Fegica, quanta arroganza!

In questi giorni, senza sosta, con l’obiettivo di arrivare ad una posizione di vantaggio, alcune Compagnie (e non solo) stanno pigiando sul pedale dell’acceleratore per far trovare il settore -alla vigilia di una possibile riforma- di fronte al fatto compiuto. Al raggiungimento debordante di tanti -illegittimi- contratti di appalto, rispetto ai quali immaginano che sarà possibile trovare soluzioni che non li cancellino.

Non sarebbe la prima volta che apprendisti stregoni avviano la danza della pioggia senza rendersi conto che Manitou, piuttosto seccato da questa “insistenza”, anziché fertilizzarle, potrebbe allagare le terre per le quali si invoca il temporale. E’ sempre capitato: soprattutto da parte di chi -accecato dall’arroganza- non si rende conto che bisogna procedere con cautela, perseguendo un equilibrio che tenga conto della realtà e delle necessità degli altri soggetti che popolano il loro stesso mondo.

Non sta a noi stabilire come questa vicenda dei contratti di appalto -illegittimi- finirà: certo è che quando si insiste, fino a calpestare la dignità della gente, nessuno può dare per scontato l’esito. E continueremo a dare voce a chi è stato o sta per essere privato dei suoi diritti!

Nei giorni passati, le Organizzazioni di Categoria dei Gestori hanno riproposto, in una lettera all’Autorità competente (Inps, Inail; GdF, CC, Ispettorato del lavoro), molte argomentazioni che già avevamo avanzato (da circa due anni) senza che accadesse niente. Nessuna richiesta di confronto, nessuna indagine, nessun provvedimento. Tutto è trascorso come se le norme fossero applicabili secondo la volontà dei singoli e non come “obbligo” previsto dall’ordinamento dello Stato. Sarà stata distrazione? Non saremo stati capaci di chiarire, nel dettaglio, i problemi per la nostra Categoria? Tutto possibile.
Sta di fatto che, nel frattempo il settore si trova a fare i conti (nel vero senso della parola), con l’arroganza di chi ha la certezza che si può anche violare la Legge senza che ciò comporti una pena. Una sanzione.

La Repubblica dei “furbetti dell’impiantino”, insomma, che all’ombra del disinteresse generale, continuano a fare i fatti loro anche se ciò calpesta diritti e dignità di un’intera Categoria di lavoratori (sostantivo che meglio rende la situazione).

Qualche compagnia -eni in testa- ha chiarito (anche alla nostra presenza) che intende avere “mani libere” e cambiare i Gestori quando ritiene più opportuno senza essere obbligata a contrattare durate o aspetti economici con le rappresentanze sindacali. Un vero colpo di genio.

Poco importa se questa posizione (arrogante?) rischia di far fallire la trattiva in corso per definire un documento condiviso da presentare al Governo che continua ad annunciare la volontà di procedere ad una riforma del settore.

Tavolo sul quale, da mesi, ci cimentiamo e che avrebbe tutte le possibilità per trovare una sintesi condivisa.

Avrebbe se qualcuno (eni in primis) non pretendesse di validare l’abominio dei contratti di appalto affidati da una società totalmente posseduta ad ex gestori. Poco importa se il settore va ramengo -per storiche, chiare responsabilità (inclusa la cessione di pacchetti che ha fatto crescere a dismisura la platea di nuovi e spesso disinvolti operatori) – l’obiettivo è dimostrare che: “dopo di me, il diluvio”.

Una sorta di mantra contro il mondo che, secondo noi, tutti i giorni recitano tutti coloro che fanno voti per impedire che le certezze si dissipino a favore della realtà, quasi fosse un’invocazione a quel Manitou che prima richiamavamo.

Quello, poi, che lascia perplessi, è il silenzio di tutti quei soggetti economici (compagnie e retisti) che hanno da perdere da un irrigidimento delle posizioni: l’obiettivo, per tutti, dovrebbe essere quello di guadagnare spazi di legalità e muoversi verso un settore riformato e rinnovato in cui ciascuno esca dall’equivoco per approdare ad un settore nel quale ciascuno abbia ruolo e dignità. A dare man forte a questa posizione di retroguardia è intervenuta nella tarda serata del 24 aprile (prefestivo) l’Unem che, con un comunicato a freddo, ha provato a ribaltare la situazione asserendo che, in fondo, non poteva entrare nel contrasto un’Azienda (ancorché iscritta ad Unem) anche se la medesima azienda, con i suoi veti, rischia di far saltare l’intera costruzione. Abbiamo la netta impressione che tutti le altre componenti del settore contino nulla (o poco) sullo scenario, considerato che un solo operatore (per quanto grande) tiene in scacco l’intero sistema (e nessuno prova a spiegare le incognite cui il settore sarà chiamato ad affrontare) senza che alcuno si arrischi a contraddirlo. Insomma non bisogna disturbare il manovratore, anche minimizzando i fatti e le comunicazioni ma mantenendo la consegna del silenzio che, come è noto, rende complici.

