Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato all’unanimità un disegno di legge che modifica il codice del commercio regionale al fine di semplificare il processo di autorizzazione per la distribuzione di carburanti. Questa modifica mira a rendere più efficiente l’iter amministrativo legato alla messa in esercizio degli impianti di distribuzione dei carburanti.
In particolare, la novità principale consiste nella sostituzione del collaudo eseguito da una commissione collegiale, composta dai referenti designati da ciascuno degli enti coinvolti nella procedura, con l’acquisizione di un certificato di collaudo da parte di un professionista abilitato. Questo certificato consentirà l’avvio immediato dell’attività senza ulteriori ritardi.
Un ulteriore miglioramento riguarda le procedure di concessione per l’installazione di impianti di lavorazione o di deposito di oli minerali. Pur mantenendo l’obbligo di collaudo, si prevede la possibilità che la ditta presenti agli uffici regionali un certificato di collaudo emesso da un professionista abilitato. Questo certificato sarà considerato un titolo sufficiente per avviare l’attività senza ulteriori intoppi burocratici.
Questa semplificazione amministrativa è volta a ridurre i tempi e gli oneri burocratici per le imprese, consentendo loro di avviare più rapidamente le proprie attività nel settore dei carburanti. Una norma che va in senso opposto all’intenzione di razionalizzazione e riduzione del numero di impianti in Italia.
Ma domando che cosa serve tutta questa semplificazione normativa sulla apertura di nuovi impianti carburanti nella regione Puglia, quando è da un po’di anni che menano il torrone e si parla di ridurre il numero di impianti perchè sono troppi e improduttivi ????? meditate meditate…