazioni negative sul futuro elettrico, la realtà sembra suggerire che la transizione potrebbe non essere così liscia come inizialmente previsto.
Nonostante le sfide riscontrate dagli autoveicoli completamente elettrici, la categoria ibrida sembra godere di maggiore apprezzamento da parte del pubblico, registrando il 26% in meno di problematiche rispetto alle auto tradizionali. Tuttavia, le auto ibride plug-in hanno segnato un preoccupante aumento del 146% di problemi rispetto ai modelli a benzina o diesel.
Se si dovesse stilare una classifica dei marchi più affidabili, quelli al vertice includono Lexus, Toyota, Mini, Acura, Honda, Subaru, Mazda, Porsche, BMW e KIA. Sorprendentemente, alcune marche ben consolidate come Mercedes, Rivian, Volkswagen, Jeep e Volvo, e Chrysler sembrano non godere della stessa reputazione in termini di affidabilità nel contesto delle auto elettriche e ibride.