CD Flash n 3 del 03 05 2024

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Stefano v
Stefano v
5 mesi fa

ENI e’ del Governo ci pensera’ il Ddl a mettere i paletti.

PIPPO
PIPPO
5 mesi fa

MA PORCA PUTTANA !!!!!Ma é mai possibile sentire ,leggere da un sindacato sempre la stessa stoia ,loro sono i cattivi ,noi i buoni ,loro arroganti ,senza dignità ,lazzaroni ,fanno quello che vogliono !!! noi ? voi ? Dei poveri fessi che accettano tutto ? Sono mesi che sentiamo la stessa campana l ENI fa cosi ,l ENI fa cola !!! MA NOI COSA CAZZO FACCIAMO PERGLI I ROMPERGLI I COGLIONI !!!!! Cosa state e stiamo facendo per cambiare la situazione .Il bello è che lo dite VOI sindacato che “loro” si stanno muovendo per anticipare i nuovi contratti .E noi cosa facciamo ? NULLA !!!!!Aspettiamo !!! aspettiamo che ci fottano e contiamo quelli già fottuti !! BENISSIMO AVANTI COSI
La Repubblica dei “furbetti dell’impianto “li chiamate .Loro come ci chiamano ? i coglioni sugli impianti ? e visti i risultati hanno più che ragione
Quando VI deciderete a fare l unica cosa che capiscono ,l unica cosa legale da fare ? SCIOPERO Nazionale da subito !!!! Fan culo antitrust ,contratti ,norme sullo sciopero !!Loro rispettano le regole civili ? NO NO E NO perché dovremmo rispettale noi gestori e continuare a passare per coglioni ,dei benzivendoli senza palle E basta!!!
LO dica chiaro il sindacato ,se non é in grado di gestire la situazione lo dica chiaramente non é un a colpa cercare di gestire una situazione che non è gestibile ,che le società petrolifere hanno la legge e le ragioni dalla loro .Inutile illuderci e farci del male
Avete mosso mari e monti per un cartello di merda ,sciopero ,assemblee a Roma ,ricorsi al consiglio di stato Chi vi ha detto che era solo uno scopo politico contro il Governo Meloni è estato tacciato fascista Oggi che vorremmo fosse il cambio prezzo sul cartello l unico problema ,invece dei contratti di schiavismo ,cosa facciamo ? nulla .Mi spiace di dire sempre le stesse cose e naturalmente ricevere sempre gli stessi commenti ,ma questo è il segno dell immobilismo del settore Auguri a tutti ,e se proprio non potete ,non firmate

oleoblitz
oleoblitz
Rispondi a  PIPPO
5 mesi fa

ho la sensazione che se anche si proclamasse sciopero ad oltranza e TUTTI aderissero, cambierebbe poco la direzione verso cui stiamo andando. il sistema sta evolvendo verso il meglio o il peggio poco importa …importante è stare un pò nel mezzo per vedere sviluppi futuri. ENI in Italia è la prima volta che non decide tutto lei…ma il mondo sta decidendo questa benedetta transizione, quindi ENI si deve accodare al sistema , neanche lei sa come andrà…ENI è più di 20 anni che lavora…prima ha ceduto gli impianti con basso erogato, poi ha ceduto impianti incompatibili e/o fuori legge o obsoleti e non più a norma, poi ha venduto intera rete IP all’ Api…e si è salvata solo impianti con potenziale alto di erogato e posizione strategica per altre attività…insomma è pronta per un impianto ad alta risoluzione e profitto (secondo lei) il gestore NON rientra più nei suoi piani anzi strutturato come ora è solo un intralcio per il futuro…(basterebbe una legge che dicesse da domani tutti gli impianti possono rimanere aperti se sono dotati di CONTRATTO di GETIONE altrimenti devono restare chiusi, in attesa di trovare il gestore) a questo punto le compagnie si dovrebbe dar da fare e il contratto ritornerebbe appetibile a patto di non star chiusi con l’impianto. in un colpo solo sparirebbero impianti ghost- selfizzati- e tutta la storia di contratti per rendere schiavi uomini sul piazzale….

PIPPO
PIPPO
Rispondi a  oleoblitz
5 mesi fa

Allora non facciamo nulla ,non andiamo alle assemblee ,accontentiamoci di quello che passa mamma ENI ,NON ROMPIAMO I COGLIONI !!! Raccomandiamoci al Governo ,al ministro Urso bontà sua e Bitonci ,speriamo nel minor male possibile ,che ci levassero anche qualche centesimo ,tanto uno in più o meno ,non facciamo nulla ,che scioperino i tassisti ,i tranvieri ,i cretini che lo fanno ,seguiamo il sistema da buone pecore e vaiiiii l importante NON ROMPERE LE PALLE a chi ci sta vendendo
PS sarei curioso di sapere dove e cosa ne pensano le altre sigle sindacali ,GAIA,GISC ecc sono sparite ?

