Claudio Descalzi, Eni: urgenza di una transizione energetica immediata per evitare conseguenze disastrose

Nell’odierna corsa contro il tempo per affrontare la crisi climatica, Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, ha lanciato un accorato appello per una transizione energetica immediata. In un’intervista approfondita al quotidiano ‘Il Sole 24 Ore’, Descalzi ha delineato le azioni cruciali che devono essere intraprese per evitare i rischi legati a un’inerzia prolungata.

Il Contesto Attuale:

Descalzi ha iniziato evidenziando l’attuale scenario energetico globale, sottolineando che nonostante gli sforzi nella transizione alle energie rinnovabili, le emissioni globali di CO2 sono aumentate da 35 a 37 gigaton in otto anni. Questo, afferma, è principalmente dovuto all’80% dell’energia elettrica ancora prodotta da fonti inquinanti come carbone, petrolio e gas.

Necessità di Azioni Immediate:

Il CEO di Eni sottolinea la necessità di cambiamenti radicali nelle modalità di consumo ed efficienza energetica. Tra le azioni consigliate, si evidenziano il focus sull’idrogeno, lo sviluppo di tecnologie di stoccaggio della CO2, l’impulso alle fonti rinnovabili e l’esplorazione di opzioni nucleari avanzate, inclusa la fusione nucleare.

Il Rischio di Restare Indietro:

Descalzi avverte sul rischio di non agire tempestivamente, citando l’aumento delle emissioni nonostante gli investimenti nella transizione energetica. Sottolinea che il carbone, nonostante gli sforzi, rimane la fonte più diffusa di produzione elettrica inquinante, contribuendo al 36% delle emissioni di CO2.

Transizione: Utopia o Necessità Impellente?

Di fronte alle sfide, Descalzi respinge l’idea che la transizione energetica sia un’utopia, ma piuttosto un imperativo immediato. Richiama l’attenzione sul fatto che il tradizionale orizzonte temporale di 40-50 anni per i grandi cambiamenti non è più sostenibile, evidenziando la necessità di accelerare il passo.

Il Ruolo Chiave degli Attori Globali:

Descalzi mette in luce il ruolo cruciale di paesi come gli Stati Uniti e la Cina, responsabili per quasi metà delle emissioni globali. Sottolinea l’importanza della trasparenza nell’affrontare la sfida e l’invito per l’Europa a svolgere un ruolo virtuoso.

Equilibrio tra Obiettivi Ambientali e Benessere Economico:

L’amministratore delegato di Eni sottolinea la necessità di un approccio equilibrato, affermando che mentre gli obiettivi climatici devono essere raggiunti, bisogna anche garantire la stabilità economica delle imprese, delle famiglie e degli Stati.

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Sal
Sal
8 mesi fa

Quanti ossimori nel medesimo concetto…mi piacerebbe sapere perchè non cominciano a chiudere le migliaia di stazioni di servizio sparse per l’Europa, perchè non smettono si trivellare e tirare su petrolio e gas, perchè non smettono in una parola di fare l’ Eni. Un petroliere che parla di Co2 è come Cappuccetto Rosso che dorme nella locanda del Lupo. Ma per piacere…. Qui si sta facendo un macello informativo di bassa lega. Non c’è alcun piano transazionale di riserva energetica. L’uomo non può tornare all’età della pietra, senza un “ponte” energetico che possa favorirne il cambiamento. Piccola chiosa finale, l’energia elettrica non è immagazzinabile, perchè non lo dicono chiaramente?

Last edited 8 mesi fa by Sal