Non viene rinnovato il contratto al Gestore, chiuso a None l’EniLive Station di via Roma

None, pittoresco comune italiano della provincia di Torino con una popolazione di circa 7.733 abitanti, si trova ora ad affrontare una situazione difficile dopo la chiusura improvvisa del suo unico impianto di carburanti di proprietà dell’Eni. La sua chiusura è stata determinata dal decadimento del contratto con l’attuale gestore, il quale non è stato rinnovato.

La notizia della chiusura del distributore ha messo in difficoltà la comunità, soprattutto perché il servizio è stato interrotto senza preavviso e senza possibilità di utilizzare la modalità self. Un comunicato affisso nei pressi delle pompe ha informato la clientela che, a partire dal 31 marzo, il distributore sarebbe stato chiuso per lavori di ristrutturazione, senza specificare una data precisa di riapertura. Questa situazione ha causato disagi significativi per i residenti di None, che ora devono fare i conti con la mancanza di un servizio essenziale nel loro comune.

L’Eni Station di via Roma non era solo un distributore di carburante, ma offriva anche servizi aggiuntivi come un bar, una tavola calda e un autolavaggio. La sua chiusura è stata determinata dal decadimento del contratto con l’attuale gestore, il quale non è stato rinnovato.

Di fronte alla mancanza di alternative nel comune, i nonesi si trovano ora costretti a percorrere chilometri aggiuntivi per raggiungere le stazioni di servizio più vicine. Tra queste si citano l’Eni Station di Castagnole Piemonte lungo la SP141, l’Esso di Candiolese nei pressi dell’IRCC e l’Esso di Airasca, rendendo il rifornimento di carburante un’impresa più complicata e costosa per i residenti di None.

Ciò che ha suscitato ulteriori preoccupazioni è stata la mancanza di comunicazione da parte della proprietà. Nessuna informazione è stata fornita ai cittadini in attesa, lasciandoli nell’incertezza riguardo alla riapertura del servizio.

Immagine e articolo tratto dal quotidiano online l’Eco del Chisone

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SALVATORE
SALVATORE
5 mesi fa

il FAR WEST questi delle compagnie si arrogano il diritto di fare ciò che vogliono in piena liberta , in un paese come l’Italia dove vige la legge del più forte trovano terreno fertile per fare i Cazzi loro a scapito di quei quattro disgraziati che sono rimasti sugli impianti, d’altronde tutto ciò è sotto gli occhi di tutti ed risaputo da molto tempo il loro modus operandi era già tutto molto chiaro ed è evidente quale era il loro obbiettivo quello di cancellare i gestori dai loro impianti e sapete quale è il termine che usano internalizzazione pensate che parolone per dire “gestori e stato bello ma adesso toglietevi dai coglioni” papale papale…

oleoblitz
oleoblitz
5 mesi fa

ci stanno massacrando……come agnelli al macello….

Ant
Ant
Rispondi a  oleoblitz
5 mesi fa

Ma se avevi detto che avevi gettato la spugna tempo fa come dici ora che ti stanno massacrando .?Allora non se coerente non sei della categoria fai pulizia e ricorda quello che scrivi non imbrogliare….arrivederci

Francesco
Francesco
5 mesi fa

Complimenti per chi lo doveva tutelare.

Max
Max
Rispondi a  Francesco
5 mesi fa

Premesso che è sempre facile criticare senza nemmeno conoscere le varie dinamiche. Probabilmente ci troviamo di fronte ad una scadenza contrattuale dell’ultimo sessennio. Inoltre il gestore potrebbe non aver nemmeno voluto opporsi a tale disdetta. Magari è andato in pensione o più semplicemente l’impianto non aveva abbasgtanza economicità.

Francesco
Francesco
5 mesi fa

Volevo avvisare a gli ultimi gestori rimasti che se hanno bisogno di un consiglio o una consulenza (gratuita) per come muoversi e non farsi del male di contattarmi o venire tranquillamente a casa mia dove posso fare visionare alcune cose che vi potrebbero fare comodo indirizzo: Cencini Francesco via bassa 1 L 50142 Firenze prima di venire si prega di contattarmi 055262638.

Lello Vigliotti
Lello Vigliotti
5 mesi fa

Ma non ho capito il “pittoresco”