SALVATORE
SALVATORE
5 mesi fa

Siamo al punto di partenza e come il gioco dell’oca che ad un certo punto si torna indietro, questi hanno troppo potere è inutile che ci giriamo intorno e questo è risaputo e quindi lo usano, sono prepotenti arroganti se ne fottono dei diritti altrui non gli frega un piffero se sugli impianti ci sono persone con rispettive famiglie, per questi Signori conta solo a questo punto il business il denaro, quello che era una volta questo settore non lo è più , se pensate solo un momento come si sta comportando ENI che sta facendo terra bruciata delle gestioni con contratti da miserabili ignobili senza un minimo di rispetto per coloro che in tutti questi anni gli sono serviti per curare i Cazzi loro….questo è il paese del menga chi ce” L’ha nel culo se lo tenga ” e mi dispiace molto parlare in questi termini del mio paese ma la realtà è questa e non solo in questo settore , e mi chiedo quale è la soluzione forse la rivoluzione come fecero i Francesi ma non siamo di quella pasta noi siamo Italiani brava gente????

Bianco di capelli
Bianco di capelli
5 mesi fa

Mamma ENI, con sede fiscale in Olanda, detta legge da per tutto, forse comprese le istituzioni.
Pertanto, credo che qualsiasi ballaglia sia persa in partenza.
Mai mettersi contro il cane a sei zampe, visti i precedenti.

PIPPO
PIPPO
Rispondi a  Bianco di capelli
5 mesi fa

Vorrei vedere se 3000 impianti ENI scioperassero ad oltranza a chi verrebbero i capelli bianchi

oleoblitz
oleoblitz
Rispondi a  PIPPO
5 mesi fa

PIPPO calmati un attimo…prima di tutto ENI non ha 3000 impianti, tanti impianti non sono con gestore, ma ad amministrazione diretta da società sottopancia di ENI, siiiiii un po di fastidio ma poca roba fidati caro collega Pippo…

oleoblitz
oleoblitz
Rispondi a  oleoblitz
5 mesi fa

aggiungo ci vorrebbe tanto coraggio, anni fa fecero passare il messaggio che l’impianto senza gestore avrebbe applicato un prezzo più basso e quindi ENI inventò il famosissimo isola FAI DA TE…il cliente non ha più bisogno del benzinaio, Scaroni allora presidente ENI intervistato disse è ora di finire di vedere un poveraccio servire con la pompa in mano. Da qui è partita la FINE del gestore (tutte le compagnie copiarono) e noi li abbiamo aiutati a farci morire, poi arrivò il 2012 ed ENI si inventò lo sconto di 20 centesimi litro….fu un chiaro messaggio per tutti, non rompeteci le palle noi ENI facciamo quel che ci pare, i carburanti si vendono anche senza l’omino in divisa!!!! arriveranno altri capitoli di questo fottuto libro, sindacati o no si tratta solo di aspettare, ci vorrebbe tanto troppo coraggio …..

Bianco di capelli
Bianco di capelli
Rispondi a  oleoblitz
5 mesi fa

Lettura perfetta del futuro per i gestori.

SALVATORE
SALVATORE
Rispondi a  oleoblitz
5 mesi fa

Lo sappiamo bene che alle compagnie di noi non gli frega un C…o di niente sui post non si fa altro che commentare la fine di M…a che faremo e fino a qui non ci piove , e nella riunione che si è svolta non più tardi di qualche giorno fa L’unem lo ha confermato che tra di loro non si pestano i piedi, e i Signori dell’Eni anno chiaramente espresso che con le gestioni non vogliono averci più a che fare, praticamente se qualcuno di noi nutre ancora qualche speranza se lo tolga dalla testa vogliono mano libera comunicandolo a chiare lettere che gli impianti sono nostri e facciamo come vogliamo è chiaro o non è chiaro stop…a tutto ciò posso solo aggiungere che si trovi una via di uscita DIGNITOSA ….altrimenti è una disfatta!!!!!!

Francesco
Francesco
5 mesi fa

Ovvia allora si fa questo sciopero o no? vediamo se anche questa volta avevo ragione.

PIPPO
PIPPO
Rispondi a  Francesco
5 mesi fa

Se ci volessi argomentare quando e perché avresti avuto ragione ,e su cosa te ne sarei grato Cosi tanto per parlare
Per quanta riguarda lo sciopero ,per i gestori peggio dell aglio per i vampiri ,Vi ricordo che oggi quei quattro sfigati di tassisti scioperano in tutta Italia .Saranno mica tutti deficienti ?

Francesco
Francesco
Rispondi a  PIPPO
5 mesi fa

Mi dispiace ma io ho e avrò sempre ragione sono in una posizione che non posso sbagliare mai mi dispiace ma a Firenze si dice Paganini non ripete e capisci al volo o meglio parlare di benzina riguardo i taxi se sai cosa sono i massoni bene altrimenti lascia perdere anche su questo argomento.

PIPPO
PIPPO
Rispondi a  Francesco
5 mesi fa

Io ti ho fatto una semplice domanda ,TU rispondi da emerito cretino , solo i somari ,con il rispetto per le bestie ,hanno sempre ragione